Sono mancato pochi giorni dal forum e guarda chebavete combinato!!!
Servizio fotografico tecnico meraviglioso
Non penso ce ne sia un'altro in rete che spieghi la tecnica in questo modo
E visto il metodo mi sembrerebbe una follia pensare ancora che il foglio di celluloide venisse arrotolato su di un uncinetto come i maccarones de busa e poi venissero ulteriormente lavorati
Questo processo ha valenza industriale e non artigianale e puo' essere replicato all'infinito con risultati sempre diversi ( che poi e' quello che cercavano i produttori) con possibilita' di fasce di prezzo diversificate in funzione delle necessita del committente.
Gran bel lavoro!!!
Grazie
Gente, scrivo questa, poi giuro che la pianto lì, perché alla fine è giusto che ognuno sia libero di conservare le proprie idee.
Allora, per realizzare la barra composita Riccardo è partito da dei parallelepipedi di celluloide di diverso colore, i cui lati sono stati rettificati (fig. 3) per essere perfettamente piani e combaciare prima di essere incollati (figg. 9, 10, 11). Ok?
Le linee che demarcano sulla barra il passaggio da un colore all'altro segnano dunque l'intersezione di un piano (quello dell'incollaggio) con un cilindro (la barra) e generano delle ellissi. Ok, sin qui?
Siamo dunque, né più, né meno nel 1° schema (figura a sinistra) del mio brutto disegno, che ripropongo, fatto quando si era alla ormai remota pagina 2 di questo topic. Ancora tutto ok? Spero di sì.
Osservando ora il 2° schema (figura di destra), che rappresenta invece l'andamento della giunzione delle penne che abbiamo definito "a spirale", si può notare che
non è possibile individuare un piano che possa separare il cilindro lungo la linea della spirale. Ciò semplicemente perché
non c'è unione tra due parti, ma solo tra i due lati di un'unica "tagliatella" di celluloide.
In altre parole: se qualcuno riesce a segare in due una di queste penne tagliandola lungo la spirale, mi mangio il cappello, come diceva Paperone.