complimenti! simpatico, ma cervellotico (tutto per non dover pulire il pennino) il converter con il breather tube, che pare fosse il tallone d'Achille della penna
In effetti, guardando il lungo e sottile becco del converter, è facile pensare che difficilmente potesse passare indenne da cadute od altri traumi. D'altra parte però un utilizzo normale non dovrebbe sottoporlo ad alcun rischio: tantopiù se lo si lascia al suo posto e si carica la penna normalmente.
Di sicuro la rottura del converter sarebbe un mezzo disastro perché direi che contiene nel becco anche una parte del conduttore capillare. Che d'altra parte è ciò che consente di maneggiarlo da pieno, senza che sgoccioli inchiostro.
Per inciso, ho comprato su Ebay una DP2 (non certo quella da 516 € "compralo subito) ed analizzandola così a prima vista, il brevetto dal quale è nata non mi pare poi così geniale: le sue cartucce/converter, dotate ognuna di una pompetta a gommino, hanno per contro un'imboccatura piuttosto larga, forse ancora di più delle cartucce attuali, che le fa apparire immaneggiabili da cariche. Conseguentemente perde parecchio senso l'intercambiabilità di queste cartucce. Boh.
Magari col tempo preparerò un post per illustrare con dovizia questa strana penna.