Autore Topic: Politica Montblanc  (Letto 3596 volte)

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Online Giuseppe Tubi

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Politica Montblanc
« il: Gennaio 06, 2012, 19:37:13 pm »
Alcuni giorni addietro lessi (passato di leggere, no r' cane) che la Montblanc avrebbe ridotto la produzione delle penne a vantaggio di quella (?!?) degli orologi (come se li facessero loro), poiché il mercato delle penne è ormai ridottissimo perché la gente non scrive più.
Boja come sono svegli! Devono aver avuto una soffiata dalla CIA!
Se ne accorgono ora?
Mi pare che la "botta" presa dagli strumenti da scrittura tradizionali per l'affermarsi dei computer, ormai sia bella che metabolizzata da anni!
Forse la realtà sarà piuttosto che a marcare orologi, bigiotteria e pelletteria ci guadagnano (ancora) di più....
Voi che ne pensate?



Offline Wallygator

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Re: Politica Montblanc
« Risposta #1 il: Gennaio 06, 2012, 19:58:58 pm »
Tra l'altro mi risulta che siano molto diminuiti anche i rivenditori di MB, dato il continuo assillo nel merchandising della ditta tedesca che pretende l'acquisto, oltre che delle penne, anche di tutto il materiale collaterale in pelletteria.

Offline eric47

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Re: Politica Montblanc
« Risposta #2 il: Gennaio 06, 2012, 20:12:30 pm »
Tra l'altro mi risulta che siano molto diminuiti anche i rivenditori di MB, dato il continuo assillo nel merchandising della ditta tedesca che pretende l'acquisto, oltre che delle penne, anche di tutto il materiale collaterale in pelletteria.

Vogliano controllare molto di più...nei boutique Mb. Tanti negozi non riescano vendere più MB anche se vogliano e/o facevano nel passato. Ci rimastano pochi negozi (non boutique Mb) che sono autorizzato a vendere ancora Mb.

Offline Mrbones67

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Re: Politica Montblanc
« Risposta #3 il: Gennaio 06, 2012, 20:15:23 pm »
Una volta ho sentito in tv un programma dove dicevano che, secondo studiosi giapponesi, erano in procinto di sparire carta e penna...mi ha fatto un'impressione pazzesca, anche perchè non è così inverosimile. Mai, pochi anni fa, avrei pensato ad es. che non sarei mai più andato, dopo una bella gita o una vacanza, dal fotografo per ritirare le foto fatte chiedendomi "Come saranno venute?"...mi sento sorpassato dal progresso. Tempo fa discutevo con una persona su di un test che si somministra in neuropsichiatria infantile dove i bimbi devono riconoscere degli oggetti...c'è anche una saponetta!!! Noi, da piccoli, abbiamo tanto fantasticato come fosse sotto la schiuma la signora di Camay...ma secondo voi quanti bambini sanno cosa è una saponetta? In uno studio dove lavoro fuori roma, sopra un piccolo tavolino, c'è un telefono a disco...inutile dire che nell'epoca dei cellula mi sono sentito dire da un bimbetto che, incuriosito, mi chiese cosa fosse: "E' un telefono????? MA COME SI USAVA?"
Inutile dire che questi sono i momenti in cui mi rendo conto del tempo che passa....

 :set2010037:

Offline pedewall

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Re: Politica Montblanc
« Risposta #4 il: Gennaio 11, 2012, 09:05:06 am »

Premetto che non ho una Montblanc, le uniche due che avevo, una laminata tarocca e parte di una gigante MHR le ho vendute.
Ignazio, se ti riferivi alla politica aziendale della Montblanc probabilmente hai ragione anche se credo che così facendo, alla lunga, si faranno molto male. Nessun produttore storico di un brand abbandona la produzione primaria che lo contraddistingue, ma la amplia inserendo altri prodotti, vedi Ferragamo, Cartier, Gucci o Bulgari che sono i primi nomi che mi vengono in mente, ma la finanza ed il profitto a breve sovente comandano in quelle aziende che hanno perso la connotazione del/i “proprietario”.   
Penso che il settore delle penne, dividendolo tra cartoleria in genere e quello delle stilografiche, quest’ultimo ha necessiti di innovazione tecnologica e costi contenuti. Queste ultime due cose arrivano dall’oriente.
Se cerchi un pennino a 21 KR, stilografiche ergonomiche ben studiate, materiali innovativi e celluloidi esclusive anche intarsiate, devi rivolgerti a quel mercato che oltretutto offre ottime lavorazioni anche nel difficile setore delle stilo in argento e oro. 
Sovente queste lavorazioni hanno però, per così dire, un gusto che non incontra quello occidentale che vede tutta la produzione orientale come “cineserie”.

Offline fabbale

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Re: Politica Montblanc
« Risposta #5 il: Gennaio 11, 2012, 09:45:13 am »

Premetto che non ho una Montblanc, le uniche due che avevo, una laminata tarocca e parte di una gigante MHR le ho vendute.
Ignazio, se ti riferivi alla politica aziendale della Montblanc probabilmente hai ragione anche se credo che così facendo, alla lunga, si faranno molto male. Nessun produttore storico di un brand abbandona la produzione primaria che lo contraddistingue, ma la amplia inserendo altri prodotti, vedi Ferragamo, Cartier, Gucci o Bulgari che sono i primi nomi che mi vengono in mente, ma la finanza ed il profitto a breve sovente comandano in quelle aziende che hanno perso la connotazione del/i “proprietario”.   
Penso che il settore delle penne, dividendolo tra cartoleria in genere e quello delle stilografiche, quest’ultimo ha necessiti di innovazione tecnologica e costi contenuti. Queste ultime due cose arrivano dall’oriente.
Se cerchi un pennino a 21 KR, stilografiche ergonomiche ben studiate, materiali innovativi e celluloidi esclusive anche intarsiate, devi rivolgerti a quel mercato che oltretutto offre ottime lavorazioni anche nel difficile setore delle stilo in argento e oro. 
Sovente queste lavorazioni hanno però, per così dire, un gusto che non incontra quello occidentale che vede tutta la produzione orientale come “cineserie”.


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Offline fabbale

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Re: Politica Montblanc
« Risposta #6 il: Gennaio 11, 2012, 09:58:32 am »
Alcuni giorni addietro lessi (passato di leggere, no r' cane) che la Montblanc avrebbe ridotto la produzione delle penne a vantaggio di quella (?!?) degli orologi (come se li facessero loro), poiché il mercato delle penne è ormai ridottissimo perché la gente non scrive più.
Boja come sono svegli! Devono aver avuto una soffiata dalla CIA!
Se ne accorgono ora?
Mi pare che la "botta" presa dagli strumenti da scrittura tradizionali per l'affermarsi dei computer, ormai sia bella che metabolizzata da anni!
Forse la realtà sarà piuttosto che a marcare orologi, bigiotteria e pelletteria ci guadagnano (ancora) di più....
Voi che ne pensate?

E' vero che oggi c'è sempre meno gente che scrive; la tecnologia in questo la fa da padrone: smart phone, tablet, pc, sw appositi per prendere appunti veloci... C'è di tutto; nel mio lavoro "sono obbligato" ad utilizzare tutti questi sistemi ma tutte le volte non posso fare a meno, magari in qualche riunione, di farmi un sacco di risate. Vedo arrivare gente (e anche io per primo) che prima di iniziare una riunione attaccano pc, tablet, mettono il cellulare in vibrazione...insomma imbandiscono tutto il tavolo delle riunioni e poi che succede????
Tutti tirano fuori la bella pennina e scrivono sul Moleskine!!!!

Allora, IMHO, sarebbe bello che la tecnologia fosse veramente utilizzata per risolverti i problemi: bene un cellulare per una emergenza o rintracciabilità sicura...bene un pc perchè oggi tutto va così....bene un tablet come "surrogato" di un pc.... però per SCRIVERE ci vogliono STRUMENTI PER SCRIVERE!!!!

Credo che le Aziende dovrebbero riflettere su questo; è vero che leggi di mercato e nuovi trend non giocano a favore e chi "sta sul pezzo" vede quello che succede oggi, ma se pensassero alla "ciclicità" delle cose che ormai è dimostrata, forse cercherebbero di portare avanti più linee di prodotto per occupare più segmenti di mercato.
Fa bene MB a fare orologi, anche questo è settore che tira, ma non può rinnegare la propria tradizione e quindi deve continuare a fare penne e a farle come le faceva fino ai primi anni 90.
Basta con tutte queste serie limitate; provi a fare come ha fatto Pelikan che ha rispolverato il mod. 101 in tortoise.
Se MB ha coraggio, rifaccia la serie delle 142-146-149 in simil - celluloide colorata e vediamo...

 :set2010002:

Online Giuseppe Tubi

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Re: Politica Montblanc
« Risposta #7 il: Gennaio 11, 2012, 11:08:52 am »
Alcuni giorni addietro lessi (passato di leggere, no r' cane) che la Montblanc avrebbe ridotto la produzione delle penne a vantaggio di quella (?!?) degli orologi (come se li facessero loro), poiché il mercato delle penne è ormai ridottissimo perché la gente non scrive più.
Boja come sono svegli! Devono aver avuto una soffiata dalla CIA!
Se ne accorgono ora?
Mi pare che la "botta" presa dagli strumenti da scrittura tradizionali per l'affermarsi dei computer, ormai sia bella che metabolizzata da anni!
Forse la realtà sarà piuttosto che a marcare orologi, bigiotteria e pelletteria ci guadagnano (ancora) di più....
Voi che ne pensate?

E' vero che oggi c'è sempre meno gente che scrive; la tecnologia in questo la fa da padrone: smart phone, tablet, pc, sw appositi per prendere appunti veloci... C'è di tutto; nel mio lavoro "sono obbligato" ad utilizzare tutti questi sistemi ma tutte le volte non posso fare a meno, magari in qualche riunione, di farmi un sacco di risate. Vedo arrivare gente (e anche io per primo) che prima di iniziare una riunione attaccano pc, tablet, mettono il cellulare in vibrazione...insomma imbandiscono tutto il tavolo delle riunioni e poi che succede????
Tutti tirano fuori la bella pennina e scrivono sul Moleskine!!!!

Allora, IMHO, sarebbe bello che la tecnologia fosse veramente utilizzata per risolverti i problemi: bene un cellulare per una emergenza o rintracciabilità sicura...bene un pc perchè oggi tutto va così....bene un tablet come "surrogato" di un pc.... però per SCRIVERE ci vogliono STRUMENTI PER SCRIVERE!!!!

Credo che le Aziende dovrebbero riflettere su questo; è vero che leggi di mercato e nuovi trend non giocano a favore e chi "sta sul pezzo" vede quello che succede oggi, ma se pensassero alla "ciclicità" delle cose che ormai è dimostrata, forse cercherebbero di portare avanti più linee di prodotto per occupare più segmenti di mercato.
Fa bene MB a fare orologi, anche questo è settore che tira, ma non può rinnegare la propria tradizione e quindi deve continuare a fare penne e a farle come le faceva fino ai primi anni 90.
Basta con tutte queste serie limitate; provi a fare come ha fatto Pelikan che ha rispolverato il mod. 101 in tortoise.
Se MB ha coraggio, rifaccia la serie delle 142-146-149 in simil - celluloide colorata e vediamo...

 :set2010002:
Premesso che condivido tutto, preciso che - a quanto era riferito dall'articolo - non era intenzione della casa di Amburgo abbandonare le penne, ma solo privilegiare nella produzione (tra parecchie virgolette) degli altri prodotti con la stellina bianca in catalogo.
Anch'io detesto dal più profondo dell'anima le serie limitate delle penne Montblanc e preferisco di gran lunga la politica della Pelikan di riproporre i classici del passato.
Tant'è, sino a poco tempo fa la Pelikan annaspava con l'acqua alla gola, mentre la Montblanc veleggiava vento in poppa.
Cosa ci si può fare se la mamma dei bischeri è sempre pregna?
A Montblanc bisogna riconoscere che, in un modo o nell'altro, è diventata uno status: come la Rolex negli orologi o come la BMW nelle moto. La gente vuole quelli, a prescinedre che siano effettivamente la miglior scelta possibile, come imporrebbe il costo, o meno. A mio parere un buon 80% (ma forse anche più) di coloro che li acquistano lo fanno per una fede cieca ed il problema non se lo pongono neppure: l'importante è poter sfoggiare la stellina nel taschino, la coroncina al polso od il marchio con l'elica sul serbatoio. Tutto il resto è secondario.
Personalmente non mi sognerei mai di dire che le Montblanc sono pennacce. Perché non è vero. Tuttavia, secondo me, c'è di meglio. Allo stesso tempo comprendo che, se dovessi fare un regalo formale ad uno sconosciuto o quasi, avrei delle perplessità a regalare una Delta, come mi direbbe la logica: è concreto il rischio che potrebbe essere interpretata, per ignoranza, come una scelta dettata dalla tirchieria. Con una bella Montblanc quel rischio non esiste....
Purtroppo.

Offline eric47

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Re: Politica Montblanc
« Risposta #8 il: Gennaio 11, 2012, 17:06:08 pm »
Se MB ha coraggio, rifaccia la serie delle 142-146-149 in simil - celluloide colorata e vediamo...

No 144?

Se si potrebbe fare celluloide con "injection molding", le facciano.  :set2010033:

3 persone di FPN hanno provato a fare una 146 verde, vedi questo. il progetto è morto pero. La causa non era MB, ma il celluloide; vedi il post di Fred.

Offline fabbale

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Re: Politica Montblanc
« Risposta #9 il: Gennaio 11, 2012, 17:50:11 pm »
Alcuni giorni addietro lessi (passato di leggere, no r' cane) che la Montblanc avrebbe ridotto la produzione delle penne a vantaggio di quella (?!?) degli orologi (come se li facessero loro), poiché il mercato delle penne è ormai ridottissimo perché la gente non scrive più.
Boja come sono svegli! Devono aver avuto una soffiata dalla CIA!
Se ne accorgono ora?
Mi pare che la "botta" presa dagli strumenti da scrittura tradizionali per l'affermarsi dei computer, ormai sia bella che metabolizzata da anni!
Forse la realtà sarà piuttosto che a marcare orologi, bigiotteria e pelletteria ci guadagnano (ancora) di più....
Voi che ne pensate?

E' vero che oggi c'è sempre meno gente che scrive; la tecnologia in questo la fa da padrone: smart phone, tablet, pc, sw appositi per prendere appunti veloci... C'è di tutto; nel mio lavoro "sono obbligato" ad utilizzare tutti questi sistemi ma tutte le volte non posso fare a meno, magari in qualche riunione, di farmi un sacco di risate. Vedo arrivare gente (e anche io per primo) che prima di iniziare una riunione attaccano pc, tablet, mettono il cellulare in vibrazione...insomma imbandiscono tutto il tavolo delle riunioni e poi che succede????
Tutti tirano fuori la bella pennina e scrivono sul Moleskine!!!!

Allora, IMHO, sarebbe bello che la tecnologia fosse veramente utilizzata per risolverti i problemi: bene un cellulare per una emergenza o rintracciabilità sicura...bene un pc perchè oggi tutto va così....bene un tablet come "surrogato" di un pc.... però per SCRIVERE ci vogliono STRUMENTI PER SCRIVERE!!!!

Credo che le Aziende dovrebbero riflettere su questo; è vero che leggi di mercato e nuovi trend non giocano a favore e chi "sta sul pezzo" vede quello che succede oggi, ma se pensassero alla "ciclicità" delle cose che ormai è dimostrata, forse cercherebbero di portare avanti più linee di prodotto per occupare più segmenti di mercato.
Fa bene MB a fare orologi, anche questo è settore che tira, ma non può rinnegare la propria tradizione e quindi deve continuare a fare penne e a farle come le faceva fino ai primi anni 90.
Basta con tutte queste serie limitate; provi a fare come ha fatto Pelikan che ha rispolverato il mod. 101 in tortoise.
Se MB ha coraggio, rifaccia la serie delle 142-146-149 in simil - celluloide colorata e vediamo...

 :set2010002:
Premesso che condivido tutto, preciso che - a quanto era riferito dall'articolo - non era intenzione della casa di Amburgo abbandonare le penne, ma solo privilegiare nella produzione (tra parecchie virgolette) degli altri prodotti con la stellina bianca in catalogo.
Anch'io detesto dal più profondo dell'anima le serie limitate delle penne Montblanc e preferisco di gran lunga la politica della Pelikan di riproporre i classici del passato.
Tant'è, sino a poco tempo fa la Pelikan annaspava con l'acqua alla gola, mentre la Montblanc veleggiava vento in poppa.
Cosa ci si può fare se la mamma dei bischeri è sempre pregna?
A Montblanc bisogna riconoscere che, in un modo o nell'altro, è diventata uno status: come la Rolex negli orologi o come la BMW nelle moto. La gente vuole quelli, a prescinedre che siano effettivamente la miglior scelta possibile, come imporrebbe il costo, o meno. A mio parere un buon 80% (ma forse anche più) di coloro che li acquistano lo fanno per una fede cieca ed il problema non se lo pongono neppure: l'importante è poter sfoggiare la stellina nel taschino, la coroncina al polso od il marchio con l'elica sul serbatoio. Tutto il resto è secondario.
Personalmente non mi sognerei mai di dire che le Montblanc sono pennacce. Perché non è vero. Tuttavia, secondo me, c'è di meglio. Allo stesso tempo comprendo che, se dovessi fare un regalo formale ad uno sconosciuto o quasi, avrei delle perplessità a regalare una Delta, come mi direbbe la logica: è concreto il rischio che potrebbe essere interpretata, per ignoranza, come una scelta dettata dalla tirchieria. Con una bella Montblanc quel rischio non esiste....
Purtroppo.

Ed io "sharinghizzo" te....
Bene o male poi possiedo tutto quello a cui fai riferimento, però (credici) l'approccio che io ho avuto con queste "cose" e magari anche altre ritenute status symbol, non è mai stato quello di possederle per "farmi ganzo".
Personalmente mi fanno ridere quelli che tengono nel taschino della giacca un MB per far vedere la stella; io metto qualsiasi penna nella tasca interna, però allo stesso modo non posso nascondere l'auto o l'orologio.

In sintesi, se una cosa è bella e funzionale why not??? Le classiche MB (Ministeriali come le chiama ancora qualche d'uno) sono belle e funzionali; il nero lucido del materiale fa la differenza con altre; forse solo la 1000 di Pelikan regge in confronto.
Tutte le altre io non le ho mai provate e non incontrano il mio gusto (salvo solo Lorenzo e Hemingway).

Poi....discorsi noi ne facciamo tanti....E LE BICICLETTE???

 :set2010002:


Online Giuseppe Tubi

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Re: Politica Montblanc
« Risposta #10 il: Gennaio 11, 2012, 18:59:16 pm »

Ed io "sharinghizzo" te....
Bene o male poi possiedo tutto quello a cui fai riferimento, però (credici) l'approccio che io ho avuto con queste "cose" e magari anche altre ritenute status symbol, non è mai stato quello di possederle per "farmi ganzo".
Personalmente mi fanno ridere quelli che tengono nel taschino della giacca un MB per far vedere la stella; io metto qualsiasi penna nella tasca interna, però allo stesso modo non posso nascondere l'auto o l'orologio.

In sintesi, se una cosa è bella e funzionale why not??? Le classiche MB (Ministeriali come le chiama ancora qualche d'uno) sono belle e funzionali; il nero lucido del materiale fa la differenza con altre; forse solo la 1000 di Pelikan regge in confronto.
Tutte le altre io non le ho mai provate e non incontrano il mio gusto (salvo solo Lorenzo e Hemingway).

Poi....discorsi noi ne facciamo tanti....E LE BICICLETTE???

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Infatti non ce l'ho chi compra Montblanc, Rolex o BMW consapevolmente, non perché ritiene tali prodotti "i migliori del mondo" ma semplicemente i più confacenti alle sue esigenze e gusti.
Coloro che non sopporto sono quelli che trapiantando una stella su una "Musei vaticani" la vedrebbero immediatamente bellissima e casi analoghi.
Anche a me piace la lucentezza delle Meisterstuck, ben sapendo però che il rovescio della medaglia è quello di un materiale vetroso, che in caso di caduta difficilmente te la perdona. E poi coi ricambi son dolori.


[/quote]

Offline Wallygator

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Re: Politica Montblanc
« Risposta #11 il: Gennaio 11, 2012, 19:45:36 pm »
Concordo con Ignazio; per molti una stellina sul cappuccio trasforma immediatamente Maga Magò in Jessica Rabbit; dico ciò senza disconoscere l'indubbio valore qualitativo della marca. Ritengo che MB sia molto sopravvalutata ma, che dire, il suo fascino ce l'ha, eccome.
Altro discorso le riparazioni ed i ricambi, che debbono obbligatoriamente transitare tramite i centri autorizzati MB (pena la perdita della garanzia); questo, a mio avviso, fa parte della politica d'immagine della ditta: infatti che senso ha avere un oggetto esclusivo se poi te lo può riparare un Pautasso qualsiasi?  Tant'é che anche Aurora ed altre marche stanno seguendo questa strada.
Il discorso delle edizioni limitate poi, non è un'esclusiva della MB, visto l'andazzo comune alle maggiori marche produttrici; ritengo che sia una caratteristica dell'attuale andamento congiunturale, con la contrazione dei consumi di fascia media, ma non di quelli di lusso od extralusso, il tutto condito dal fatto che la produzione dei paesi emergenti diverrà gradualmente migliore dal punto di vista qualitativo ed a quel punto...saranno dolori.

Offline mccagly

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Re: Politica Montblanc
« Risposta #12 il: Gennaio 11, 2012, 23:16:25 pm »
Concordo con Ignazio; per molti una stellina sul cappuccio trasforma immediatamente Maga Magò in Jessica Rabbit; dico ciò senza disconoscere l'indubbio valore qualitativo della marca. Ritengo che MB sia molto sopravvalutata ma, che dire, il suo fascino ce l'ha, eccome.
Altro discorso le riparazioni ed i ricambi, che debbono obbligatoriamente transitare tramite i centri autorizzati MB (pena la perdita della garanzia); questo, a mio avviso, fa parte della politica d'immagine della ditta: infatti che senso ha avere un oggetto esclusivo se poi te lo può riparare un Pautasso qualsiasi?  Tant'é che anche Aurora ed altre marche stanno seguendo questa strada.
Il discorso delle edizioni limitate poi, non è un'esclusiva della MB, visto l'andazzo comune alle maggiori marche produttrici; ritengo che sia una caratteristica dell'attuale andamento congiunturale, con la contrazione dei consumi di fascia media, ma non di quelli di lusso od extralusso, il tutto condito dal fatto che la produzione dei paesi emergenti diverrà gradualmente migliore dal punto di vista qualitativo ed a quel punto...saranno dolori.

D'accordo su quasi tutto,

mi sembra improbabile che tra qualche anno si farà la fila per comprare la biro Chou En-lai o la stilo Satyanarayan Bhagwan, anche se edizioni limitate.

Possibile invece, che i paesi emergenti continuino ad acquistare marchi già affermati ... e a rovinarli.

 :set2010021:

Offline Wallygator

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Re: Politica Montblanc
« Risposta #13 il: Gennaio 11, 2012, 23:53:02 pm »
Concordo con Ignazio; per molti una stellina sul cappuccio trasforma immediatamente Maga Magò in Jessica Rabbit; dico ciò senza disconoscere l'indubbio valore qualitativo della marca. Ritengo che MB sia molto sopravvalutata ma, che dire, il suo fascino ce l'ha, eccome.
Altro discorso le riparazioni ed i ricambi, che debbono obbligatoriamente transitare tramite i centri autorizzati MB (pena la perdita della garanzia); questo, a mio avviso, fa parte della politica d'immagine della ditta: infatti che senso ha avere un oggetto esclusivo se poi te lo può riparare un Pautasso qualsiasi?  Tant'é che anche Aurora ed altre marche stanno seguendo questa strada.
Il discorso delle edizioni limitate poi, non è un'esclusiva della MB, visto l'andazzo comune alle maggiori marche produttrici; ritengo che sia una caratteristica dell'attuale andamento congiunturale, con la contrazione dei consumi di fascia media, ma non di quelli di lusso od extralusso, il tutto condito dal fatto che la produzione dei paesi emergenti diverrà gradualmente migliore dal punto di vista qualitativo ed a quel punto...saranno dolori.

D'accordo su quasi tutto,

mi sembra improbabile che tra qualche anno si farà la fila per comprare la biro Chou En-lai o la stilo Satyanarayan Bhagwan, anche se edizioni limitate.

Possibile invece, che i paesi emergenti continuino ad acquistare marchi già affermati ... e a rovinarli.

 :set2010021:


Non é quello che intendevo; secondo me non ci sarà domani nella fascia media e, con gli yuan o le rupie guadagnate ...fagociteranno il resto

Offline fabbale

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Re: Politica Montblanc
« Risposta #14 il: Gennaio 12, 2012, 09:51:13 am »
Concordo con Ignazio; per molti una stellina sul cappuccio trasforma immediatamente Maga Magò in Jessica Rabbit; dico ciò senza disconoscere l'indubbio valore qualitativo della marca. Ritengo che MB sia molto sopravvalutata ma, che dire, il suo fascino ce l'ha, eccome.
Altro discorso le riparazioni ed i ricambi, che debbono obbligatoriamente transitare tramite i centri autorizzati MB (pena la perdita della garanzia); questo, a mio avviso, fa parte della politica d'immagine della ditta: infatti che senso ha avere un oggetto esclusivo se poi te lo può riparare un Pautasso qualsiasi?  Tant'é che anche Aurora ed altre marche stanno seguendo questa strada.
Il discorso delle edizioni limitate poi, non è un'esclusiva della MB, visto l'andazzo comune alle maggiori marche produttrici; ritengo che sia una caratteristica dell'attuale andamento congiunturale, con la contrazione dei consumi di fascia media, ma non di quelli di lusso od extralusso, il tutto condito dal fatto che la produzione dei paesi emergenti diverrà gradualmente migliore dal punto di vista qualitativo ed a quel punto...saranno dolori.

Uolter e Inniazzio tutto vero quello che dite.
Dal mio punto di vista cmq ogni inviduo può possedere tutti gli status che vuole, ma alla lunga.....
SE UNO E' UN COGLIONE....COGLIONE RIMANE ANCHE CON LA STELLINA, LA CORONCINA E TUTTO IL RESTO!!!!

 :set2010001:

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