Lo scorso anno, facendomi avere delle foto, mi è stato chiesto di provare a catalogare questa penna che veniva attribuita alla Namiki, perché oggetto di un probabile articolo; di essa nulla si sapeva.
Ho risposto che si trattava di una stilografica della casa giapponese Platinum, non della Namiki, prodotta negli anni 30 con sistema di riempimento a leva laterale, il disegno che vi è rappresentato è quello denominato “Autumnal Landscape” che viene realizzato talvolta con minime varianti,come una differente forma degli alberelli sopra il ponte con la casetta, o altri piccoli particolari, ma in generale la struttura del disegno rimane immutata.
La firma in kanji ed il Kao, che mi hanno consentito di attribuire la penna alla Platinum, pareva proprio quella di “Rosui”, pittore giapponese indipendente che negli anni trenta ha lavorato, non sotto contratto come quelli della Namiki, per la Platinum.
Quanto ho scritto è stato poi confermato dalla foto del pennino che mi è stata fatta avere: era un rarissimo Platinum in oro degli anni 30.
Se qualcuno ha approfondito il pensiero e la complessa cultura giapponese, si renderà conto che la rarità di questa penna è data proprio dal tipo di disegno; nessun giapponese la avrebbe acquistata perché vi è rappresenta una stagione triste, cadono le foglie e la natura perde parte della sua bellezza; questo era un prodotto destinato agli occidentali.
La tecnica di lavorazione è la “takamakie”.