Per me non sono stato a conoscenza di tali tecnologie.
E 'da qualche parte nel forum descritto più in dettaglio?
Che soluzione è utilizzata - basta acetone? Come celluloide deve essere posto in acetone?
Allora, come promesso cerco di darti qualche ragguaglio sul sistema che io uso per le riparazioni della celluloide. Posto qui questo contributo per consentirne l'individuazione in continuità ai discorsi precedenti, ma sarà poi opportuno che il paziente Riccardo lo sposti nella sezione delle riparazioni, dove è assai più in tono.
Come sempre quando mi accingo ad illustrare delle tecniche di riparazione, tengo a specificare che non intendo affermare
né che siano le uniche né tantomeno che siano le migliori; sono semplicemente quelle che, secondo la mia esperienza e con l'attrezzatura in mio possesso, mi hanno dato i migliori risultati.
Allora, partiamo dal dato di fatto che la celluloide è solubile nell'acetone (non solo in quello, ma è il solvente più facilmente reperibile). E con questa affermazione è già necessaria una nota fondamentale: per acetone s'intende quello acquistabile nei negozi di colori e vernici; l'acetone utilizzato nella cosmetica, essenzialmente come solvente dello smalto per le unghie
non va assolutamente bene perché è additivato con sostanze per renderne meno sgradevole l'odore ed altre finalità che lo rendono totalmente inidoneo ai nostri scopi.
Dunque dicevamo che la celluloide può essere sciolta con l'acetone e trasformata in un liquido più o meno denso che può essere steso con l'aiuto di un pennellino in passate successive fino a creare lo spessore desiderato. La celluloide normalmente si ricava da rottami di penne; è utile conservarne di vari colori per poter creare quello che ci serve. Per favorire il processo è consigliabile raschiare con un cutter dei trucioli di materiale, molto più veloci a sciogliersi. La celluloide utilizzata deve essere pulita; nel caso scartare la raschiatura più superficiale.
Alcune avvertenze: è bene spennellare con acetone la parte su cui andrà attaccata la nuova celluloide per favorirne l'amalgama. E' anche opportuno utilizzare un composto piuttosto liquido in più passate; una pasta più densa dà l'illusione di fare prima ma in realtà è più lunga ad essicare e spessissimo forma delle micro bollicine numerosissime che compromettono il risultato.
Logicamente una volta sciolta le screziature della celluloide si mixano in un unico colore; per ricreate effetti simili occorre utilizzare colori diversi. Logicamente parliamo di superfici molto piccole; l'effetto madreperlato della celluloide non è riproducibile, perlomeno in questo modo. Con un pò di pratica e di sensibilità si possono comunque ottenere risultati notevoli.
Per il caso più classico della sbeccatura in un cap lip, è necessario crearsi un supporto sul quale stendere la celluloide. Tempo fa utilizzavo un corpo di un rottame di dimensioni adeguate inserito nel cappuccio dopo averlo avvolto nel nastro di teflon affinché la celluloide non facesse presa anche sul suddetto. Col tempo ho abbandonato questo metodo in favore della carta velina che preferisco di gran lunga. Si tratta di ritagliare un pezzettino di carta velina o carta da modelli appena più grande della zona da ricostruire e cospargerlo di cianacrilico (Attak o simili). La carta velina s'imbeve completamente; con un pò di pazienza la si colloca dalla parte interna del cappuccio in modo da creare il supporto desiderato. Se è abbondante non è un problema eliminarla al momento opportuno.
Oltre a fornire un ottimo supporto per la celluloide si ottiene un enorme vantaggio sull'irrobustimento della riparazione: nonostante il suo spessore di pochi micron, ad essicazione avvenuta la carta velina imbevuta di attak assume una resistenza insospettabile: con le debite proporzioni il principio è il medesimo della vetroresina.
Una volta eseguita la ricostruzione, levigata e lucidata la parte, si può scegliere se lasciarla od asportarla raschiandola via con delicatezza. Tenete conto che una volta imbevuta di Attak la carta velina diventa pressoché trasparente e davvero poco visibile e, come detto, irrobustisce notevolmente la riparazione . Non dimentichiamoci poi che stiamo parlando dell'interno del cappuccio.
Se però il lavoro è venuto bene e la nuova celluloide si è ben integrata con la vecchia, si può anche scegliere di privilegiare l'aspetto estetico e rimuoverla.
Nelle foto cerco d'illustrare la preparazione della celluloide e mostro una riparazione su un cap lip particolarmente felice. Chissà se qualcuno si ricorda quella penna, della quale tra l'altro, avevo costruito la clip di sana pianta!