Oggi mi è capitata l'occasione per entrare in possesso di un oggetto che da tanto desideravo, ma che per le quotazioni davvero alte (specie sino a qualche anno addietro) avrei potuto comprare solo trovandolo al di fuori dei circuiti specialistici. E' la DUCATI "Sogno", costruita dall'immediato dopoguerra sino all'inizio degli anni '50 quando, tolte di produzione, le fotocamere in giacenza venivano date in omaggio a chi acquistava una motocicletta Ducati.
Era molto sofisticata: ottiche intercambiabili con attacco a baionetta, telemetro accoppiato alla messa a fuoco ed altre finezze la ponevano a livello delle più prestigiose fotocamere dell'epoca. Viene talvolta annoverata tra le "copie Leica", ma in realtà le analogie sono piuttosto contenute e meccanicamente è totalmente differente dalle fotocamere di Wetzlar.
Malgrado fosse un oggetto molto ben fatto ebbe pochissimo successo per il prezzo proibitivo e per il fatto che, pur utilizzando la classica pellicola da 35mm, necessitava di caricarsi le bobine (più piccole del normale) in proprio. Faceva fotogrammi 24x18, la metà quindi del classico 24x36 e con la macchina impugnata normalmente il fotogramma era in verticale.
Ci tenevo particolarmente anche perché qualche tempo fa avevo trovato in diverse occasioni una borsa, due caricatori ed il teleobiettivo da 60mm ed il filtro giallo per il medesimo. Le ottiche, pur marcate Ducati, erano costruite dalle Officine Galileo di Firenze.