Autore Topic: Aurora 88 - piccole curiosità d'oltreoceano  (Letto 21022 volte)

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Online turin-pens

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Aurora 88 - piccole curiosità d'oltreoceano
« il: Dicembre 07, 2012, 18:52:01 pm »
Non so se anche a voi capita oppure è capitato in passato ma negli ultimi anni, sempre più spesso accade di ricevere ragguagli sui tappini copri vite dei fondelli 88.
Stando alle email e messaggi che inoltrano, sembrerebbe che le 88 (specialmente quelle della prima serie), abbiano avuto questi tappini colorati per distinguere o meglio identificare la gradazione del pennino.

Io personalmente ho sempre risposto esponendo la mia perplessità su questa storia in quanto la stessa Aurora nel tagliando di controllo delle 88 indicava esplicitamente come tutte le 88 fossero dotate all'uscita di fabbrica di tre soli pennini ovvero EF, F, M e che tali gradazioni rispondevano al 93% degli utenti. Ogni altra modifica sarebbe poi stata effettuata gratuitamente dal negoziante o dal servizio assistenza.

Oltre a questo, esiste anche una questione tecnica ovvero il concetto di economia di scala e le caratteristiche intrinseche del materiale con cui erano fatti i tappini ma mettiamo troppa carne sulla brace e procediamo con ordine seguendo un ragionamento diviso in averi punti.

(Punto 1) Economia di scala: Questo termine spiega come una produzione di massa, sia tanto più economica quanto maggiore è la quantità di pezzi prodotti in un determinato quantitativo di tempo. Il tappino, per quanto a noi possa sembrare una parte di poco valore, diventa realmente economico se viene prodotto in modo continuo in grandi quantità e privo di varianti poiché ogni cambiamento implica la messa in opera di una seconda, terza, quarta o più catene produttive, quindi vorrebbe dire almeno tre linee diverse per produrre lo stesso minuscolo oggetto, oppure il fermo della catena e il suo riallineamento per produrre via via le varianti.
Economicamente questo sarebbe stato vantaggioso?

(Punto 2) Materiale 1: il materiale con cui venne realizzato il tappino era a quel tempo disponibile solo nero in quanto i pigmenti colorati adatti non esistevano ancora. Quindi il colore sarebbe dovuto essere apposto in una fase successiva magari di verniciatura.
Economicamente questo sarebbe stato vantaggioso?

(Punto 3) Materiale 2: Data la natura del materiale con cui sono fatti i tappini, una possibile soluzione sarebbe potuta essere quella di ribaltare i tappini e montarli al contrario. In questo modo i tappini avrebbero mostrato una sorta di anello intorno alla parte centrale. Anello che successivamente sarebbe stato poi colorato da uno o più operai all'interno della fabbrica.
Economicamente sarebbe stato vantaggioso?

(Punto 4) Utilità: Che senso aveva per l'Aurora identificare i pennini quando di fatto come standard ne montava esclusivamente tre e che questa soluzione rimase invariata per tutto l'arco produttivo della 88 comprese le varianti K, P, Duo-Cart, 888 etc...?

Ovviamente tutto questo non ha nulla di polemico e non deve essere letto come tale ma semplicemente come una delle tante curiosità che ancora girano intorno a questa penna.



Online Giuseppe Tubi

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Re:Aurora 88 - piccole curiosità d'oltreoceano
« Risposta #1 il: Dicembre 08, 2012, 10:28:15 am »
Parlare della 88 è sempre interessante, anche perché sono convinto che ci sia ancora tanto da dire e da chiarire. In particolare sul progetto, nella transizione tra vecchia e nuova proprietà (come ho avuto occasione di scrivere di recente).
Il discorso del tappino è intrigante, ma francamente mi lascia un pò scettico; per quanto ricordo, specie a riguardo della prima serie, ne ho visti solo neri e neri col circoletto bianco. Non vorrei che fosse una leggenda metropolitana.....

Offline pedewall

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Re:Aurora 88 - piccole curiosità d'oltreoceano
« Risposta #2 il: Dicembre 08, 2012, 12:31:00 pm »

Tutto perfettamente condivisibile.

Online turin-pens

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R: Aurora 88 - piccole curiosità d'oltreoceano
« Risposta #3 il: Dicembre 08, 2012, 17:13:30 pm »
Io darei per certo al 99% la storia della leggenda metropolitana.

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Online turin-pens

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R: Re:Aurora 88 - piccole curiosità d'oltreoceano
« Risposta #4 il: Dicembre 08, 2012, 17:14:23 pm »
Parlare della 88 è sempre interessante, anche perché sono convinto che ci sia ancora tanto da dire e da chiarire. In particolare sul progetto, nella transizione tra vecchia e nuova proprietà (come ho avuto occasione di scrivere di recente).
Il discorso del tappino è intrigante, ma francamente mi lascia un pò scettico; per quanto ricordo, specie a riguardo della prima serie, ne ho visti solo neri e neri col circoletto bianco. Non vorrei che fosse una leggenda metropolitana.....

La genesi è un tema che merita sicuramente di essere approfondito.

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Offline Marlowe

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Re:R: Re:Aurora 88 - piccole curiosità d'oltreoceano
« Risposta #5 il: Dicembre 08, 2012, 21:05:29 pm »
Parlare della 88 è sempre interessante, anche perché sono convinto che ci sia ancora tanto da dire e da chiarire. In particolare sul progetto, nella transizione tra vecchia e nuova proprietà (come ho avuto occasione di scrivere di recente).
Il discorso del tappino è intrigante, ma francamente mi lascia un pò scettico; per quanto ricordo, specie a riguardo della prima serie, ne ho visti solo neri e neri col circoletto bianco. Non vorrei che fosse una leggenda metropolitana.....

La genesi è un tema che merita sicuramente di essere approfondito.

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In realtà il discorso delle economie di scala, più che giusto di per sé, cozza un po' con le numerose varianti presenti sulle penne nate proprio per la diffusione di massa. Soprattutto sulle prime serie, probabilmente per testare determinati particolari. Uno dei casi più citati è la "red band" delle Parker 51 Vacumatic, subito ritirata dalla produzione e divenuta una rarità. Tuttavia è vero che quell'anellino della Parker era di alluminio e destinato a restareben  nasconto all'interno della penna, a differenza, se non ho capito male, del tappino rosso della 88, tale come nota Riccardo tale da richiedere una pigmentazione particolare. Non solo. Colorare il tappino in funzione della sezione del pennino avrebbe richiesto tre colori, ma soprattutto sarebbe stato illogico dal momento che i pennini sono marcati e la gradazione è riportata anche sul foglietto che accompagnava le penne nuove. Forse qualche tappino è uscito rosso in pre-produzione, sulle penne sperimentali non destinate alla vendita.

Ciò che mi ha colpito sul depliànt allegato da Riccardo è la quantità di varianti del pennino messe a disposizione dalla Aurora: ben 14 rispetto ai tre di base. Il che indubbiamente denota un progetto estremamente curato, oltre che destinato al successo di vendita.  :set2010094:

Online Giuseppe Tubi

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Re:Aurora 88 - piccole curiosità d'oltreoceano
« Risposta #6 il: Dicembre 08, 2012, 21:33:26 pm »
Se dovessi avanzare un'ipotesi sul tappino, secondo me, tutto nero e liscio si sarebbe molto "mimetizzato", ma non tanto da essere invisibile; sarebbe passato quindi come qualcosa che si voleva nascondere senza esserci tuttavia completamente riusciti. Come una toppa su un vestito. Allora molto meglio evidenziarlo: col circoletto e colorando il suddetto; in questo modo diventa un particolare della penna, una sua parte costituente con una dignità al pari degli altri pezzi.

Offline Marlowe

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Re:Aurora 88 - piccole curiosità d'oltreoceano
« Risposta #7 il: Dicembre 08, 2012, 23:44:03 pm »
Credo piuttosto a una questione di design. La 88 è sempre stata bicolore, con il corpo nero, a parte le pochissime interamente laminate. Ovviamente fu Nizzoli a volerle così, e un particolare colarato ci sarebbe stato come il cavolo a merenda. Considerate la risposta europea alla Parker 51, soprattutto per il pennino carenato e per la produzione in grandissima serie, sono in realtà molto diverse: pop e colorate le 51, minimaliste le 88. Entrambe due grandissime penne, due avversari leggendari.

Online turin-pens

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Re:R: Re:Aurora 88 - piccole curiosità d'oltreoceano
« Risposta #8 il: Dicembre 09, 2012, 00:09:34 am »
Parlare della 88 è sempre interessante, anche perché sono convinto che ci sia ancora tanto da dire e da chiarire. In particolare sul progetto, nella transizione tra vecchia e nuova proprietà (come ho avuto occasione di scrivere di recente).
Il discorso del tappino è intrigante, ma francamente mi lascia un pò scettico; per quanto ricordo, specie a riguardo della prima serie, ne ho visti solo neri e neri col circoletto bianco. Non vorrei che fosse una leggenda metropolitana.....

La genesi è un tema che merita sicuramente di essere approfondito.

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In realtà il discorso delle economie di scala, più che giusto di per sé, cozza un po' con le numerose varianti presenti sulle penne nate proprio per la diffusione di massa. Soprattutto sulle prime serie, probabilmente per testare determinati particolari. Uno dei casi più citati è la "red band" delle Parker 51 Vacumatic, subito ritirata dalla produzione e divenuta una rarità. Tuttavia è vero che quell'anellino della Parker era di alluminio e destinato a restareben  nasconto all'interno della penna, a differenza, se non ho capito male, del tappino rosso della 88, tale come nota Riccardo tale da richiedere una pigmentazione particolare. Non solo. Colorare il tappino in funzione della sezione del pennino avrebbe richiesto tre colori, ma soprattutto sarebbe stato illogico dal momento che i pennini sono marcati e la gradazione è riportata anche sul foglietto che accompagnava le penne nuove. Forse qualche tappino è uscito rosso in pre-produzione, sulle penne sperimentali non destinate alla vendita.

Ciò che mi ha colpito sul depliànt allegato da Riccardo è la quantità di varianti del pennino messe a disposizione dalla Aurora: ben 14 rispetto ai tre di base. Il che indubbiamente denota un progetto estremamente curato, oltre che destinato al successo di vendita.  :set2010094:


In realtà no, il concetto di scala non cozza con le varianti fintanto che le varianti messe in opera portino ad una semplificazione della catena e di conseguenza ad un minore costo. Ne sono un esempio i movimenti degli orologi, o rimanendo in tema di penne la stessa 88. Ad esempio l'88 inizialmente utilizzava un pistone in ebanite, materiale che come sappiamo può essere lavorato esclusivamente dal pieno che mal si presta ad essere stampato e che è impossibile da lavorare per iniezione.
Questo però non tolse all'Aurora la decisione di sostituire il pistone in ebanite con uno in materiale termoplastico che se da un lato ha richiesto un iniziale maggiore investimento anche per la realizzazione degli stampi ha poi permesso un rapido ritorno economico perché a pari di tempo, era possibile realizzare molti più pezzi che utilizzando l'ebanite.
Quindi il maggiore costo iniziale è stato assorbito rapidamente e da li in poco tempo si è passati al guadagno.

Nella P51 invece, l'anellino è stato eliminato perché produrla senza eliminava un passaggio nella produzione e di conseguenza costava meno produrla e quindi a parità di prezzo di vendita, si aveva un guadagno maggiore. Magari un guadano di pochi centesimi in più ma moltiplicato per i milioni di penne vendute, si traduceva in milioni di dollari guadagnati in più senza sforzo.

Stesso discorso per la Omas quando i suoi modelli lucens ed extra lucens passarono dalla veretta con greca e due anellini ai tre semplici anellini. Indubbiamente produrre i tre anellini costava meno che produrre la banda con greca.
Stesso discorso per l'hastil e altre penne.

Il tappino 88 invece, data la sua natura e la sua funzione, già in origine doveva essere realizzato al massimo dell'economia dunque mi riesce difficile e penso anche a voi immaginarlo totalmente colorato o soltanto in parte.

Offline Marlowe

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Re:Aurora 88 - piccole curiosità d'oltreoceano
« Risposta #9 il: Dicembre 09, 2012, 10:14:44 am »
Sì, forse mi sono spiegato male. Ciò che intendevo dire è che certi particolari - ho citato la Red Band della Parker 51 - nascono in genere per le pre-serie. Un po' come accade per le automobili. In effetti introdurlo su un dettaglio del corpo-penna, ben visibile all'esterno, sarebbe stata una non-economia di scala, e per giunta inutile, al contrario di altri particolari funzionali al progetto stesso e al suo funzionamento, come appunto il pistone interno.

Però credo anche al discorso del design, che del progetto 88 possiamo considerare parte integrale. Io quel tappino rosso sulla creatura di Nizzoli non lo vedo proprio!

Online turin-pens

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Re:Aurora 88 - piccole curiosità d'oltreoceano
« Risposta #10 il: Dicembre 09, 2012, 15:25:14 pm »
Infatti io personalmente non credo ne ai tappini colorati in toto ne ai tappini colorati in parte magari nella parte esterna tipo ciambella.

Oltretutto quello era un tappino "di servizio" nel senso che era prevista la sua rimozione per revisionare parte della penna.

Bisognerebbe approfondire la notizia, magari cercando in rete e scavando per vedere se è possibile arrivare alla fonte di partenza. Perché se di tanto in tanto arrivano le richieste su questi tappini, vuol anche dire che qualcuno ha messo in giro la voce.
:set2010056:

Offline Marlowe

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Re:Aurora 88 - piccole curiosità d'oltreoceano
« Risposta #11 il: Dicembre 09, 2012, 17:54:30 pm »
Infatti io personalmente non credo ne ai tappini colorati in toto ne ai tappini colorati in parte magari nella parte esterna tipo ciambella.

Oltretutto qullo era un tappino "di servizio" nel senso che era prevista la sua rimozione per revisionare parte della penna.

Bisognerebbe approfondire la notizia, magari cercando in rete e scavando per vedere se è possibile arrivare alla fonte di partenza. Perché se di tanto in tanto arrivano le richieste su questi tappini, vuol anche dire che qualcuno ha messo in giro la voce.
:set2010056:

In rete c'è questo

http://www.fountainpen.it/Smontare_Aurora_88

che certamente avrai visto anche tu, e che da ragione alla teoria dei tappini colorati (... "Nel tappino nero era riportato un cerchietto colorato che indicava il pennino. Se avete fortuna potete osservare delle tracce del colore originale che era bianco, rosso o verde e ripristinarlo.").

Osservo le mie Aurora 88 con tanto li lente max e non riesco a scorgere né a immaginare nulla di simile.
Non saremo mica di fronte a un altro Gronchi rosa?

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R: Re:Aurora 88 - piccole curiosità d'oltreoceano
« Risposta #12 il: Dicembre 09, 2012, 18:49:21 pm »
Infatti io personalmente non credo ne ai tappini colorati in toto ne ai tappini colorati in parte magari nella parte esterna tipo ciambella.

Oltretutto qullo era un tappino "di servizio" nel senso che era prevista la sua rimozione per revisionare parte della penna.

Bisognerebbe approfondire la notizia, magari cercando in rete e scavando per vedere se è possibile arrivare alla fonte di partenza. Perché se di tanto in tanto arrivano le richieste su questi tappini, vuol anche dire che qualcuno ha messo in giro la voce.
:set2010056:

In rete c'è questo

http://www.fountainpen.it/Smontare_Aurora_88

che certamente avrai visto anche tu, e che da ragione alla teoria dei tappini colorati (... "Nel tappino nero era riportato un cerchietto colorato che indicava il pennino. Se avete fortuna potete osservare delle tracce del colore originale che era bianco, rosso o verde e ripristinarlo.").

Osservo le mie Aurora 88 con tanto li lente max e non riesco a scorgere né a immaginare nulla di simile.
Non saremo mica di fronte a un altro Gronchi rosa?

Questo è un chiaro esempio di come non si debba prendere per oro colato quanto scritto in certi luoghi e quanto l'esperienza e la conoscenza tecnica sia importante. Quel fondellino è montato al contrario esattamente quanto detto all'inizio del post.
Montandolo al contrario, si vieve a formare una specie di depressione al centro e una sorta di ciambella intorno, il fantomatico cerchietto che poi qualcuno si è divertito a colorare in questo caso di bianco.
Oltre a questo, che senso avrebbe fare un tappino copri vite e forarlo al centro?

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Offline Wallygator

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Re:Aurora 88 - piccole curiosità d'oltreoceano
« Risposta #13 il: Dicembre 09, 2012, 19:05:41 pm »
Per quanto mi risulta la foratura (con la punta di uno spillo) al centro la faccio per smontare il meccanismo dello stantuffo.  Di 88 ne posseggo una ventina , oltre a quelle che vedo nei mercatini, ma non ho mai incontrato un tappino colorato.

Online turin-pens

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Re:Aurora 88 - piccole curiosità d'oltreoceano
« Risposta #14 il: Dicembre 10, 2012, 00:01:06 am »
Per quanto mi risulta la foratura (con la punta di uno spillo) al centro la faccio per smontare il meccanismo dello stantuffo.  Di 88 ne posseggo una ventina , oltre a quelle che vedo nei mercatini, ma non ho mai incontrato un tappino colorato.

Esatto!

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