Autore Topic: Auretta, quanti ricordi  (Letto 3817 volte)

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Online turin-pens

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Auretta, quanti ricordi
« il: Dicembre 17, 2012, 18:43:31 pm »
Fu la prima penna stilografica che utilizzai a scuola e oggi non è proprio facile trovarla con ancora la scatolina originale.

http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?ViewItem&item=281039362007



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Offline Marlowe

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Re:Auretta, quanti ricordi
« Risposta #1 il: Dicembre 17, 2012, 20:08:18 pm »
Fu la prima penna stilografica che utilizzai a scuola e oggi non è proprio facile trovarla con ancora la scatolina originale.

http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?ViewItem&item=281039362007



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Eh, l'Auretta è stata la prima penna che faceva sentire minimamente importante un ragazzino... Ce ne sono diverse, alcune davvero belline con quei colori deell'epoca....

Online Giuseppe Tubi

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Re:Auretta, quanti ricordi
« Risposta #2 il: Dicembre 17, 2012, 20:41:34 pm »
Fu la prima penna stilografica che utilizzai a scuola e oggi non è proprio facile trovarla con ancora la scatolina originale.


Eh, l'Auretta è stata la prima penna che faceva sentire minimamente importante un ragazzino... Ce ne sono diverse, alcune davvero belline con quei colori deell'epoca....
Credo che con la Pelikan 120 sia la penna che si divide il numero maggiore dei ricordi scolastici.

Online turin-pens

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Re:Auretta, quanti ricordi
« Risposta #3 il: Dicembre 17, 2012, 20:50:11 pm »
Fu la prima penna stilografica che utilizzai a scuola e oggi non è proprio facile trovarla con ancora la scatolina originale.


Eh, l'Auretta è stata la prima penna che faceva sentire minimamente importante un ragazzino... Ce ne sono diverse, alcune davvero belline con quei colori deell'epoca....
Credo che con la Pelikan 120 sia la penna che si divide il numero maggiore dei ricordi scolastici.

Vero!

Online turin-pens

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Re:Auretta, quanti ricordi
« Risposta #4 il: Dicembre 17, 2012, 20:57:10 pm »
Fu la prima penna stilografica che utilizzai a scuola e oggi non è proprio facile trovarla con ancora la scatolina originale.

http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?ViewItem&item=281039362007



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Eh, l'Auretta è stata la prima penna che faceva sentire minimamente importante un ragazzino... Ce ne sono diverse, alcune davvero belline con quei colori deell'epoca....

Io ne ho avute varie pur essendo delle penne indistruttibili, io le consumavo! Se ben ricordo ne ho avuta una blu scuro, una azzurra ed una nera con gli anellini tricolore. Dopo venne il periodo della versione club che in pratica era la stesso modello in plastica e cappuccio e corpo rivestiti in metallo. La cosa divertente e che con i pezzi sopravvissuti delle precedenti feci una specie di auretta patchwork tutta colorata con tanta invidia dei miei compagni di scuola!
Poi fu la volta dell'auretta completamente in metallo prima con pennino in acciaio e poi con pennino in oro (che lusso!). anni dopo riuscii ad entrare in possesso di una versione molto particolare perché era sempre un'auretta in metallo ma con caricamento a stantuffo semplice detto anche a siringa (si dice che fu fatta per il mercato arabo) e pennino in oro super flessibile che a quanto pare era fatto per il mercato giapponese!
Potrà sembrare strano ma questa è ancora oggi una delle mie penne preferite.

Online Giuseppe Tubi

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Re:Auretta, quanti ricordi
« Risposta #5 il: Dicembre 17, 2012, 21:36:54 pm »
Quella in vendita però mi pare di una serie successiva; la prima Auretta non era quella col cappuccio che si appiattiva su due lati, la clip diritta che saliva sulla sommità del cappuccio e le finiture in metallo bianco?

Online turin-pens

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R: Re:Auretta, quanti ricordi
« Risposta #6 il: Dicembre 17, 2012, 21:55:44 pm »
Quella in vendita però mi pare di una serie successiva; la prima Auretta non era quella col cappuccio che si appiattiva su due lati, la clip diritta che saliva sulla sommità del cappuccio e le finiture in metallo bianco?

Da quello che so, la prima auretta era a pennino carenato come la serie 888/duo-cart e anzi da questa sembra proprio derivata. Quella coi lati appiattiti dovrebbe essere successiva e prodotta intorno agli anni '70 mentre quella che ho segnalato qui è degli anni '80 ed è la versione che ho utilizzato io dal 1985 fino ai primi del 2000.
Tanti tanti ricordi!

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Online Giuseppe Tubi

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Re:Auretta, quanti ricordi
« Risposta #7 il: Dicembre 17, 2012, 22:07:24 pm »
quella che intendevo io è questa.

Online turin-pens

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R: Re:Auretta, quanti ricordi
« Risposta #8 il: Dicembre 17, 2012, 22:16:37 pm »
quella che intendevo io è questa.

Si è quella che pensavo. È anche precedente agli anni '70 di qualche anno però io non ho mai avuto il piacere di utilizzarla.

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Online Giuseppe Tubi

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Re:R: Re:Auretta, quanti ricordi
« Risposta #9 il: Dicembre 17, 2012, 22:28:15 pm »
quella che intendevo io è questa.

Si è quella che pensavo. È anche precedente agli anni '70 di qualche anno però io non ho mai avuto il piacere di utilizzarla.

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Francamente io non lo ricordo, mentre sono pressoché certo di avere avuto la 120; forse anche più d'una. Anche perché la mia abilità di demolitore di allora era senz'altro di gran lunga superiore di quella di riparatore odierna...
Forse all'uscita dell'Auretta imperversava già la biro ed il pasticcione Tubi dell'epoca l'aveva adottata (o forse era stata imposta ed accettata di buon grado) per fare meno danni a vestiario & c.

Offline pedewall

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Re:Auretta, quanti ricordi
« Risposta #10 il: Dicembre 17, 2012, 23:31:41 pm »

Dovrei averne diverse degli anni 80, anche in metallo e con le scatole e le istruzioni; le avevo comprate perchè mi piacevano come anche le Waterman in plastica del periodo.

Offline Marlowe

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Re:Auretta, quanti ricordi
« Risposta #11 il: Dicembre 18, 2012, 00:25:52 am »
Quando ho iniziato le elementari le biro erano rigidamente proibite. Nella mia scuola, le D'Azeglio a Livorno, c'erano i calamai nel buco del banco che venivano riempiti dai bidelli e dentro ai quali finiva di tutto, carte, carte assorbenti (da noi dette cartasuga), pezzi di gomma, ecc. Le nostre penne erano di conseguenza a pennino e le macchie si sprecavano dappertutto. Ecco perché ai ragazzini venivano regalate le stilografiche in qualche occasione un po' speciale e chi se ne serviva in classe era una specie di gagà.

Però anche le stilografiche macchiavano, e quindi alle medie fu il trionfo delle biro nelle sue varie accezioni, dalle bic a quelle multicolori, fino a quelle a molla utilizzabili come mini-catapulte, mentre tolta la cannuccia l'involucro poteva essere usato come cerbottana. Le biro erano anche buone da mangiucchiare, o meglio da sputare addosso ai compagni. Io per curiosità succhiai una cannuccia di biro e dovetti fare la lavanda gastrica.

Al liceo i più ganzini cominciarono a sfoggiare di nuovo penne stilografiche, in genere appunto Pelikan e Aurora - marchi più lussuosi si vedevano eventualmente solo in casa - e ancora di più all'università, con il dilemma (anni 70) se le stilografiche fossero di destra o di sinistra.

Comunque l'Auretta, con le sue linee semplici e moderne ma non pacchiane, fa davvero tenerezza. Come appunto una compagna di scuola (con la differenza che queste le rivedi invecchiate, come noi del resto, quella è rimasta tal quale).

Online turin-pens

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Re:Auretta, quanti ricordi
« Risposta #12 il: Dicembre 18, 2012, 12:27:22 pm »
Invece quando io iniziai le elementari erano le stilografiche ad essere vietate (i tempi cambiano) ma mio padre letteralmente impose alle maestre che io utilizzassi la stilografica al posto della biro! ricordo ancora che il primo giorno di scuola, ero l'unico bimbo della classe ad averla... A quel tempo onestamente non capivo il motivo ma oggi guardando indietro, posso senz'altro dire che quella di mio padre fu una scelta molto saggia.
La cosa belle e che nel giro di un mese tutti i miei compagni di scuola avevano soppiantato la biro per la stilografica, dico sul serio! e da li poi la strada fu tutta in "discesa" almeno per quello che riguarda le penne stilografiche.

Le uniche biro che avevo nel borsellino erano le bic e onestamente anche io anzi tutta la classe le usava principalmente come cerbottane (quante battaglie vinte e quante perse!).
Oltre a questo, ricordo ancora il cancellino quello giallo con la doppia punta una per cancellare l'inchiostro della stilografica e l'altra per riscrivere. Se ricordo bene si chiamava cancellino pirata o una cosa del genere.

Che tempi!

A pensarci bene, sarebbe bello aprire un topic sulle penne scolastiche dove ognuno di noi porti la propria esperienza, i propri ricordi goliardici e ovviamente le proprie penne.
Credo che una sezione così manchi.

Online Giuseppe Tubi

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Re:Auretta, quanti ricordi
« Risposta #13 il: Dicembre 18, 2012, 15:24:04 pm »
Un ricordo abbastanza vivido è che fusi letteralmente una Pelikan 120 per averla caricata da un barattolino trovato in casa, il cui contenuto era sì di un bel blu, ma era una vernice e non un inchiostro. Ora, la 120 era una penna robustissima, che tollerava senza batter ciglio tutta una gamma di possibili maltrattamenti che le venivano inferti dagli studenti più disgraziati, ma quello fu realmente troppo!

Offline Wallygator

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Re:Auretta, quanti ricordi
« Risposta #14 il: Dicembre 18, 2012, 15:28:55 pm »
Come già ebbi a dire le Auretta per me erano già troppo care e ci si accontetntava di qualche "corazzata", della quale venivano sfornati modelli a iosa... comunque ecco qui qualche modello di Auretta...(n.b. i pennini erano sempre abbastanza rigidi, ma dell'ultima - modello 70 - era veramente un chiodo!!)

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