Ma-Gus in pillole: notizie inedite
Gustavo Maier, fabbricante orafo dal 1910 a Pforzheim, con ditta individuale nel 1926 apre a Milano una succursale avente per esercizio la “Fabbricazione e commercio di oggetti preziosi come Penne stilografiche, Lapis, temperini ecc. in oro. Bigiotteria d’oro”, nominando un institore che lo sostituisce.
Gli affari prosperano, nomina un direttore generale (aveva lavorato con stesso inacarico presso Fr. Speidel e Fratelli Fend) e dal 1933 affida al figlio Herman Maier la gestione della succursale italiana; in questo periodo vengono realizzate le migliori lavorazioni opera di Herman.
Nelle carta intestata della Ma-Gus, viene utilizzato un logo in cui è disegnato un mago che impiega come bastone una stilografica d’oro, intento a staccare delle penne (stilografiche) da un grosso volatile (cigno o pellicano).
Il marchio utilizzato da Maier è una M che sovrasta una G all’interno di un triangolo, talvolta isoscele, talvolta equilatero, ma sempre con i vertici appuntati, mai arrotondati come quello di Montegrappa.
Nel maggio 1943, a seguito della morte in guerra sul fronte russo di Herman Maier, il padre Gustavo vende per 20.000 Lire l’attività a Grimm Eugenio che la prosegue sino al 1956 vendendo i prodotti della casa madre, ma non le penne che venivano fatte fare da Montegrapppa.
Quindi le stilografiche prodotte dal 1943 in poi contrassegnate Ma-Gus, hanno di solito il marchio Montegrappa, oppure nulla.
Letizia, pur non disponendo di elementi probanti, aveva visto giusto scrivendo che le produzioni più recenti di MaGus sembravano opera di Montegrappa.