Autore Topic: Una 87 che non sapevo esistesse  (Letto 5629 volte)

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Online Giuseppe Tubi

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Una 87 che non sapevo esistesse
« il: Gennaio 28, 2013, 23:04:00 pm »
Vengo in possesso di questa 87, all'apparenza una delle solite, però lo stantuffo fa solo una parte dell'escursione: circa un giro del fondello e si ferma. Penso si  tratti di sporcizia, quindi comincio col lavarla. Acquista parte della trasparenza e vedo all'interno qualcosa che non mi torna; tolgo penino e diffusore e noto che quest'ultimo ha il tubicino tipo Vacumatic. Che c'entra in una penna a stantuffo? Nulla. Sostituzione balzana, penso. Ecco perché lo stantuffo non scendeva. Invece no; anche senza il conduttore si ferma circa a metà del corpo. Smonto allora il tutto e..... sorpresa! la penna è fatta così; non ha subito modifiche. Lo stantuffo ha quella ridotta escursione perché è un sistema di carica che va azionato ripetutamente, tipo appunto il Vacumatic. Solo che in questo si ripete la rotazione: twist and twist!
Funziona perfettamente.
Io ne ignoravo l'esistenza. Ho controllato diversi libri e non ho trovato traccia di questa variante della 87.
   



Offline Marlowe

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Re:Una 87 che non sapevo esistesse
« Risposta #1 il: Gennaio 28, 2013, 23:22:01 pm »
Sarà anche una delle solite ma è decisamente bella!

Offline Wallygator

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Re:Una 87 che non sapevo esistesse
« Risposta #2 il: Gennaio 28, 2013, 23:40:37 pm »
Mi vien solo alla mente quella famosa parola greca (della magna grecia) che significa stupore....proponila al sig. not. e chiedigli un fantastiliardo............. :set2010090: :set2010036:

Offline alfredop

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Re:Una 87 che non sapevo esistesse
« Risposta #3 il: Gennaio 29, 2013, 00:14:45 am »
Mi vien solo alla mente quella famosa parola greca (della magna grecia) che significa stupore....proponila al sig. not. e chiedigli un fantastiliardo............. :set2010090: :set2010036:

Non lo fare, è capace di trovare un atto redatto nel medioevo da un tuo antenato che dispone che tutte le tue penne vadano a lui  :set2010033:

Comunque una scoperta davvero interessante.

Alfredo

Offline Ambros

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Re:Una 87 che non sapevo esistesse
« Risposta #4 il: Gennaio 29, 2013, 00:56:45 am »
...a Tubi, che mi è simpatico, un fantastiliardo potrei anche darlo...

...ma non per una Lusso, cribbio! :set2010028:

Io direi che questo tipo di carica è quello normale di tutte le Lusso con tre anellini,
(domani, se il tempo me lo consente, vi posto tutti i colori con questo tipo di ricarica...),
mentre le Lusso con un anellino hanno sempre il pistone che compie l'intera corsa e senza tubicino.

Offline Parcival

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Re:Una 87 che non sapevo esistesse
« Risposta #5 il: Gennaio 29, 2013, 06:46:49 am »
 :set2010001: :set2010090:

Offline Macchia Nera

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Re:Una 87 che non sapevo esistesse
« Risposta #6 il: Gennaio 29, 2013, 08:09:35 am »
Confermo. Quello da te riscontrato era una variante tra i sistemi di caricamento delle Lusso. Una specie di stantuffo tuffante, anche se in realtà questo non si "tuffa" ed è un pistone vero e proprio.
Non posso, al momento, dire se questo sistema era montato solo su penne con i 3 anellini al cappuccio. Dovrei controllare.

Online Giuseppe Tubi

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Re:Una 87 che non sapevo esistesse
« Risposta #7 il: Gennaio 29, 2013, 09:14:38 am »
In effetti mi sembrava strano che questa Lusso 87, anche se per me è la prima che incontro, fosse universalmente l'unica conosciura con questo caricamento. Devo però correggere il Sor Notaro, verso il quale ricambio la simpatia, rilevando che il numero degli anelli al cappuccio non è discriminante per il sistema di riempimento; le altre due 87 che possiedo e che avevo mostrato qui:
http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=3124.msg28541#msg28541
come si può vedere hanno entrambe tre verette, ma utilizzano uno stantuffo di tipo tradizionale, a corsa completa. Può darsi quindi che nelle Lusso con una vera questo meccanismo non sia stato utilizzato, ma non vale il contrario per le penne con tre vere, che evidentemente li hanno utilizzati entrambi. Una piccola differenza "estetica" che rilevo su questa penna (sempre che faccia testo) è la macanza del piccolo bordo zigrinato alla base del fondello, ben visibile nella foto dove le due penne di cui al link sono affiancate nella scatola.
Mi chiedo perché nessuno ha mai descritto questo sistema di caricamento né nell'ambito della tecnica, né nella catalogazione delle Ancora.

Offline Macchia Nera

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Re:Una 87 che non sapevo esistesse
« Risposta #8 il: Gennaio 29, 2013, 19:22:18 pm »
Mi chiedo perché nessuno ha mai descritto questo sistema di caricamento né nell'ambito della tecnica, né nella catalogazione delle Ancora.

Hai ragione. Io purtroppo molte delle mie penne me le ero portate (e lasciate) nel lontano oriente. A causa di ciò mi è difficile verificare molte cose. Il tuo topic ha però rinfrescato la mia memoria. Mi son ricordato di avere riscontrato quel sistema di caricamento, in effetti un pò insolito.
Tieni presente, inoltre, che le Ancora non sono poi penne facili a trovarsi (anche se le Lusso, fra queste, sono forse i modelli più comuni) e che parte di chi le possiede, probabilmente, non si è cimentato nell'impresa di smontarle od osservarle più attentamente, fermandosi magari all'ostacolo dato dal frequente blocco del meccanismo. Questa è di sicuro una opportunità per risvegliare la curiosità in chi le possiede ed andare a controllare. La cosa più veloce è verificare in controluce la presenza del tubicino interno.

Online Giuseppe Tubi

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Re:Una 87 che non sapevo esistesse
« Risposta #9 il: Gennaio 29, 2013, 19:53:27 pm »
Mi chiedo perché nessuno ha mai descritto questo sistema di caricamento né nell'ambito della tecnica, né nella catalogazione delle Ancora.

Hai ragione. Io purtroppo molte delle mie penne me le ero portate (e lasciate) nel lontano oriente. A causa di ciò mi è difficile verificare molte cose. Il tuo topic ha però rinfrescato la mia memoria. Mi son ricordato di avere riscontrato quel sistema di caricamento, in effetti un pò insolito.
Tieni presente, inoltre, che le Ancora non sono poi penne facili a trovarsi (anche se le Lusso, fra queste, sono forse i modelli più comuni) e che parte di chi le possiede, probabilmente, non si è cimentato nell'impresa di smontarle od osservarle più attentamente, fermandosi magari all'ostacolo dato dal frequente blocco del meccanismo. Questa è di sicuro una opportunità per risvegliare la curiosità in chi le possiede ed andare a controllare. La cosa più veloce è verificare in controluce la presenza del tubicino interno.
Il tuo ragionamento non fa una grinza.
Anch'io ho un pò elucubrato su questa penna, ed i miei pensieri si sono concentrati soprattutto su una domanda: "Perché una volta realizzato uno stantuffo ne si limita l'escursione a solo metà della corsa "fisiologica", convertendone la funzione rispetto a quella usuale? Fare uno stantuffo corto rispetto ad uno lungo comporta un risparmio irrisorio, dunque?". Dunque, la risposta non è difficile, se si confrontano le due versioni della "87": quella a stantuffo corto carica una quantità d'inchiostro sensibilmente superiore, dato che il volume sottratto dal caricamento è inferiore.
Si deve pensare che tutti i sistemi di carica "additivi", cioè che come il Vacumatic necessitano di ripetuti azionamenti, hanno il tubicino interno che determina il livello dell'inchiostro caricabile prima che ulteriori "pompaggi" cessino di produrre effetto perché la quantità d'inchiostro immesso è uguale a quella espulsa. Però bisogna fare attenzione: il livello massimo di carica non corrisponde all'altezza del tubicino, bensì  a quella del tubicino più una "pompata", l'ultima, che viene aspirata ma non espulsa.
Il sistema dell'Ancora è parecchio efficiente ed ogni volta che viene azionato si carica una quantità d'inchiostro che è vicina alla metà del volume interno. L'ultimo azionamento utile pertanto consente di superare abbondantemente il limite superiore del tubicino ed arrivare a ridosso dello stantuffo nella posizione di riposo, in alto.
L'interno della penna viene pertanto quasi completamente riempito.
E' verosimile pensare che, analogamente al sistema a "siringa inversa", questo pregio si sia in realtà rilevato un difetto per il solito motivo che il grande volume interno, con l'abbassarsi del livello dell'inchiostro, viene occupato dall'aria, che ha la brutta abitudine di dilatarsi (aumentando di volume) col solo calore della mano e causando conseguentemente un afflusso eccessivo d'inchiostro verso il pennino, che il conduttore non riiesce a trattenere. E' quindi abbastanza facile intuire perché Ancora non abbia dato seguito a questo sistema.
Quello che però mi suona strano è che nel periodo in cui l'ha introdotto dovrebbe averne ben decantate le doti in qualche pubblicità dedicata: ogni innovazione veniva ampliamente decantata dai fabbricanti e non posso pensare che in questo caso sia stata fatta un'eccezione. Perché nessuna di queste presumibili pubblicità è stata ritrovata e pubblicata? Se solo tra di noi si mette insieme una decina di penne, non credo che si possa parlare di prototipi, no?

Offline Ambros

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Re:Una 87 che non sapevo esistesse
« Risposta #10 il: Gennaio 29, 2013, 23:12:36 pm »
Mooolto intrigante questo topic (almeno per me!).

Ho fatto un pò di conti,
considerato che nella vita ho smontato solo una Lusso ad un anello,
e proprio ed unicamente per il motivo che diceva Mattia: pistone bloccato.

Dicevo i conti: ho 5 lusso a tre anelli (i cinque diversi colori), e tutte hanno il caricamento col tubicino,
poi ho 10 lusso con un anello e tutte hanno il pistone che fa tutta la corsa,  ma a loro volta hanno due tipi di pistone diversi,
ed è facile identificarli dalla diversa grandezza del fondello che ruota, più piccolo o decisamente più grande....

Non ho mai visto pubblicità che esaltassero la capacità di questi caricamenti a pistone,
ma Tubi ha ragione: dovrebbero saltar fuori prima o poi.....

In effetti quindi sembrerebbe che quelle ad anellino singolo siano tutte a pistone che fa tutta la corsa;
invece le tre anellini hanno una prevalenza di caricamento a tubicino, perché il Tubi
ne mostra in effetti due normali.

Chi ne ha altre?

Online Giuseppe Tubi

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Re:Una 87 che non sapevo esistesse
« Risposta #11 il: Gennaio 30, 2013, 10:32:23 am »
Lo volete sapere? Ho in tasca, smontata, una "87" anellata rossa, tre vere di un amico collezionista che l'ha mollata così da tempo perché non riusciva ad accedere al pistone per sostitire il sughero. Parladogli di quella che ho pubblicato ha pensato che anche la sua potesse essere di quel tipo e stamattina me l'ha portata. Bene: è di un tipo ancora diverso! Pur avendo anche questa un pistone che fa una corsa breve, costruttivamente è realizata in tutt'altro modo. Esteriormente ha il dettaglio del fondello anch'esso differente: presenza di una sottile ziginatura sul margine inferiore, ma molto alta, che si estende per metà della lunghezza del medesimo.
Roba da matti!

P.S. per quella che è la mia esperienza lo stantuffo delle Ancora è in effetti piuttosto soggetto a bloccarsi; mi pare di poter affermare che ciò è funzione della scelta costruttiva di utilizzare per l'elicoide che lo comanda un passo più lungo rispetto alla media. Questo vuol dire che con un giro del fondello lo stantuffo delle Ancora ha un avanzamento maggiore rispetto a quello di un'altra penna. Non è altro che la trasposizione del principio della leva: se il fulcro è lontano dal punto dove si applica la forza (leva favorevole) con una lunga escursione e poco sforzo, si riesce a sollevare, seppur di poco, un grande peso. Se al contrario il fulcro è vicino al punto di applicazione della forza (leva sfavorevole), con un'escursione modesta si solleva di tanto un peso che però deve essere decisamente inferiore, altrimenti non ci si riesce. Lo stantuffo a passo lungo delle Ancora è come una leva sfavorevole: se tutto è a punto, con una ridotta rotazione del fondello si scarica o si carica completamente la penna; ma se incrostazioni e sporcizia frenano lo stantuffo, il fondello si blocca ed è davvero rischioso per l'integrità del meccanismo ingaggiare prove di forza col predetto.

Offline alfredop

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Re:Una 87 che non sapevo esistesse
« Risposta #12 il: Gennaio 30, 2013, 11:15:36 am »
Lo volete sapere? Ho in tasca, smontata, una "87" anellata rossa, tre vere di un amico collezionista che l'ha mollata così da tempo perché non riusciva ad accedere al pistone per sostitire il sughero. Parladogli di quella che ho pubblicato ha pensato che anche la sua potesse essere di quel tipo e stamattina me l'ha portata. Bene: è di un tipo ancora diverso! Pur avendo anche questa un pistone che fa una corsa breve, costruttivamente è realizata in tutt'altro modo. Esteriormente ha il dettaglio del fondello anch'esso differente: presenza di una sottile ziginatura sul margine inferiore, ma molto alta, che si estende per metà della lunghezza del medesimo.
Roba da matti!

P.S. per quella che è la mia esperienza lo stantuffo delle Ancora è in effetti piuttosto soggetto a bloccarsi; mi pare di poter affermare che ciò è funzione della scelta costruttiva di utilizzare per l'elicoide che lo comanda un passo più lungo rispetto alla media. Questo vuol dire che con un giro del fondello lo stantuffo delle Ancora ha un avanzamento maggiore rispetto a quello di un'altra penna. Non è altro che la trasposizione del principio della leva: se il fulcro è lontano dal punto dove si applica la forza (leva favorevole) con una lunga escursione e poco sforzo, si riesce a sollevare, seppur di poco, un grande peso. Se al contrario il fulcro è vicino al punto di applicazione della forza (leva sfavorevole), con un'escursione modesta si solleva di tanto un peso che però deve essere decisamente inferiore, altrimenti non ci si riesce. Lo stantuffo a passo lungo delle Ancora è come una leva sfavorevole: se tutto è a punto, con una ridotta rotazione del fondello si scarica o si carica completamente la penna; ma se incrostazioni e sporcizia frenano lo stantuffo, il fondello si blocca ed è davvero rischioso per l'integrità del meccanismo ingaggiare prove di forza col predetto.

Infatti http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=2253.msg20210#msg20210

Alfredo

Online Giuseppe Tubi

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Re:Una 87 che non sapevo esistesse
« Risposta #13 il: Gennaio 30, 2013, 20:00:03 pm »
Ed eccoci alla sconvolgente (almeno per me) novità: il terzo tipo di caricamento della medesima penna, ovvero la ANCORA Lusso 87. In realtà il principio di funzionamento è il medesimo della versione precedentemente illustrata, ma la realizzazione totalmente differente.
Ho caricato le foto all'inizio del topic e di seguito a quelle dell'altra penna per facilitarne il confronto, anche se le differenze sono evidentissime.
La più evidente è l'avvitatura del fondello sulla penna, che nell'altro modello era femmina ed in questo maschio. 
E' evidente come le due fresature che appiattiscono l'albero dello stantuffo su due lati abbiano la funzione di guida e determino la breve corsa di quest'ultimo scorrendo dentro una boccola visibile all'interno del corpo nella foto dove compare anche la mia mano, esente da manicure. Quella boccola non vuol saperne (per ora) di svitarsi; o meglio, dovendo fare forza tramite l'alberino in ebanite, ci vado coi piedi di piombo.
Piuttosto misteriosa è la rondella tronco conica posta sul tubicino di carica e che può essere posizionata a piacere lungo il suddetto. L'unica cosa che riesco a pensare che debba essere messa a contatto col diffusore e che possa avere la funzione di ostacolare un pò l'uscita dell'inchiostro dal predetto durante l'espulsione dell'aria nel corso dei pompaggi.
Ma ne sono tutt'altro che certo.

Offline Ambros

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Re:Una 87 che non sapevo esistesse
« Risposta #14 il: Gennaio 31, 2013, 18:04:22 pm »
Caspita ragazzi,
davvero interessante.......

Evidentemente la produzione delle Lusso si è protratta per parecchi anni nel tempo,
e sono state provate più soluzioni di caricamento;
praticamente le Lusso hanno almeno 4 tipo di carica diversi,
e magari smontandone qualcuna ne troveremo qualche altro in più.

Il problema ora è ordinarli nel tempo.....

Quanto a quella rondella, chissà!
Si muove oppure è fissa?

Un applauso comunque al Tubi, la cui foto ho ufficialmente appeso in studio! :set2010090:

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