Ne avrò viste un paio; possedute nessuna.
Certo che mi viene da fare una riflessione; penne di questo tipo non possono che essere di una produzione piuttosto tarda, quando con la celluloide si erano affermate le stilografiche a caricamento automatico (quantomeno a leva laterale ed a pulsante di fondo). Strumenti cioè assai più pratici e moderni. E non solo perché "self-filling", ma soprattutto per la praticità, parametro che, bisogna ammettere, con le safety è piuttosto antitetico. Ora, se la prolungata produzione delle rientranti classiche può trovare spiegazione col fatto che fossero diventate sinonimo di rivestimenti di eccellente qualità, definibili in taluni casi delle vere opere d'arte, mi resta davvero astruso il processo mentale che possa avere portato un produttore dell'epoca per sfornare safety in celluloide: costruzione più complessa e costosa, praticità bassissima.
Che possa essere stato un modo per smaltire giacenze di spirali - alberini - fondelli magari prodotti per ricambi?