Ancora 51 "Lusso": problema della numerazione

[Marlowe]

Nella sua enciclopedia Letizia illustra questa produzione Ancora assai pregevole dell'immediato dopoguerra come "Lusso" e la identifica con i numeri 46 e 26, a seconda delle dimensioni, per i modelli con carica a stantuffo. Tuttavia, come ha già documentato (con ben altro spiegamento di mezzi...) Riccardo, quelle penne avevano il numero 51 http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=335.0

Questa è una mia new entry, una anellata pubblicitaria "Morini & Bossi" - pensa se era "Maroni & Bossi" - alla quale mi sembra non manchi nulla. Il che conferma quanto scrisse tempo fa il Not, massimo esperto ancoresco, che cioè c'è ancora una certa confusione sulla numerazione delle Ancora.

[Wallygator]

Bella, bella. 
Sono curioso di leggere commenti del neo top-expert.

[Giuseppe Tubi]

Certo che più guardo le Ancora, più devo riconoscere che il Notaro ha visto lungo quando ha deciso di concentrare su questo marchio la sua collezione: oltre all'originalità della scelta, devo dire in tutta onestà non ricordo una Ancora brutta (forse per i miei gusti le meno belle sono quelle della serie con la clip a zampa di leone, che comunque brutte non sono), mentre un sacco di modelli sono addirittura spettacolari.
Peppe Pipes

[turin-pens]

Complimenti per l'acchiappo! A favore della scelta del nostro Not e di tutti i possessori di penne Ancora, posso dire che raramente ho trovato delle Ancora d'epoca giunte ai giorni nostri in pessimo stato, anzi sono quasi sempre ottimamente conservate. Ovvio che a distanza di oltre sette decadi sia necessario rifare i sistemi di caricamento etc... ma nel complesso in media le Ancora sono tra le penne meglio sopravvissute insieme ad alcuni modelli di Columbus e Aurora.
Altro aneddoto, la prima penna di un certo calibro che entrò in casa nostra fu proprio una produzione di Mr. Zannini, un modello Da-Ma sfaccettato a leva in celluloide rossa. Venne acquistata da mio nonno e ancora oggi fa parte della nostra famiglia.

[Marlowe]

Grazie. Resta però la questione della numerazione, e non lo dico per essere pedante. Se andate sul sito ufficioso della Parker, http://parkerpens.net/  vedete che ogni singolo modello è elencato, numerato e descritto in maniera fin troppo maniacale. Questo ovviamente non aggiunge né toglie nulla alla bellezza e al valore dei pezzi collezionati e alla soddisfazione che dà il possederli. Il problema sorge quando si deve valutarne l'originalità, il periodo dell'uno rispetto all'altro (esempio, delle Parker 51 ci sono moltissime edizioni e varianti, così come della Vacumatic, ma ognuna è riferita ad un anno preciso, compresi i prototipi di fabbrica) però dà soprattutto ai compratori meno esperti, cioè alla gran massa, un quadro di riferimento certo.

Dopodiché è ovvio che rischi esistono sempre. Credo che per le italiane qualcosa di simile esista per le Aurora e forse per le Omas, ma per il resto?

[Giuseppe Tubi]

Grazie. Resta però la questione della numerazione, e non lo dico per essere pedante. Se andate sul sito ufficioso della Parker, http://parkerpens.net/  vedete che ogni singolo modello è elencato, numerato e descritto in maniera fin troppo maniacale. Questo ovviamente non aggiunge né toglie nulla alla bellezza e al valore dei pezzi collezionati e alla soddisfazione che dà il possederli. Il problema sorge quando si deve valutarne l'originalità, il periodo dell'uno rispetto all'altro (esempio, delle Parker 51 ci sono moltissime edizioni e varianti, così come della Vacumatic, ma ognuna è riferita ad un anno preciso, compresi i prototipi di fabbrica) però dà soprattutto ai compratori meno esperti, cioè alla gran massa, un quadro di riferimento certo.

Dopodiché è ovvio che rischi esistono sempre. Credo che per le italiane qualcosa di simile esista per le Aurora e forse per le Omas, ma per il resto?

Indubbiamente la numerazione delle Ancora appare talvolta un pò schizzofrenica. Ma non è l'unico caso; se si guarda la numerazione dei pennini della Columbus, trovare una logica è altrettanto difficile.
Se poi ci si riflette, Aurora ed Omas si classificano con una certa precisione soprattutto perché se ne conosce la cronologia di produzione, non certo perché dotate di una codifica precisa e codificata come quella di Waterman.
Credo comunque che si possa affermare che le dimensioni e l'organizzazione della produzione, che normalmente ad esse va di pari passo, facilitino enormemente il compito di ricostruirne la cronologia tramite gli archivi (se non sono andati distrutti), i cataloghi e depliants, i brevetti, il numero degli esemplari reperibili. Più ci si sposta verso le produzioni artigianali, più è normalmente difficile formulare ipotesi.

[turin-pens]

La domanda posta da Renzo è molto interessante ma penso che sia molto difficile riuscire a dare una risposta esaustiva. Ammetto di non conoscere il mondo Ancora come il mondo Aurora e anche in questo caso, non passa giorno in cui non salti fuori qualcosa che ancora non conoscevo.
Tornando ad Ancora ad esempio per quello che riguarda la numerazione, io personalmente mi sono sempre chiesto se i numri identificano esclusivamente il modello di penna oppure l'anno di produzione o ancora se l'anno di produzione dava il nome al modello in produzione come ad esempio per alcune ferrari di formula uno che prendevano il nome dall'anno come ad esempio la f2004 etc...
Domanda e dubbio poi ancora più legittimi se pensiamo che lo stesso modello di penna si può trovare anche privo del numero rendendo la datazione o perlomeno la collocazione temporale ancora più incerta.
Però allo stesso tempo avrei qualche dubbio anche sulle datazioni, numerazioni e identificazioni che in qualche modo consideriamo più attendibili, se non altro per scrupolo.

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[Ambros]

Ecchime!

Innanzitutto complimenti per la penna, piccola ma fascinosa!

In secondo luogo, grande invidia per la dotazione completa: mi sono messo in mente di collezionare anche
i foglietti informativi dei vari modelli, e quello delle Lusso MI MANCA!

I criteri della numerazione delle Ancora anteguerra ormai l'ho perfettamente capito,
per le Lusso, invece, essi sembrerebbero essere messi li a cavolo.

Tuttavia adesso so quali numeri (la cui attribuzione da parte della Casa Madre, lo ripeto, è illogica..)
identificano i vari modelli: il 51 è, appunto, il modello della Lusso più piccola, tutta celluloide,  con tre verette al cappuccio.

[Marlowe]

Felice di essermi reso utile!

[fabbale]

Piccole ma ben fatte

[pirulazio]

[Parcival]