Posso immaginarne due. La prima: l'importazione di semilavorati dalla Cina, com'è accaduto per gli occhiali e perfino per le piastrelle. Questo vale non per tutti i produttori, per molti però sì. La seconda: un impoverimento progettuale. L'area torinese sotto questo profilo è sempre stata fortissima, in tutti i campi - penne, automobili, macchine da scrivere, aerospazio, molto altro ancora - grazie anche alle sinergie e alle ricadute con il Politecnico. Adesso la manifattura, pur sempre forte, è più applicativa, per esempio nell'auto dove al vecchio indotto Fiat si è sostituto quello tedesco. Certo di grande livello e superiore per qualità ma pur sempre su commissione per le specifiche tedesche. E' così?
Sull'impoverimento progettuale hai fatto pienamente centro e per essere corretti faccio un esempio pratico prendendo come riferimento proprio una mia immagine.
In questa immagine la freccia verde indica quella specie di scalino presente nel corpo della penna subito dopo il filetto. Quello scalino (per me esteticamente discutibile) è in realtà la battuta di arresto del cappuccio, soluzione questa preferita per le penne di produzione economica mentre le penne di un certo pregio, utilizzando soluzioni più raffinate lasciavano i corpi lisci, diametro sostanzialmente costante senza la brusca interruzione tipica della soluzione più economica.
Oggi invece la soluzione tecnica che una volta era utilizzata da penne sostanzialmente economiche come questa Alba, viene proposta su penne costose e spesso anche in modelli in edizione limitata come la "famosa" Atelier Simoni di cui avevo parlato qui:
http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=4032.0E ancora in penne come la Omas Arte Italiana Noir Edition:
http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=4396.0 E altre come l'Aurora Talentum, l'Optima, la Twsbi Vac 700 e tante, tante, tante e ancora tantissime altre penne che non elenco altrimenti come si può intuire, non finirebbero praticamente mai.
Mentre una penna come questa Alba costava relativamente poco e vale ancora oggi una cifra decisamente modesta, penne attuali costruite di fatto con gli stessi accorgimenti tecnici sono proposte a prezzi mostruosamente più alti.
La cosa assurda e che in questo caso ci siamo concentrati su un solo dettaglio ma se andassimo a scavare più a fondo, troveremmo che molte penne moderne sono costruite in modo ancor più economico di questa Alba e di tante altre penne d'epoca.