Come ho avuto modo di raccontare in occasione di acquisti più o meno recenti di penne Ancora col caricamento a siringa rovesciata, che sia normale o sia una mia personale sfiga, mi è capitato sempre di trovare l'asta del caricamento in condizioni pietose ed irrecuperabili come quella della foto, ripresa da un vecchio post.
Il deterioramento è funzione della realizzazione di queste aste, costruite in ferro rivestito in celluloide. Accade che l'umidità riesce ad insinuarsi sotto il rivestimento facendo arrugginire il ferro che gonfia e spacca la celluloide. Un'analoga costruzione è stata utilizzata anche da Sheaffer per un certo periodo, per poi adottare più opportunamente l'acciaio inox. Se la casa americana abbia introdotto questa variante riscontrando o prevedendo i problemi che si sarebbero verificati, francamente non lo so, anche se suppongo di sì.
Al contrario non mi risulta che Ancora, sino a quando ha adottato questo tipo di riempimento, abbia mai variato il materiale dell'asta.
Nel riparare le mie penne ho pertanto adottato la soluzione Sheaffer, anche perché a realizzare un'astina ricoperta in celluloide non saprei proprio come fare.
Mi sono preso pertanto una piccola deroga rispetto alla costruzione originale ed ho anche faticato non poco a trovare un'asticella del diametro appropriato, sino a quando non ho avuto il geniale suggerimento di utilizzare un elettrodo da saldatura.
Forse però adesso mi è venuta un'idea che potrebbe ancora migliorare il risultato, anche dal pur irrilevante (o quasi) lato estetico: sostituire la copertura in celluloide con una guaina termo-restringente. L'apparenza dovrebbe risultare pressoché identica.
Ho constatato che l'incremento dimensionale sul diametro è di circa 0,5 mm; contando che nello specifico una di 1/10 è del tutto irrilevante, occorre partire na una astina nuda di 2,5 mm.
Penso che possa essere un problemaccio trovarla in inox; ma per questo ho avuto un'altra pensata. Utilizzare dell'alluminio, anzi, qualcosa di più simile forse al "duralluminio", dovrebbe andare altrettanto bene, dunque.....
Indovinello: cos'è di banalmente reperibile in commercio, anche nella misura occorrente, che può fornire materiale per realizzare, solo tagliandone delle fette, una decina di aste come quelle occorrenti, perfette, rettificate, anodizzate e per di più con una spesa irrisoria?
Ve lo dico dopo? No, via, ve lo dico subito:
I ferri da calza!
P.S. Non vi mostro il risultato semplicemente perché non l'ho ancora realizzato... Però sono molto fiducioso sul fatto che l'idea funzioni.