E' arcinoto che sono un grande estimatore dell'Aurora 88, sicuramente una penna davvero molto "avanti" per il suo tempo, sia tecnicamente che esteticamente.
Decisamente avanzato il suo diffusore: attualissimo anche ai giorni nostri e dotato di una capacità di trattenere un afflusso d'inchiostro in eccesso che a pochi paragoni.
Mi ha però sempre incuriosito ed anche fatto un pò sorridere, la piccolissima appendice sul retro del diffusore, che determina l'inizio del percorso obbligato che l'inchiostro deve compiere per arrivare al pennino. Ho cercato di fotografarlo con scarsi risultati per la luce ormai affievolita e per la scarsa profondità di una macro già notevolmente spinta.
Comunque è lui: quel piccolissimo segmento di ebanite di sezione semicircolare, avvolto a tortiglione di circa 45°. Se ne sta lì, quasi interamente celato all'interno del conduttore: passa inosservato ad uno sguardo superficiale, ma chi osserva con attenzione lo nota, e se si avventura ad estrarlo viene colto dall'ansia: "Oddio! e se non lo metto più nella posizione giusta? E se per guardarlo l'avessi capovolto?" Perché così piccolo ed accuratamente sagomato fa supporre di essere nato da un complicato studio di dinamica dei fluidi, magari con l'intento conferire una calibrata turbolenza all'inchiostro discendente. Insomma, pare che debba svolgere un ruolo importantissimo, fondamentale. Indispensabile.
Francamente non conosco il motivo per il quale è stato adottato e così sagomato, ma sul fatto che sia fondamentale, qualche dubbio l'avrei. Ed anche se cambierebbe qualcosa se fosse diritto o se il tortiglione ruotasse di qualche decina di gradi in più o in meno.
Ma chissà, magari aveva solo la funzione di dissuadere la concorrenza dall'imitare quel diffusore, facendolo apparire decisamente inarrivabile ed al di fuori della loro portata...