Temporalmente inquadrata la stilo, si potrà procedere con le supposizioni.
Mengoni lavorava a Milano, ma che penne producevano Omas, Tabo etc negli anni precedenti alla guerra? Con quali colorazioni?
Come metodo mi sembra assolutamente ragionevole, potresti allora completare il ragionamento (purtroppo le mie lacune penstoriche non mi consentono di rispondere alla domanda finale).
Ciao
Alfredo
Se posso esserti utile, provo a dare se non altro una traccia tentando di mettere un po' d'ordine nella datazione.
Ad esempio queste penne Saratoga non possono essere state prodotte prima del 1936, se non addirittura prima del 1938. Il motivo risiede nel fatto che la Saratoga è fortemente ispirata alla Vacumatic e Parker non l'ha prodotta prima del 1933.
Diamo almeno 12 mesi prima che il fenomeno Vacumatic esploda completamente negli States e che la Parker stessa decida di esportarla anche in Europa.
Aggiungiamo, un altro anno prima che la Vacumatic diventi un successo anche nel vecchio continente inclusa l'Italia e arriviamo al 1935.
Sempre nel 1935 la Società delle Nazioni impone all'Italia Fascista delle sanzioni non soltanto economiche facendo esplodere il "fenomeno" dell'autarchia con tutti i problemi che questo comporta e che tutti noi conosciamo.
Sempre a causa dell'autarchia iniziano a comparire penne ad esempio le Montblanc, Pelikan etc... con scritte in italiano come Capolavoro, Fabbricato in Italia etc... Stessa cosa come sappiamo avvenne per le Parker.
Possiamo supporre con una discreta certezza che la storia delle penne estere con scritte italiane imposte dell'autarchia sia durata un paio di anni e arriviamo al 1937.
Successivamente come sappiamo a Webber (che a quel tempo era il distributore ufficiale per l'Italia dei prodotti Parker) venne tolta in modo coatto dal regime fascista la distribuzione delle penne americane.
Ammettiamo che Webber in un modo o nell'altro sia riuscito a mantenere o meglio garantire la distribuzione dei prodotti Parker fino al 1939 sono dell'idea che oltre non si possa andare anche perché nel 1939 ufficialmente scoppia la seconda guerra mondiale e molto probabilmente in Italia fino al 1946 prodotti americani non se ne vedranno praticamente più (se non di contrabbando e a carissimo prezzo).
A questo punto dobbiamo iniziare a inquadrare l'inizio dell'attività del Sig. Webber nella realizzazione delle Saratoga nel periodo compreso tra 1938/1939 e/o il 1945/1946.
Difficile pensare che Webber abbia dato il via alle Saratoga a ridosso della seconda guerra mondiale trovando più logico supporre che le Saratoga siano nate successivamente alla fine della seconda guerra mondiale o giù di li.
Il 1945 non è molto dissimile e lontano dal 1941 menzionato dal nostro Paolo, data che tra l'altro indica la deposizione del brevetto, non l'inizio della produzione di queste penne o di quel modello di clip.
Detto questo, apro una piccola sotto parentesi sulla presunta produzione delle penne Saratoga da parte di Omas.
Come sappiamo, Omas inizia a produrre le sue Lucens ed Extra Lucens nel 1936. Se come si legge nei libri e come molti discepoli Omas raccontano, le Saratoga vennero prodotte da Omas nei primi anni '30 allora vorrebbe dire che Omas realizzò queste penne prima delle sue Lucens ed Extra Lucens e quindi tutta la storia delle celluloidi date in concessione da Simoni a Webber per la produzione si smonterebbe da sola all'istante.