Autore Topic: Codice deontologico per il collezionista di stilografiche  (Letto 58009 volte)

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Offline Giuseppe Tubi

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Re:Codice deontologico per il collezionista di stilografiche
« Risposta #45 il: Ottobre 15, 2013, 23:16:25 pm »
Torno su questo argomento dopo una lunga pausa forzata dovuta al ginocchio prendendo spunto su alcune considerazioni e su quanto si possa ancora dire e o fare per arrivare a un testo il più ampiamente condiviso.

Molte cose dette sin qui mi piacciono moltissimo, altre forse dovrebbero essere ulteriormente approfondite se non altro per tentare di eliminare del tutto la sensazione che alcuni utenti/lettori potrebbero appunto aver percepito come tentativo di sminuire i propri averi.
Trovo realmente necessario ribadire che così non è che quel di cui si sta tentando di fare è di tarare la bussola.

Piccola nota, a me personalmente è dispiaciuto non aver avuto modo di parlare del codice deontologico e dei suoi sviluppi durante il penshow, eppure penso che tempo e luogo erano ottimi per poterne parlare a tu per tu, dato che oltretutto alcuni degli utenti più attivi all'interno di questo topic erano presenti al penshow.
Qui secondo me si potrebbe addirittura aprire un nuovo capitolo del codice deontologico aggiungendo non tanto un altro punto al codice stesso ma più che altro una domanda ovvero al giorno d'oggi con internet e quant'altro, è giusto pensare ad eventi come i penshow a qualcosa di puramente commerciale, oppure deontologicamente parlando, il collezionista è se non altro a livello morale, obbligato a divulgare la bellezza del collezionare oggetti da scrittura come le penne stilografiche?
Credo che Riccardo abbia toccato un altro aspetto fondamentale della deontologia collezionistica. Secondo me, ma credo di poter dire secondo gran parte dei collezionisti, collezionare è anche condividere: guardarsi da soli le proprie penne (ma anche i propri orologi, accendini, cavatappi ecc., ecc.) mi sembra davvero molto riduttivo. Ma siccome non si può neppure cadere nell'eccesso opposto di andarlo a menare a chi di questi oggetti non gliene frega meno di nulla, i momenti conviviali tra coloro che condividono la stessa passione sono particolarmente speciali e graditi.
Dico bene?

Offline Wallygator

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Re:Codice deontologico per il collezionista di stilografiche
« Risposta #46 il: Ottobre 15, 2013, 23:17:28 pm »
Butto lì la prima risposta che mi viene in mente.
 Si, il penshow ha un senso, non tanto per il puro e semplice commercio o l'esposizione del materiale  (un conto é vederlo via Internet, altro é ammirarlo de visu), ma anche l'occasione di incontrarsi con persone che hanno la tua stessa passione e parlare loro direttamente, non attraverso una tastiera, ridere con loro, non con uno smiley, mandarsi bonariamente a quel paese.... sai che gusto ha un vaffa...detto con tutti i crismi e la mimica facciale, rispetto allo stesso epiteto buttato lì attraverso un computer?

Online turin-pens

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Re:Codice deontologico per il collezionista di stilografiche
« Risposta #47 il: Ottobre 15, 2013, 23:56:37 pm »
é proprio questo che intendo, chiaro é che avendo in qualche modo collaborato alla realizzazione di tre penshow, anche per me essi hanno senso ma pur avendoli realizzati,  li critico perché secondo me  il compito del penshow e dei collezionisti dev´essere molto piú alto e il collezionista durante il penshow ha se non altro l´obbligo morale di accompagnare l´eventuale visitatore all´interno di questo mondo.

Ecco secondo me come accennato prima, non dico che all´interno del codice deontologico ci debba essere un punto che parli forzatamente di questo ma almeno una traccia, una nota si.

Il codice deontologioco, non puo´ essere legato esclusivamente al bene materiale, ma dev´essere in qualche modo legato anche ad un bene secondo me piú prezioso della penna stessa, ovvero la conoscenza e la divulgazione non soltanto della passione ma anche della cultura del collezionare oggetti da scrittura.

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Offline Giuseppe Tubi

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Re:Codice deontologico per il collezionista di stilografiche
« Risposta #48 il: Ottobre 16, 2013, 09:52:26 am »
Ieri io e Riccardo abbiamo fatto una lunga chiacchierata telefonica della quale una buona parte ha riguardato il Penshow di Torino e cosa poter fare affinché la prossima edizione sia ancora migliore.
Abbiamo toccato anche il tema della "divulgazione" della passione per le penne, partendo dalla considerazione che verso sera, quando ormai si era smobilitato o lo si stava facendo, è arrivata parecchia gente estranea al "giro" e semplicemente curiosa. Secondo me è un ottimo segnale, perché mi sembra di poter dire che negli ultimi anni questo tipo di afflusso ai penshow si fosse alquanto ridotto. Ho un pò buttato lì l'idea di realizzare (non io, per carità) un video che potrebbe essere fatto passare su uno schermo durante la manifestazione. Adesso leggendo questo topic, penso che forse l'idea non è malvagia e che magari varrebbe la pena di pensare ad una piccola collana di video che potrebbero partire con l'affrontare argomenti generali, sapendo che le potenzialità di estendersi a temi specifici sono quasi infinite.
Riflettevo che materiale in fin dei conti ne esiste parecchio e con un assemblaggio fatto con un pò di perizia e di gusto nonsarebbe difficile ottenere un primo bel prodotto: volendo, per esempio, affrontare per primo il tema della costruzione di una penna, sappiamo che su YouTube c'è già un bel pò di roba. Potrebbero esserci secondo voi  problemi di copyrght? Mi verrebbe da pensare di no, o che quantomeno dovrebbero essere molto relativi.....
Mi viene anche in mente che da qualche parte ho ancora la videocassetta che una barcata di anni fa aveva fatto la Omas sul collezionismo. Naturalmente è un pelo faziosa....

Online turin-pens

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Re:Codice deontologico per il collezionista di stilografiche
« Risposta #49 il: Ottobre 23, 2013, 11:28:58 am »
Ricordo molto bene quella videocassetta e credo che giù in cantina ne dovremmo avere ancora una copia.
È vero che era un po' faziosa però è anche vero che se non altro in quel periodo c'era anche da parte delle case l'intenzione di fare un minimo di divulgazione, oggi zero e a conti fatti gli unici luoghi dove in qualche modo si fa divulgazione sono i forum come fpn, fpgeeks, pennamania e tanti altri o con progetti come Penna Vintage etc...

Sempre a proposito della divulgazione e il suo collegamento con la deontologia, ieri sera ho ricevuto l'email di invito per partecipare all'Ohio Penshow. Sono rimasto piacevolmente colpito da come gli americani siano riusciti a mettere in piedi un penshow di tre giorni (da noi sarebbe fantascienza pura) in cui la parte di compra/vendita è si presente ma marginale.
Il penshow così diventa prima di tutto un appuntamento di divulgazione anche per i bambini.
L'evento poi a giudicare dalle fotografie non sembra più grande dei penshow storici italiani e nemmeno con più affluenza eppure come si può vedere, la divulgazione è il tema centrale. 

Dopotutto oggi tra internet, email, forum, ebay etc... comprare e vendere lo si può fare tutto l'hanno, quindi perché non cogliere l'occasione di rendere gli eventi un qualcosa di più di una piazza affari temporanea e puntare sull'aspetto culturale, storico, divulgativo e quindi di conseguenza sul piano deontologico?

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Offline pedewall

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Re:Codice deontologico per il collezionista di stilografiche
« Risposta #50 il: Ottobre 23, 2013, 18:20:59 pm »

Riccardo sono assolutamente d'accordo con quanto scrivi.

Pensa che a Torino una persona voleva a tutti i costi comprarmi una maki-e mentre io gli ripetevo che non era in vendita, e diceva che lo avevano affascinato le mie descrizioni sul relativo disegno e sulla ritualità dei disegni, qualsiasi cifra gli avessi chiesto (ragionevole naturalmente) in quel momento per lui era una cosa marginale.

Offline Giuseppe Tubi

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Re:Codice deontologico per il collezionista di stilografiche
« Risposta #51 il: Ottobre 23, 2013, 19:31:32 pm »

Riccardo sono assolutamente d'accordo con quanto scrivi.

Pensa che a Torino una persona voleva a tutti i costi comprarmi una maki-e mentre io gli ripetevo che non era in vendita, e diceva che lo avevano affascinato le mie descrizioni sul relativo disegno e sulla ritualità dei disegni, qualsiasi cifra gli avessi chiesto (ragionevole naturalmente) in quel momento per lui era una cosa marginale.
..Mi conscenta buon uomo, la sciua penna è proprio al bacio. Mi scconfinfera asciai; sciù, mi dica quanto vuole, che non bado a scpese: le faccio un bell'ascegno e la chiudiamo lì. Coscì le rescta anche il mio autografo. Gratisc!

Offline roberto v

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Re:Codice deontologico per il collezionista di stilografiche
« Risposta #52 il: Ottobre 23, 2013, 22:10:37 pm »
Citazione da: turin-pens link=topic=4892.msg51735#msg51735 date=

Sempre a proposito della divulgazione e il suo collegamento con la deontologia, ieri sera ho ricevuto l'email di invito per partecipare all'Ohio Penshow. Sono rimasto piacevolmente colpito da come gli americani siano riusciti a mettere in piedi un penshow di tre giorni (da noi sarebbe fantascienza pura) in cui la parte di compra/vendita è si presente ma marginale.


Scusa, ma queste info da dove le desumi? Perchè organizzato in tre giorni? Sono anni che lo fanno, di certo dal 2010. È un pen show in 5 CINQUE giorni e ci sono qualcosa come 110 espositori, altro che "non é più grande dei pen show storici italiani"! Nemmeno se li metti tutti insieme, i nostri pen show, ne fai uno cosi!

Offline pedewall

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Re:Codice deontologico per il collezionista di stilografiche
« Risposta #53 il: Ottobre 23, 2013, 22:29:43 pm »

O Tubi, quel Cav mi sta antipatico, ma se sei in buoni rapporti e lo farai partecipare al prossimo PS, sarà un suc cesso di pubblico.

Comunque la penna (Pilot) era una “Grape” di Yamabudo del 1986 con un grappolo d'uva ed un tralcio di vite disegnato e chi la voleva un enologo.

Online turin-pens

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Re:Codice deontologico per il collezionista di stilografiche
« Risposta #54 il: Ottobre 23, 2013, 23:45:05 pm »
Citazione da: turin-pens link=topic=4892.msg51735#msg51735 date=

Sempre a proposito della divulgazione e il suo collegamento con la deontologia, ieri sera ho ricevuto l'email di invito per partecipare all'Ohio Penshow. Sono rimasto piacevolmente colpito da come gli americani siano riusciti a mettere in piedi un penshow di tre giorni (da noi sarebbe fantascienza pura) in cui la parte di compra/vendita è si presente ma marginale.


Scusa, ma queste info da dove le desumi? Perchè organizzato in tre giorni? Sono anni che lo fanno, di certo dal 2010. È un pen show in 5 CINQUE giorni e ci sono qualcosa come 110 espositori, altro che "non é più grande dei pen show storici italiani"! Nemmeno se li metti tutti insieme, i nostri pen show, ne fai uno cosi!

Non ho scritto organizzato in tre giorni, ho scritto un penshow di tre giorni. Anche se è vero che l'evento in se dura 5 giorni, io ho preso in considerazione soltanto quelli che per me sono interessanti, ovvero i tre giorni di divulgazione ed evento pubblico, che sono quelli che fanno la differenza.
E infatti credo che siano fatti per fare proselitismo e forse questa può essere una delle chiavi del successo dei penshow americani e che detto in tutta onestà penso che sia una cosa intelligente che mi piacerebbe copiare.
Forse mi sono espresso male e me ne scuso ma intendevo che in proporzione, in una nazione di 50 e più stati, 110 banchi diviso 50 facendo i conti della serva, sono poco più di due banchi a stato.
Tutto sommato, siamo in media sempre facendo le dovute proporzioni con gli eventi italiani.

Comunque pubblico con piacere il programma completo del penshow affinché anche chi non lo conosceva possa valutare a ragion veduta.

. Wednesday, November 6
 (Exhibitors and Weekend Registrants Only)
 Pen Selling 6 pm-?

. Thursday, November 7
 (Exhibitors and Weekend Registrants Only)
 Pen Selling 9am-6pm
 Wine and Cheese Party 6pm
 Vintage Pen Auction 8pm

. Friday, November 8
 (Exhibitors and Weekend Registrants Only)
 Pen Selling/Full Show Set Up ~ Weekend Registrants 9am-1pm
 PUBLIC SHOW 1pm - 6pm
 Gary Garner
 The Golden Age of Fountain Pens   11:00 am
 Susan Wirth, Workshop
 How Some Fountain Pens Can Make Anyone's Handwriting Look Good and How To Find Them At A      Fountain Pen Show 1:45pm
 Alfonso Mur, Seminar
 The Conklin Pen Company's Secondary Brands and Their Production for Third Party Companies 3:00 pm
 On going demonstrations of metal pen part plating, Bruce Mindrup's table.
 Pizza Party 6pm
 PCA Meeting 8pm

. Saturday, November 9
 Set Up   8am-9am
 PUBLIC SHOW 9am-5pm
 Deb Basel, Italic Calligraphy workshop 10:00 am - NOON
 Susan Wirth, Workshop
 How Some Fountain Pens Can Make Anyone's Handwriting Look Good and How To Find Them At A Fountain  Pen Show 9:45 am
 Alfonso Mur, Seminar
 Presenting a New Book, "The Conklin Legacy" 11:00 am
 Pens For Kids Seminar 1:00 pm
 Roger Cromwell "How to Correctly Buy and Sell Fountain Pens" 1:30 pm
 Rick Propas, Seminar Pelikan 101: All You Ever Wanted to Know About Pelikans and More 3:00 pm
 On going pen part plating demonstrations, Bruce Mindrup.
 Dessert Party 7:15pm-9pm
 Auction    8pm-10pm

. Sunday, November 10
 Set Up    9am-10am
 PUBLIC SHOW 10am-5pm
 Richard Binder Nib Smoothing Workshop
 Participants must register in advance. Your prepaid $20.00 materials fee will cover the cost of the  smoothing kit and buff sticks you will use.
 You must register at Richard's Website
 Registration begins October 25 at 9 am EST SHARP   9 am EST SHARP
 Deb Basel, two hour Cursive Calligraphy Workshop    11:00 am - 1:00 am
 Ron Zorn Pen Repair Seminar 1:30 pm
 On going pen part plating demonstrations, Bruce Mindrup

Offline Giuseppe Tubi

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Re:Codice deontologico per il collezionista di stilografiche
« Risposta #55 il: Ottobre 24, 2013, 10:32:53 am »

O Tubi, quel Cav mi sta antipatico, ma se sei in buoni rapporti e lo farai partecipare al prossimo PS, sarà un suc cesso di pubblico.

Comunque la penna (Pilot) era una “Grape” di Yamabudo del 1986 con un grappolo d'uva ed un tralcio di vite disegnato e chi la voleva un enologo.
Neppure a me sta quel granché simpatico e neppure sono in rapporti col medesimo. Ma sai, parlando di uno che era disponibile a spendere senza troppi problemi, mi è venuto in mente lui.

Online turin-pens

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Re:Codice deontologico per il collezionista di stilografiche
« Risposta #56 il: Febbraio 29, 2016, 21:59:57 pm »
Da oggi, questo interessantissimo topic ha una sezione tutta sua, con la speranza che possa tornare ad essere utile a tutti i nuovi e vecchi collezionisti e che possa continuare a crescere e migliorare grazie al contributo di tutti voi.

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Online turin-pens

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Re:Codice deontologico per il collezionista di stilografiche
« Risposta #57 il: Settembre 22, 2016, 15:31:49 pm »
Da oggi, questo interessantissimo topic ha una sezione tutta sua, con la speranza che possa tornare ad essere utile a tutti i nuovi e vecchi collezionisti e che possa continuare a crescere e migliorare grazie al contributo di tutti voi.

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Mi autoquoto e aggiungo che da ieri ha anche una nuova icona tutta sua, spero che piaccia.

Offline Gong-oh

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Re:Codice deontologico per il collezionista di stilografiche
« Risposta #58 il: Settembre 23, 2016, 01:48:55 am »
Si Boss, hai fatto molto bene a riportare in evidenza questo argomento.
Rappresenta una pietra miliare di riferimento per tutti i pennofili, soprattutto per i neofiti come il sottoscritto.
Credo che un corale plauso sia dovuto al chiarissimo Pedewall, per il suo meticoloso lavoro di documentazione e sintesi, che ha permesso di stilare quella che potrebbe definirsi la Carta della Stilografica, in analogia con la Carta di Firenze o la Carta del Restauro Italiana del 1932.
Al suo documento iniziale si sono poi aggiunti altri interessanti contributi.
Ora il topic è diventato corposo e la sua lettura piuttosto impegnativa, perciò caro Boss ti chiedo un ulteriore sforzo.
Sarebbe opportuno estrapolare solamente i contributi salienti, eliminando gli inframmezzi discorsivi, come ad esempio il mio, affinchè la lettura del testo sia più agevole. Grazie

Online turin-pens

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Re:Codice deontologico per il collezionista di stilografiche
« Risposta #59 il: Ottobre 03, 2016, 09:44:03 am »
Si Boss, hai fatto molto bene a riportare in evidenza questo argomento.
Rappresenta una pietra miliare di riferimento per tutti i pennofili, soprattutto per i neofiti come il sottoscritto.
Credo che un corale plauso sia dovuto al chiarissimo Pedewall, per il suo meticoloso lavoro di documentazione e sintesi, che ha permesso di stilare quella che potrebbe definirsi la Carta della Stilografica, in analogia con la Carta di Firenze o la Carta del Restauro Italiana del 1932.
Al suo documento iniziale si sono poi aggiunti altri interessanti contributi.
Ora il topic è diventato corposo e la sua lettura piuttosto impegnativa, perciò caro Boss ti chiedo un ulteriore sforzo.
Sarebbe opportuno estrapolare solamente i contributi salienti, eliminando gli inframmezzi discorsivi, come ad esempio il mio, affinchè la lettura del testo sia più agevole. Grazie

Mio caro Roberto, terminato il Penshow di torino, prometto che mi metterò al lavoro su questo topic che reputo tra i più importanti mai scritti su Pennamania.

Idem per le emoticon, alcune verranno rimosse, altre più nuove e moderne verranno aggiunte.

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