Che poi, a dirla tutta, io sento di collocarmi in un virtuoso medio: come "pubblicizzo" ciò che vendo, faccio anche con ciò che tengo, ma l'attenzione - e della scherzosità son certo - si sofferma solo su quel che parte! Collezionare penne vuol dire collezionarle tutte (accessori compresi)? SI...ma anche no! C'è chi è interessato a tutto ciò che riguarda il campo, chi ama solo certi articoli o, ancor più selettivamente, certe marche!
Basta leggere il semplice ma efficace commento di alfredop che davanti a Dante e Beatrice dichiara: "Bella, anche se NON MI PIACCIONO LE LAMINATE"!
Io coltivo questa passione da relativamente poco, in particolare da dopo aver casualmente conosciuto TW che incarnava, ai tempi odierni, un misterioso personaggio che mi aveva sempre affascinato, ovvero "l'omino" che riparava le penne sotto un ponticello (come gli ombrellai, anch'essi quasi spariti) di cui mi raccontavava mio padre rimembrando i suoi giorni di scuola (è del '31).
Frequentando Tom, ed il suo laboratorio, sono rimasto affascinato dal vedere come nel 2014 qualcuno faccia ancora un mestiere così (immagino sappiate che per TW si parla di 3 generazioni!), dunque il mio interesse per le penne coniuga la mia ossessività, che più volte s'è espressa con forme collezionistiche, anche con qualcosa di surreale e fuori tempo, un mestiere di cui mi duole non avere la minima manualità per praticare. Lo stesso TW, per chi lo conosce, è a tutti gli effetti una colonna nel mondo delle penne ma anche quanto di più lontano dal collezionismo: mai sentito dire "questa non la darei mai via!".
Tornando a bomba, in questo poco tempo ho selezionato alcuni articoli che mi intrigano più di altri (alcuni collezionisti mi hanno confidato di avere 1000, 2000 penne: io ho un astuccio da 24 e non è neanche pieno!), ovvero le vecchie Omas, le vecchie MB long ink, quelle a stella grossa, safety e pkf, le laminate che nel tempo ho "capito" (credo) arrivando a preferire quelle con lavorazioni complesse. Di quest'ultime forse la parte più intrigante è la difficile reperibilità, almeno per me che, non me ne vogliano i professionisti del campo, non compro nulla ai pen show dove vengo solo per incontrare facce note e parlar di penne, ma per il resto non sono capace di rinunciare al gusto di trovare tali oggetti in posti dove non è così scontato.
Alle fiere c'è tutto, e questo mi toglie un po' di passione...volete immaginare cosa posso aver provato dicendo "Va beh, che ci vado a fare, ci sono stato pochi giorni fa" e poi entrare e trovare una Wat come l'ultima?
E poi ai prezzi di questi mercati: spesso una cosa incredibile!
Il calamaio Stilus, dal bigliettino, era lì da circa un mese, e sempre dal bigliettino credo non vi debba dire io quanto mi è costato...che ci posso fare se non mi interessa più di tanto? Buono per i collezionisti altri, però, che possono usufruire delle mie prede che spesso lascio andare...certo, non hai prezzi di partenza, ma d'altro canto MICA STAMO A PETTINA' LE BAMBOLE!