Momentaneamente distratto da altre amenità, va a finire che mi perdo fior d'argomenti, come questo.
In molti si sono già espressi, mi permetto di aggiungere anche il mio commetto, per questa Verde Milonga.
Non c'è dubbio sul fatto che sia una penna per pennomaniaci: si ispira alla storia della stilografica, ma non è comparabile con nessun'altra penna, come lei c'è solo lei, è unica.
Le penne attuali sono create soprattutto per soddisfare l'aspetto estetico. Questa penna è stata creata per assolvere ad un altro scopo: scrivere bene, quindi in modo fluido, costante e a lungo..... cosa? I caratteri calligrafici. Non è una penna che possa finire nelle mani di chiunque; richiede abilità e un'arte trascurata a lungo, che tuttavia sta suscitando nuovi interessi e nuovi adepti.
Ci sono pennomaniaci che di fronte a una penna così rischierebbero di essere colpiti dalla sindrome di Stendhal.
Vero Massimiliano, Fenice, Stefano ecc.?
Non perché è bella, ma per come scrive.
Poi però è anche bella. Non di una bellezza scontata, come una Barbie bionda con le tette al silicone.
Anche la sua bellezza è unica, raffinata, per pignoli intenditori.
Il materiale: l'ebanite.
L'ebanite, l'origine, la sorgente delle stilografiche, l'alpha della passione per un pennamaniaco.
Ripple, non un'ebanite qualsiasi, un'ebanite ricercata, così che ogni penna abbia un disegno suo proprio, unico come un'impronta digitale.
Verde, perché verde? Perché è più raro di rosso. Anche questa è un ulteriore chicca.
E questa è solo la bellezza dell'esterno, se andiamo più a fondo troviamo la vera anima, la vera bellezza, la vera unicità di questa penna.
Ma lì non oso addentrarmi e aspetto che sia il Boss a dirmi: "Descansate niño, che continuo io".