Riassuntino

[Giuseppe Tubi]

E' un po' che non espongo le prede catturate; non che ci sia stato alcunché di degno di grandi attenzioni, ma qualcosa ho acchiappato e qui mostro:
Da sinistra a destra:
OMAS CS, Pelikan 400, ETERNO, RAPID, WATERMAN 42 1/2V.
Coricata: penna a cannuccia MORTON'S Gold Pen - New York con (chissà perché) pennino di ricambio LEROY -W- FAIRCHILD New York n.8
Curioso che sia nella RAPID che nella WATERMAN i sadici rivestitori abbiano realizzato la lamina del corpo senza soluzione di continuità: impossibile quindi smontare il fondello senza scamiciarle.
Nella Waterman la scritta è un po' "fuori ordinanza". Insolite la presenza del punzone e la laminatura particolarmente tendente al rosso.
Ipotesi?

[solido]

E' degno è degno...di nota...le laminate poi non sono niente male!

[Parcival]

 

[turin-pens]

Anche noi nel corso degli anni abbiamo trovato alcune rientranti realizzate con questo sistema decisamente poco pratico e leggermente ostico.
Onestamente non so chi e per quale motiv le realizzò però penso che data la loro rarità, quel sistema non ebbe molto successo.
Non so se anche voi la pensate come me ma sono dell'idea che le rientranti monoblocco in realtà sembrino meno slanciate delle sorelle tradizionali.

Dal punto di viste delle laminature e dei decori invece penso che siano piuttosto belli e poco comuni, decisamente interessanti!

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[Ambros]

Confermo: la maggioranza delle Rapid ha il vestitino "intero"....

[Gong-oh]

E va beh! Allora diciamolo che vogliamo sgasare alla grande, per far sentire i principianti degli sfigati!
Tutto quello che ho trovato io, in una scatola di ciarafe, è un'auretta dono di un mio vicino per la Prima Comunione di Virgignotta, quindi circa 18 anni fa. Tristissima, con tutti i colori dsponibili, si può regalare ad un bambino una penna nera? Allora, e parlo per allora, invece di  mandarlo a scuola con il grembiulino ed il fioccone blu, facciamo che vestirlo in giacca e cravatta grigia.
D'accordo che a caval Donato non si guarda in bocca, ma come si può facilmente dedurre, si tratta di regalo palesemente riciclato, infatti la sezione mostra iniquivocabili segni del suo "passaggio" in un tempera matite, tipico passatempo scolastico di alunno elementare.

[Giuseppe Tubi]

E va beh! Allora diciamolo che vogliamo sgasare alla grande, per far sentire i principianti degli sfigati!
Tutto quello che ho trovato io, in una scatola di ciarafe, è un'auretta dono di un mio vicino per la Prima Comunione di Virgignotta, quindi circa 18 anni fa. Tristissima, con tutti i colori dsponibili, si può regalare ad un bambino una penna nera? Allora, e parlo per allora, invece di  mandarlo a scuola con il grembiulino ed il fioccone blu, facciamo che vestirlo in giacca e cravatta grigia.
D'accordo che a caval Donato non si guarda in bocca, ma come si può facilmente dedurre, si tratta di regalo palesemente riciclato, infatti la sezione mostra iniquivocabili segni del suo "passaggio" in un tempera matite, tipico passatempo scolastico di alunno elementare.

Per amor di verità devo informarti che quel segno sulla punta dell'Auretta si vede assai di frequente: non è inmputabile ad un passggio nel temperamatite, bensì "autogenerante".
Non so con precisione quale sia il meccanismo che lo produce, ma direi essere causto da una sorta di tubetto presente all'intero del cappuccio e che andava ad isolare il pennino, verosimilmente per evitare accidentali perdite d'inchiostro. Mi viene da pensare che la plastica con la quale è realizzato sia soggetta negli anni ad un processo di sublimazione (passaggio dallo stato solido a quallo gassoso) nel quale si libera qualche sostanza che aggredisce la plastica del puntale producendo tra l'altro quell'alterazione biancastra. E' probabile che se la penna fosse stata utilizzata o comunque aperta ed arieggiata di tato in tanto il problema non si sarebbe manifestato.

[Gong-oh]

Per un attimo ho ho pensato di essere stato ingiusto nei confronti del mio vicino, poi guardando meglio ho avuto la conferma che la penna è stata usata, perchè è sporca di inchiostro secco.
Sono altrettanto certo che Virginia non ha mai scritto con quella penna, perchè lei è fedele alla sua Lamy ABC mancina, caricata ad inchiostro turchese. Però...... proprio ieri sera mi ha chiesto una stilografica con inchiostro nero, per scrivere gli indirizzi sui biglietti "Save the date" del suo matrimonio. Fatto provare qualche pennuccia, alla fine ha scelto 361.
Tornando all'auretta, probabilmente dalla pessima foto che ho postato non si nota, sulla sezione, nel passaggio dalla zona biancastra a quella integra c'è un leggero scalino, che a me pare non ci fosse sull'originale, così come i graffi circolari presenti sulla parte alterata, ma solo tu puoi essere più preciso a riguardo.
Ti è piaciuta la canzona?

[turin-pens]

Confermo quanto detto da Tubi sull'Auretta e l'autogenerazione dello strano fenomeno che non è infrequente da trovare sulle giunzioni di quella serie di Auretta. Nei casi peggiori e più aggressivi il fenomeno arriva addirittura a bucare le giunzioni lasciando scoperta la condotta e il pennino.

Quto però che per la prima comunione non si possa regalare una penna nera, curioso il fatto che l'Aurora realizzò per l'evento la serie prima comunione sia in materiale bianco che colorato con scatola, foglietti etc... in tono per celebrare l'evento.

Se la comunione è stata fatta 18 anni fa è certamente un regalo riciclato perché il modello in questione è anni 60/70 la versione successiva anni 80/90 aveva linea più moderna, colori più brillanti e pennino scoperto a forma di punta di freccia.
Della versione anni 80/90 esisteva anche la versione interamente metallica con clip dorata. Esistevano anche due versioni speciali una per il mercato giapponese ed una per il mercato arabo.

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[Giuseppe Tubi]

Tornando all'auretta, probabilmente dalla pessima foto che ho postato non si nota, sulla sezione, nel passaggio dalla zona biancastra a quella integra c'è un leggero scalino, che a me pare non ci fosse sull'originale, così come i graffi circolari presenti sulla parte alterata, ma solo tu puoi essere più preciso a riguardo.
Ti è piaciuta la canzona?

Direi che sicuramente anche lo scalino fa parte del processo di alterazione, che arriva ad una vera e propria corrosione come ci ha detto Riccardo. La presenza dei residui d'inchiostro e la datazione del modello inchiodano invece il vicino come inconfutabili prove di riciclaggio.
Carina la canzone, anche se ho poca dimestichezza con questo tipo di problema abitando in una casa unifamiliare. Il rovescio della medaglia è che quando ci sono spese "condominiali" mi competono mille millesimi.

[mccagly]

Da amante delle laminate confermo di aver grande rispetto per le Eterno.

 

[turin-pens]

Da qualche parte dovrei ancora avere un set Auretta della stessa serie ma di colore verde, dove la stilografica mostra ineqivocabilmente i segni lasciati da quello strano processo di alterazione.

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[Marlowe]

Torno all'argomento iniziale, non senza aver fatto a Gong-oh gli auguri di nozze da trasmetteremi pare  alla figlia del vicino, per dire che le prede del Tubi sono tutte notevoli (al solito), ma in particolare mi ha colpito per la sua originalità ed eleganza la Morton's a cannuccia. Complimenti!

[Giuseppe Tubi]

Torno all'argomento iniziale, non senza aver fatto a Gong-oh gli auguri di nozze da trasmetteremi pare  alla figlia del vicino, per dire che le prede del Tubi sono tutte notevoli (al solito), ma in particolare mi ha colpito per la sua originalità ed eleganza la Morton's a cannuccia. Complimenti!

Grazie; in realtà la Morton ho provato a metterla su Ebay, ma l'ho ritirata dopo pochi giorni perché non sembrava suscitare molti interessi.

[Marlowe]

A dire la verità non l'ho vista. Ammetto che non è molto commerciabile: devi trovare un amante delle penne a cannuccia, chi apprezza la marca, l'originalità, ecc.