... già come "tedoforo", termoforo etc.
La citazione sottostante è tratta dalla Treccani:
Il suffissoide -fero forma numerosi composti di ambito tecnico-scientifico in combinazione con altri elementi, in cui esprime il significato di «che porta, che produce». Nonostante i non pochi composti di uso corrente (fiammifero, frigorifero, mammifero, fruttifero, sonnifero), non sono attestati neologismi di uso corrente in combinazione con parole. Ancora più ristretto all’ambito tecnico-scientifico è -foro; tra le poche formazioni di uso corrente: necroforo, semaforo.
Resto una convinta sostenitrice dell'assoluta importanza dello studio del greco e del latino: può sembrare anacronistico nella nostra società di oggi, in cui il linguaggio comune si avvia ormai verso la "liofilizzazione", con il silente consenso e avallo delle istituzioni scolastiche. L'atrofia linguistica è soprattutto una perdita intellettiva; la manifestazione della definitiva riduzione delle capacità espressive e il ritorno verso una comunicazione sillabica, tipica delle società preistoriche. Privare le giovani menti dell'elasticità e della curiosità linguistica connesse allo studio delle lingue "morte" ( che però, come constatiamo quotidianamente, morte del tutto non sono!) significa privare generazioni intere della capacità di base di esprimere se stesse. La standardizzazione linguistica diventa il primo passo verso una standardizzazione emozionale. ... e a me pare così triste!
P.S.
Scusate la pagina del catalogo sottosopra.