Autore Topic: Aurora Hastil - Il mito esposto al MOMA di New York  (Letto 56087 volte)

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Online Giuseppe Tubi

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Re:Aurora Hastil - Il mito esposto al MOMA di New York
« Risposta #120 il: Gennaio 19, 2020, 20:03:23 pm »
Direi che non è troppo: mi sembra un buon prezzo. Chiaro che con un pò di fortuna si potrebbe anche trovarla a meno, ma non è garantito e non si può sapere quanto si dovrà aspettare.

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Re:Aurora Hastil - Il mito esposto al MOMA di New York
« Risposta #121 il: Gennaio 20, 2020, 07:47:33 am »
Ciao,
Grazie della risposta. Non tutte le hastil hanno pennino in oro, solo le prime serie, ma vedi quelle tutt'ora in vendita possono avere pennino in acciaio.
Purtroppo dove vivo non ci sono mercatini con materiale italiano. Quindi devo affidarmi a privati online o aste online. Prezzo medio: 40-50euro senza scatola e condizioni discrete; 80-100 con scatola e ottime condizioni. Troppo?
In merito alla scrittura e risposta del pennino? Avete prove di scrittura?
Grazie mille!
Non è corretto, solo le Hastil prodotte oggi hanno il pennino in acciaio, scelta che è stata un autogol clamoroso. Nella versione degli anni '70 e finché è stata in produzione, i pennini sono sempre stati in oro oppure in oro rodiato. I primi addirittura erano in lega di oro bianco ma questa soluzione venne abbandonata presto per la difficoltà che si aveva nel fissare la sfera in iridio al pennino in oro bianco.

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Re:Aurora Hastil - Il mito esposto al MOMA di New York
« Risposta #122 il: Gennaio 20, 2020, 12:30:44 pm »
Se la linea delle penne tubetto ti piace molto, ti consiglio anche la prima penna Ferrari realizzata sempre da Aurora su base Hastil, dalla quale differisce esteticamente per la diversa clip e testina inclinata. Per il resto è la stessa penna. Possiede anche i freni come la Hastil i quali differiscono soltanto esteticamente perché sono più sottili.

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Offline Davide

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Re:Aurora Hastil - Il mito esposto al MOMA di New York
« Risposta #123 il: Gennaio 20, 2020, 23:01:46 pm »
Ciao,
Grazie della risposta. Non tutte le hastil hanno pennino in oro, solo le prime serie, ma vedi quelle tutt'ora in vendita possono avere pennino in acciaio.
Purtroppo dove vivo non ci sono mercatini con materiale italiano. Quindi devo affidarmi a privati online o aste online. Prezzo medio: 40-50euro senza scatola e condizioni discrete; 80-100 con scatola e ottime condizioni. Troppo?
In merito alla scrittura e risposta del pennino? Avete prove di scrittura?
Grazie mille!
Non è corretto, solo le Hastil prodotte oggi hanno il pennino in acciaio, scelta che è stata un autogol clamoroso. Nella versione degli anni '70 e finché è stata in produzione, i pennini sono sempre stati in oro oppure in oro rodiato. I primi addirittura erano in lega di oro bianco ma questa soluzione venne abbandonata presto per la difficoltà che si aveva nel fissare la sfera in iridio al pennino in oro bianco.

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Grazie della precisazione.
Sapreste dire se e come distinguere le diverse varianti di pennino in oro della hastil? La problematica del pennino prima versione in lega d'oro bianco ha implicato difetti e meno durabilità nel tempo?

E per ultimo, già che si parla di pennino.. consigliate la hastil per uso grafico, schizzi veloci e disegno tecnico a mano?


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Re:Aurora Hastil - Il mito esposto al MOMA di New York
« Risposta #124 il: Gennaio 21, 2020, 07:31:21 am »
Ciao,
Grazie della risposta. Non tutte le hastil hanno pennino in oro, solo le prime serie, ma vedi quelle tutt'ora in vendita possono avere pennino in acciaio.
Purtroppo dove vivo non ci sono mercatini con materiale italiano. Quindi devo affidarmi a privati online o aste online. Prezzo medio: 40-50euro senza scatola e condizioni discrete; 80-100 con scatola e ottime condizioni. Troppo?
In merito alla scrittura e risposta del pennino? Avete prove di scrittura?
Grazie mille!
Non è corretto, solo le Hastil prodotte oggi hanno il pennino in acciaio, scelta che è stata un autogol clamoroso. Nella versione degli anni '70 e finché è stata in produzione, i pennini sono sempre stati in oro oppure in oro rodiato. I primi addirittura erano in lega di oro bianco ma questa soluzione venne abbandonata presto per la difficoltà che si aveva nel fissare la sfera in iridio al pennino in oro bianco.

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Grazie della precisazione.
Sapreste dire se e come distinguere le diverse varianti di pennino in oro della hastil? La problematica del pennino prima versione in lega d'oro bianco ha implicato difetti e meno durabilità nel tempo?

E per ultimo, già che si parla di pennino.. consigliate la hastil per uso grafico, schizzi veloci e disegno tecnico a mano?
No nessun difetto sulla durabilità. La difficoltà risiedeva soltanto nel saldare la punta che richiedeva più tempo e tensioni maggiori con la conseguenza di produrre meno pennini nello stesso lasso di tempo.

Dal punto di vista estetico, i primi pennini si riconoscono perché la parte superiore (per intenderci quella a becco d'anatra) è leggermente bombata invece che piatta.

Sulla questione disegno a mano, non saprei dire, secondo me è questione di abitudine e da quale pennini, fine, medio, broad, stub, italico, obliquo etc... La mia ad esempio ha un prima serie in oro bianco con punta italica a taglio obliquo. Non so se per disegnare va bene, magari si o magari no, però per vergare documenti etc... Mi piace un sacco.

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Offline Davide

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Re:Aurora Hastil - Il mito esposto al MOMA di New York
« Risposta #125 il: Gennaio 22, 2020, 23:19:35 pm »


Ciao,
Grazie della risposta. Non tutte le hastil hanno pennino in oro, solo le prime serie, ma vedi quelle tutt'ora in vendita possono avere pennino in acciaio.
Purtroppo dove vivo non ci sono mercatini con materiale italiano. Quindi devo affidarmi a privati online o aste online. Prezzo medio: 40-50euro senza scatola e condizioni discrete; 80-100 con scatola e ottime condizioni. Troppo?
In merito alla scrittura e risposta del pennino? Avete prove di scrittura?
Grazie mille!
Non è corretto, solo le Hastil prodotte oggi hanno il pennino in acciaio, scelta che è stata un autogol clamoroso. Nella versione degli anni '70 e finché è stata in produzione, i pennini sono sempre stati in oro oppure in oro rodiato. I primi addirittura erano in lega di oro bianco ma questa soluzione venne abbandonata presto per la difficoltà che si aveva nel fissare la sfera in iridio al pennino in oro bianco.

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Grazie della precisazione.
Sapreste dire se e come distinguere le diverse varianti di pennino in oro della hastil? La problematica del pennino prima versione in lega d'oro bianco ha implicato difetti e meno durabilità nel tempo?

E per ultimo, già che si parla di pennino.. consigliate la hastil per uso grafico, schizzi veloci e disegno tecnico a mano?
No nessun difetto sulla durabilità. La difficoltà risiedeva soltanto nel saldare la punta che richiedeva più tempo e tensioni maggiori con la conseguenza di produrre meno pennini nello stesso lasso di tempo.

Dal punto di vista estetico, i primi pennini si riconoscono perché la parte superiore (per intenderci quella a becco d'anatra) è leggermente bombata invece che piatta.

Sulla questione disegno a mano, non saprei dire, secondo me è questione di abitudine e da quale pennini, fine, medio, broad, stub, italico, obliquo etc... La mia ad esempio ha un prima serie in oro bianco con punta italica a taglio obliquo. Non so se per disegnare va bene, magari si o magari no, però per vergare documenti etc... Mi piace un sacco.

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Grazie! Farò attenzione alle bombature del becco quindi, per riconoscere una prima serie.

Effettivamente riguardo al disegno, la mia precisazione d'uso non era molto affinata! Tutto dipende! In generale a me serve un buon pennino, non troppo flessibile in quanto difficile da controllare in segni dritti e uniformi (all'opposto di una scrittura, ove la flessibilità quasi "fa da sola" per dare carattere al tratto), ma con una sufficiente capacità di tracciare grosso, fino, medio a seconda della pressione. Diciamo....un semirigido?!? Esiste? La hastil fa qualcosa di questo? Ahahah

Un saluto

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Re:Aurora Hastil - Il mito esposto al MOMA di New York
« Risposta #126 il: Gennaio 23, 2020, 21:03:44 pm »


Ciao,
Grazie della risposta. Non tutte le hastil hanno pennino in oro, solo le prime serie, ma vedi quelle tutt'ora in vendita possono avere pennino in acciaio.
Purtroppo dove vivo non ci sono mercatini con materiale italiano. Quindi devo affidarmi a privati online o aste online. Prezzo medio: 40-50euro senza scatola e condizioni discrete; 80-100 con scatola e ottime condizioni. Troppo?
In merito alla scrittura e risposta del pennino? Avete prove di scrittura?
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Non è corretto, solo le Hastil prodotte oggi hanno il pennino in acciaio, scelta che è stata un autogol clamoroso. Nella versione degli anni '70 e finché è stata in produzione, i pennini sono sempre stati in oro oppure in oro rodiato. I primi addirittura erano in lega di oro bianco ma questa soluzione venne abbandonata presto per la difficoltà che si aveva nel fissare la sfera in iridio al pennino in oro bianco.

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Grazie della precisazione.
Sapreste dire se e come distinguere le diverse varianti di pennino in oro della hastil? La problematica del pennino prima versione in lega d'oro bianco ha implicato difetti e meno durabilità nel tempo?

E per ultimo, già che si parla di pennino.. consigliate la hastil per uso grafico, schizzi veloci e disegno tecnico a mano?
No nessun difetto sulla durabilità. La difficoltà risiedeva soltanto nel saldare la punta che richiedeva più tempo e tensioni maggiori con la conseguenza di produrre meno pennini nello stesso lasso di tempo.

Dal punto di vista estetico, i primi pennini si riconoscono perché la parte superiore (per intenderci quella a becco d'anatra) è leggermente bombata invece che piatta.

Sulla questione disegno a mano, non saprei dire, secondo me è questione di abitudine e da quale pennini, fine, medio, broad, stub, italico, obliquo etc... La mia ad esempio ha un prima serie in oro bianco con punta italica a taglio obliquo. Non so se per disegnare va bene, magari si o magari no, però per vergare documenti etc... Mi piace un sacco.

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Grazie! Farò attenzione alle bombature del becco quindi, per riconoscere una prima serie.

Effettivamente riguardo al disegno, la mia precisazione d'uso non era molto affinata! Tutto dipende! In generale a me serve un buon pennino, non troppo flessibile in quanto difficile da controllare in segni dritti e uniformi (all'opposto di una scrittura, ove la flessibilità quasi "fa da sola" per dare carattere al tratto), ma con una sufficiente capacità di tracciare grosso, fino, medio a seconda della pressione. Diciamo....un semirigido?!? Esiste? La hastil fa qualcosa di questo? Ahahah

Un saluto
La Hastil come molte altre penne del periodo (anche non dello stile a tubetto) possiede un pennino non molto flessibile, in quanto cercava di coniugare la durezza della biro con la scorrevolezza tipica della stilografica. Così su due piedi, ti consiglierei un pennino Hastil fine, oppure uno stub a punta quadra. Quest'ultimo a seconda di come poggia sul foglio restituisce un tratto fine oppure largo.

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Offline Davide

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Re:Aurora Hastil - Il mito esposto al MOMA di New York
« Risposta #127 il: Gennaio 27, 2020, 23:54:58 pm »
Buonasera,

Mi aiutereste a ricapitolare quali sono le cartucce, originali e/o compatibili, per la aurora hastil? Quali consigliate a livello di inchiostro?

Grazie e un saluto

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Re:Aurora Hastil - Il mito esposto al MOMA di New York
« Risposta #128 il: Gennaio 28, 2020, 09:40:11 am »
Se trovi quelle originali AURORA strette e lunghe, che dovrebbero essere le medesime utilizzate anche per altre penne della casa torinese, sono dotate di un inchiostro sicuramente di buona qualità. Se ti vuoi sbizzarrire con inchiostri di colori e qualità particolari puoi ricaricare da solo una cartuccia esaurita per mezzo di una siringa; alla rubrica "INK REVIEW" al nono posto nell'indice generale del sito, troverai approfonditi test di molti tipi d'inchiostro.

Offline Davide

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« Risposta #129 il: Gennaio 28, 2020, 10:14:20 am »
Se trovi quelle originali AURORA strette e lunghe, che dovrebbero essere le medesime utilizzate anche per altre penne della casa torinese, sono dotate di un inchiostro sicuramente di buona qualità. Se ti vuoi sbizzarrire con inchiostri di colori e qualità particolari puoi ricaricare da solo una cartuccia esaurita per mezzo di una siringa; alla rubrica "INK REVIEW" al nono posto nell'indice generale del sito, troverai approfonditi test di molti tipi d'inchiostro.

Grazie. Con le cartucce aurora "strette e lunghe" ti riferisci a quelle che in commercio si chiamano King Size? vedi allegato. scatola grigia con 5 cartucce per scatola, blu o nere. Giusto?
Da qualche parte avevo anche letto che lo standard Aurora era anche compatibile con le cartucce Parker o Lamy...

Un saluto

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« Risposta #130 il: Gennaio 28, 2020, 11:52:13 am »
Se trovi quelle originali AURORA strette e lunghe, che dovrebbero essere le medesime utilizzate anche per altre penne della casa torinese, sono dotate di un inchiostro sicuramente di buona qualità. Se ti vuoi sbizzarrire con inchiostri di colori e qualità particolari puoi ricaricare da solo una cartuccia esaurita per mezzo di una siringa; alla rubrica "INK REVIEW" al nono posto nell'indice generale del sito, troverai approfonditi test di molti tipi d'inchiostro.

Grazie. Con le cartucce aurora "strette e lunghe" ti riferisci a quelle che in commercio si chiamano King Size? vedi allegato. scatola grigia con 5 cartucce per scatola, blu o nere. Giusto?
Da qualche parte avevo anche letto che lo standard Aurora era anche compatibile con le cartucce Parker o Lamy...

Un saluto

Si esatto proprio quelle. inizialmente erano chiamate cartucce internazionali poi hanno cambiato il nome in king size. Oltre alle cartucce, puoi usare anche il converter apposito che Aurora ha fatto per la Hastil che in gergo si chiama Trik-Trak.

Offline Davide

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Re:Aurora Hastil - Il mito esposto al MOMA di New York
« Risposta #131 il: Febbraio 08, 2020, 10:33:54 am »
Buongiorno a tutti,

Mi affido a voi esperti storici di hastil per chiedere lumi riguardo l'alimentatore di una mia hastil. Vedi foto allegato.
L'alimentatore mi desta qualche perplessitá in quanto:
- la punta dell'alimentatore è abbastanza corta e soprattutto non ha la terminazione in diagonale, rendendo difficile l'inserimento della cartuccia, che richiede maggior sforzo per forarsi
- Pare mancare il cosidetto "collarino" che abbraccia il la stessa punta di alimentatore

Sapendo che le hastil hanno storicamente avuto molti tipi di alimentatore, mi chiedo se questa è una versione realmente fatta cosí oppure se si tratta di un difetto che puó implicare problematiche nell'uso quotidiano.

Per ultimo, (ma forse questo è un problema diverso) il pennino ruota 360gradi, senza che per questo ció implichi qualche problematica di scrittura. Attenzione: non ruota la parte metallica sul filetto della plastica, cosa che farebbe dedurre una filettatura usurata, a ruotare è solamente il pennino.

Grazie anticipatamente per il vostro aiuto.

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Re:Aurora Hastil - Il mito esposto al MOMA di New York
« Risposta #132 il: Febbraio 08, 2020, 10:41:22 am »
Durante l'arco della sua vita produttiva l'alimentatore Hastil non ha subito alcun genere di cambiamento.
L'alimentatore che hai mostrato ha il perforatore rotto (cosa abbastanza comune) che si risolve sostituendolo.

L'unico cambiamento che l'alimentatore Hastil ha subito, riguarda le camere di espansione della condotta che da verticali sono passate alle classiche orizzontali. Questo cambiamento però non ha alcun effetto né sulla forma, né sull'estetica dato che è un cambiamento interno.

Il perforatore non ha mai subito cambiamenti di alcun genere.

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Offline Davide

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Re:Aurora Hastil - Il mito esposto al MOMA di New York
« Risposta #133 il: Febbraio 08, 2020, 10:48:47 am »
Durante l'arco della sua vita produttiva l'alimentatore Hastil non ha subito alcun genere di cambiamento.
L'alimentatore che hai mostrato ha il perforatore rotto (cosa abbastanza comune) che si risolve sostituendolo.

L'unico cambiamento che l'alimentatore Hastil ha subito, riguarda le camere di espansione della condotta che da verticali sono passati ai classici orizzontali. Questo cambiamento però non ha alcun effetto né sulla forma, ne sull'estetica dato che è un cambiamento interno.

Il perforatore non ha mai subito cambiamenti di alcun genere.

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Grazie mille della risposta.
Leggendo su altri forum mi pareva di capire che ci fossero stati diversi tipi di perforatori... ma parlo solo per ció che leggo, senza una reale esperienza.
Avrebbe per caso da far vedere foto di come è un perforatore originale hastil senza difetti o rotture?

Per cambiare il perforatore, si deve cambiare tutto l'alimentatore?
E un ultima cosa... il perforatore rotto implica nel tempo malfunzionamenti della penna o di scrittura, oppure la problematica rimane relativa solo all'inserimento piu difficile delle cartucce?

Grazie mille

Un saluto

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Re:Aurora Hastil - Il mito esposto al MOMA di New York
« Risposta #134 il: Febbraio 11, 2020, 16:36:29 pm »
Durante l'arco della sua vita produttiva l'alimentatore Hastil non ha subito alcun genere di cambiamento.
L'alimentatore che hai mostrato ha il perforatore rotto (cosa abbastanza comune) che si risolve sostituendolo.

L'unico cambiamento che l'alimentatore Hastil ha subito, riguarda le camere di espansione della condotta che da verticali sono passati ai classici orizzontali. Questo cambiamento però non ha alcun effetto né sulla forma, ne sull'estetica dato che è un cambiamento interno.

Il perforatore non ha mai subito cambiamenti di alcun genere.

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Grazie mille della risposta.
Leggendo su altri forum mi pareva di capire che ci fossero stati diversi tipi di perforatori... ma parlo solo per ció che leggo, senza una reale esperienza.
Avrebbe per caso da far vedere foto di come è un perforatore originale hastil senza difetti o rotture?

Per cambiare il perforatore, si deve cambiare tutto l'alimentatore?
E un ultima cosa... il perforatore rotto implica nel tempo malfunzionamenti della penna o di scrittura, oppure la problematica rimane relativa solo all'inserimento piu difficile delle cartucce?

Grazie mille

Un saluto

Purtroppo anche io diverso tempo fa, ebbi la sciagurata sfortuna di leggere quelle fandonie sui differenti attacchi e perforatori della Aurora Hastil, informazioni errate scritte da chi è privo di qualsivoglia preparazione tecnica e storica sulle penne in generale e sulla Hastil in particolare.
Ti dirò di più, Aurora nella sua storia, ha progettato un solo tipo di perforatore ovvero quello del sistema Duo-Cart dal quale ha poi mutuato il perforatore della 98 e della Hastil. La differenza tra il perforatore Duo-Cart e quello 98/Hastil risiede soltanto nel diametro, maggiore nella prima versione Duo-Cart e poi ridotto nella versione 98/Hastil.

Allego immagini la prima di un perforatore 98/Hastil sano la seconda di una condotta Hastil primo tipo con camere di espansione verticali.

 

       
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