Girovagavo sul web alla ricerca di notizie su una penna che mi avevano proposto: una MEDIOLANUM, rientrante laminata con un bel lavoro,
Come arrivo a questa pagina, ricordo che avevo a suo tempo fatto ricerche su tale marchio e gli avevo trovato una collocazione, a futura memoria, riporto parte delle mie ricerche storiche sul marchio.
Il comm. Giuseppe Olivieri, fu Arcangelo, nato a S, Nivolò Manfredi in provincia di Benevento, titolare della Italianissima Imperiale che vendeva orologi e penne stilografiche con i marchi di Italianissima, Imperiale, Olivieri, Longines, Atlantica etc, con sede a Milano, muore a Portici nel 1948 lasciando tutti i suoi beni ad un pronipote, Saporiti Giuseppe di Giovanni, minore di età.
Il curatore testamentario nominato, in considerazione dell’ingente quantitativo di merci in magazzino, chiede l’autorizzazione di proseguire l’attività di vendita al fine di non essere costretto ad una svendita di tale giacenza. La stessa ammonta a 22 milioni di lire, quasi tutte penne stilografiche: Se pensiamo che una stilografica poteva costare circa 1500 Lire, aveva in giacenza 12.000 penne.
La ditta di Leonzio Carlassare, Teresa Carlassare , Mario Saporiti (RD 161309 di Milano), avvia la attività di “Commercio cancelleria” dal 01.01.1929, attività prevalentemente basata sulla vendita di prodotti tedeschi di cui aveva la rappresentanza in Italia, cessa nei primi mesi del 1932.
Cambia denominazione diventando T. Carlassare e M. Saporiti apportando notevoli variazioni produttive,
Assume una sigla rappresentata da una C che interseca una S (simile alla Conway Stewart inglese), ma ed avvia la produzione di materie plastiche con la ditta S.I.M.P.A. di Milano: Società Italiana Materie Plastiche e Affini.
Nel 1935cambia il nome in “MEDIOLANUM di Carlassare e Saporiti” e le penne vemdute assumono sul fusto la dicitura: stella a cinque punte in ogni angolo a partire dal basso le lettere SIMPA, la scritta Mediolanum, il logo di una C che interseca una S (mi sembra che la stessa sigla sia riportata anche sui pennini, ma non sono certo.
Sia Olivieri che C&S non producevano penne, le compravano da altri, al più le assemblavano, ma le vendevano, i secondi unitamente a materiale di cancelleria proveniente da Lipsia e da Berlino.
L’eredità di Olivieri, passata al minore Saporiti Giuseppe, parente diretto di Carlassare e Saporiti, uniscono le forze ed ottengono un notevole incremento delle vendite trasformandosi in società, ma siamo ormai negli avanzati anni cinquanta, primi 60 e la stilografica volge al termine sostituita dalla penna a sfera.