Rileggendo questa discussione, sono dell'idea che essa rappresenti il proseguimento del discorso sul codice deontologico e pertanto sarei dell'idea di spostare questo argomento in quel topic ma aspetto vostri pareri per prendere la decisione finale.
Detto questo, per mia personalissima opinione, sono dell'idea che sia stata messa troppa carne sul fuoco e troppe cose che anche se indirettamente potrebbero calzare in questo discorso, nella realtà non centrano niente.
Prima di tutto dovremmo arrivare alla definizione condivisa di cosa è falso e cosa non lo è, cos'è una ricostruzione e cosa invece è un restauro. Se non si definiscono per bene queste parole, il campo sarà sempre inquinato da opinioni personali che non faranno altro che distorcere e/o polarizzare il discorso verso dei punti morti, prese di posizione o concetti radicalmente errati.
Faccio un esempio che apparentemente potrebbe calzare come i cavoli a merenda ma che in realtà dovrebbe essere assolutamente sensato.
Qualsiasi corpo umano mediamente sostituisce tutte le cellule del proprio corpo in sette anni, quindi vuol dire che tutti noi ogni giorno siamo in percentuale delle repliche e che parti del nostro corpo sono state sostituite con altre simili e/o identiche. Questo vuol dire che ad esempio da quando sono nato ad oggi, sono stato sostituito per intero almeno 5 volte. Questo con le dovute proporzioni e calcoli percentuali vale per ognuno di voi.
Questo cosa significa? che forse io sono meno originale di me stesso? e voi? e tutte quelle persone che magari hanno un cuore nuovo, un polmone nuovo, un fegato nuovo oppure impianti dentali, protesi d'anca o di ginocchio o che hanno perso tutti i capelli, sono meno originali?
Il famoso tocco di Dio e Adamo della cappella sistina è stato rifatto e quello che si vede non è quello che venne dipinto da Michelangelo, dunque è meno originale? e la Pietà che venne sfigurata in volto e danneggiata in altre parti, dopo il restauro e ricostruzione, è meno originale?
La penna, esattamente come il nostro corpo, la cappella sistina gli orologi e quant'altro, può essere riparata, restaurata e dove necessario sostituita senza che questo ne alteri in alcun modo il valore, la bellezza o ne pregiudichi il funzionamento, tutto questo ovviamente quando e se tali interventi sono fatti a regola d'arte.
Di fatto, la dove il collezionismo viene effettuato su oggetti di concezione industriale e/o artificiale, viene da se che ogni parte può essere sostituita, replicata, ricostruita e così via senza che vi siano apparenti differenze tra il prima e il dopo. Ovviamente anche in questo caso parliamo sempre di lavori eseguiti a regola d'arte.
Ne consegue che se il tutto è eseguito nel migliore dei modi, il pezzo replicato, sarà del tutto indistinguibile da quello che noi erroneamente definiamo originale.
Ergo, un oggetto è falso soltanto quanto è dichiarato oppure lo è quando differisce da ciò che definiamo originale in modo palese.
Potremmo estendere il concetto che le corna sono tali o se vengono scoperte o se vengono dichiarate, oppure ancora più semplicemente col detto occhio non vede cuore non duole.
Questo ovviamente se diamo per acclarato che l'intervento di sostituzione/replica/ricostruzione è stato eseguito in maniera ineccepibile.
A questo punto entriamo nell'esempio dell'Etiopia che anche se apparentemente coerente col discorso nella realtà dei fatti non centra nulla.
Infatti è cosa risaputa e lo abbiamo visto anche qui su Pennamania che Etiopia false ne sono state fatte varie e in vari coloro e che anche un occhio non tanto esperto è in grado (senza tanti problemi) di riconoscerle e ad oggi, non vi è stato ancora nessuno in grado di replicare un'Etiopia (aquila inclusa) in modo perfetto.
Se ciò un giorno dovesse avvenire allora la replica sarebbe del tutto indistinguibile dall'originale e quindi non potrebbe essere definita falsa.
Errato anche il concetto che la penna necessiti di precisione minore rispetto alla realizzazione di un orologio. Da sempre, molte parti delle penne stilografiche necessitano di precisioni al decimo, al centesimo e al millesimo di millimetro. L'Hastil laccata differisce dall'Hastil ecosteel per lo spessore centesimale della laccatura che deve avere tolleranze ben definite e che hanno richiesto la realizzazione di un progetto nuovo, quindi chi pensa ad esempio che l'Hastil laccata sia soltanto una Hastil ecosteel con del colore sopra è in errore. Altro esempio potrebbe essere la Thesi con inserti in lacca versione che richiedeva una precisione di lavorazione al millesimo di millimetro.
I pennini di qualsiasi penna, richiedono da sempre precisioni di lavorazione al millesimo, questo in parte spiega anche il perché ancora oggi pochissime aziende realizzano i pennini in sede e la maggior parte Omas inclusa da sempre si appoggia a fabbriche esterne e specializzate per realizzarli.
E qui si aprirebbe un altro capitolo, ovvero dato che almeno il 95% delle aziende (Montblanc inclusa) si fece realizzare pennini esternamente, dovremmo considerare originali soltanto quelli che vengono realizzati all'interno delle aziende?
Ergo una Omas che si fa fare i pennini dalla stessa fabbrica che li fa per Visconti, Stipula, Delta, Montblanc, Pelikan etc... e da considerarsi originale? e le altre sono da considerarsi originali?
Se il Pennino della marca X è identico a quello della marca Z e tra di loro differisono soltanto per il nome che ci è impresso sopra sono da considerarsi originali?
Il discorso potrebbe essere pressoché infinito e come accennato sopra finché non si delineano i reali significati di parole come falso, restauro riparazione etc... qualunque cosa si scriverà sarà errato.
Tornando alla penna principe che ha scaturito questo interessante argomento, ci pone davanti ad alcune considerazioni. Se prendiamo per buono quanto scritto nella descrizione, dobbiamo prendere atto che le parti più complesse vedi la minuteria metallica, il pennino, la condotta il sistema di caricamento etc... non sono stati ricostruiti ma sono originali. Questo ci dice già che la reale preparazione tecnica di chi ha ricostruito determinate parti della penna è meno alta del previsto. Una buona condotta di alta qualità ha capillari centesimali e quelle Montblanc d'epoca sia per questo dettagli che per la particolare forma che hanno, sono praticamente impossibili da replicare. Idem la veretta con scritto Maisterstuck etc... oggi si potrebbe pensare di rifarla al laser ma il laser non lavora nello stesso modo del sistema usato in origine e la differenza si vede perché il risultato è diverso.
Dunque l'eventuale scandalo dove sarebbe? perché alcune parti come corpo, cappuccio fondelli etc... sarebbero stati ricostruiti? mmm troppo poco per gridare allo "scandalo" e se chi propone la penna scrive che determinate parti sono state rifatte è perché e consapevole che tra le parti ricostruite e le originali vi è una tale differenza che se non dichiarata, sarebbe palesemente visibile e quindi si potrebbe "gridare" lecitamente al falso? dichiarandolo invece si dice ok è stata rifatta e se lo dico vuol dire che si vede e quindi dichiaro che è ricostruita e quindi non è falsa ma è ricostruita.