Ciao Luigi, a parte che si trattava di una battuta, fin troppo facile, non vorrei
tu pensassi che ce l'ho con voi "indigeni" che siete vittime come tutti dell'andazzo
generale, o addirittura con la cittá di Roma, che adoro...
Comunque dai, in attesa di tempi migliori coltiviamo, come Cincinnato, il
nostro orticello delle penne, che almeno non ci tradiscono nè ci deludono mai...
Spero di poterti conoscere presto di persona, magari proprio costì nell'Urbe,
in modo da poterti estorcere, inter pocula (in vino veritas) i tuoi segreti pennari...
Saluti, Massimo