Due pillole di storia della stilografica USA
Safety
L’ing. Eberstein (futuro fondatore della Rouge e Noir) nei primi 900 lavorava a Boston nella Boston Fountain Pen Co. dei Brandt, società di successo che dovette ben presto confrontarsi con le innovazioni degli altri produttori (Moore), le cui penne safety avevano catalizzato il mercato e sembravano dominarlo: tutti volevano le penne “di sicurezza” che non perdevano l’inchiostro.
Eberstein inventò nel 1904, un sistema di sicurezza che modificò il mondo delle stilografiche.
L'idea era estremamente ingegnosa nella sua semplicità: prevedeva che all’interno del cappuccio ne venisse inserito un altro, nella cui parte interna avrebbe trovato alloggio il pennino, mentre la parte terminale dello stesso combaciava con l’estremità della penna che vi veniva inserita. L’utilizzo di questo semplice sistema che impediva le perdite di inchiostro - che in ogni caso si sarebbero fermate entro il cappuccio interno - venne esteso a tutte le penne prodotte dalla Boston Fountain Pen Co. ed ebbe un enorme successo, tale che la Boston F.P. Co. variò la denominazione in Boston Safety Pen Co.
Il sistema del cappuccio interno (inner cap) venne adottato da tutti i produttori di penne (Parker compresa con la sua Jack Knife Safety sul finire degli anni 10) e, debitamente modificato, viene utilizzato ancora oggi.
In Italia, considerata la notevole diffusione, il termine safety veniva comunemente utilizzato per identificare la stilografica rientrante, ma l’originario significato era quello di penna di sicurezza, che non sgocciola.
Riempimento automatico
Inizialmente tutte le stilografiche utilizzavano il corpo penna come serbatoio che veniva riempito col contagocce (eyedropper), cosa poco pratica se non si aveva a disposizione un piano su cui poggiare l’inchiostro, la pipetta ed uno straccio per ripulire le gocce, poi faceva perdere tempo ed era operazione quasi impossibile da eseguire in viaggio.
Il mercato lo avrebbe governato chi per prima avesse presentato un sistema di riempimento automatico.
Si ha in ordine a partire dal 1900-04 (con buona pace di quelli che mi posso dimenticare) il sistema con la mezzaluna della Conklin, il twist filler della A.A. Waterman su brevetto Stone, la Crocker col suo blow filler, la Parker presenta il self filling (sacco di gomma riempito dalla pressione di una barra a cui si accedeva da una richiudibile apertura laterale), la Faber ed altri.
Il mercato decretò che il migliore fosse il twist filler della A.A. Waterman; sistema abbastanza semplice basato sulla torsione di un sacchetto di gomma interno ottenuto con una rotella terminale.
L.E. Waterman presenta la sua penna di sicurezza col pennino rientrante (su licenza Caws pen co. e brevetto Houston pen), intorno al 1910, sistema abbastanza simile a quello di sicurezza della Moore (lineare questo a spirale quello della Waterman) e negli stessi anni la Eagle Pencil Co. produce il primo sistema di riempimento a pulsante che in seguito venne utilizzato da tanti, compreso Parker dal 1914.
Negli anni 20, avere una penna di sicurezza (safety) e con il sistema di riempimento automatico, era il massimo.
Ecco perché nel catalogo Parker viene ben messo in evidenza che la sua è una penna di sicurezza con un sistema di riempimento automatico (a pulsante).