Balance

[Gong-oh]

Arrivò testè.
Mi piaceva, l'immaginavo più grande.
Per ora è perfetta, scrive bene e non perde.
Spero che per una volta le previsioni di Tubi non si avverino.
Ora però ho un problema, non so qual'è il modo più corretto per caricarla.
Mi sembra abbia un sistema di caricamento diversro da quello touchdown.
Mi dareste cortesemente una lezione in merito?

[ Attachment Invalid Or Does Not Exist ]

[ Attachment Invalid Or Does Not Exist ]

[ Attachment Invalid Or Does Not Exist ]

[Giovanni Abrate]

E' una Vacuum Fill, non una Touchdown. Un po' come le vecchie Omas... Attento, il pistone è molto delicato e difficile da riparare correttamente. Ci sono metodi sbrigativi per ripararlo, ma sono di breve durata e possono anche danneggiare la penna.

[Gong-oh]

 

Ok Giovanni, fin qui c'ero arrivato anch'io, ma come si carica una penna Vacuum Fill?
Carica in aspirazione o in compressione?
Come dev'essere il movimento? Rapido e deciso o lento e costante?
Il pistone è da estrarre completamente oppure è opportuno non utilizzare totta la corsa disponibile?
Sapendo che il pistone è delicato, non vorrei fare danni.

[Giuseppe Tubi]

Infatti: come conferma anche Giovanni il sistema di caricamento Vacuum fill o siringa rovesciata che dir si voglia ha degli equilibri piuttosto delicati.
Comunque sia il suo azionamento è banale: col pistone completamente estratto ed il pennino immerso nel calamaio devi buttare giù in modo deciso e rapido il pistone: il suddetto creerà un vuoto d'aria per tutta la sua discesa al quale, nella parte terminale della corsa, viene dato sfogo così da risucchiare l'inchiostro all'interno della penna.
Tutto con una sola azione; dopo di ciò puoi ri avvitare il fondello: se tutto ha funzionato la penna si è caricata.

[Gong-oh]

Senza saperlo è ciò che ho fatto, poi siccome non riuscivo a vedere in trasparenza quanto avessi caricato, ho scaticato nuovmente la penna. Non so dire quanto, ma di inchiostro n'è uscito abbastanza.
In cosa consiste la delicatezza i questo sistema di carica?

[Gong-oh]

È arrivata anche la risposta da parte di chi me l'ha venduta.
"Hello again...to fill a plunger filler: 1. Unscrew blind cap and pull out on the cap until the plunger rod is fully extended; 2. Place the nib and section in the ink to about halway up the section; 3. Press down on the blind cap in an even motion until it is all the b=way down (you should see bubbles coming out of the section/nib--this is the air being pushed out); 4. Leave in for 10 seconds for it to fill; 5. Screw the blind cap back on"

[pedewall]

Terribili le capacità di questo Tubi, aveva fatto la traduzione con spiegazione prima che tu la inserissi.

[Giuseppe Tubi]

Senza saperlo è ciò che ho fatto, poi siccome non riuscivo a vedere in trasparenza quanto avessi caricato, ho scaticato nuovmente la penna. Non so dire quanto, ma di inchiostro n'è uscito abbastanza.
In cosa consiste la delicatezza i questo sistema di carica?

Ci sono diverse criticità; per comprenderle partiamo dal capire come è fatta e come funzione una penna "Vacuum fill": l'interno del corpo prevede una camera di un diametro costante che sia allarga leggermente nell'ultimissmo tratto, quello in basso, a ridosso del puntale. Il pistone - che in realtà è costituito normalmente da una sottile rondella di gomma cui viene lasciata una certa possibilità di deformarsi da concava a convessa al fine di assecondare il senso di scorrimento - nella sua discesa verso il basso fa tenuta contro le pareti generando una depressione piuttosto rilevante. Affinché ciò accada, sul posteriore della penna deve esserci tenuta d'aria anche sull'astina che lo comanda. Giunto nella parte terminare della sua corsa il pistone incontra la parte più larga della camera, dove la sua tenuta sulle pareti termina bruscamente e la depressione generata trova sfogo tramite il canale di alimentazione del pennino causando il richiamo d'inchiostro all'interno della penna.
Azionato a vuoto il meccanismo produce il classico "pop" di qualcosa che si stappa.
Ho già scritto più volte su questo sistema di riempimento sottolineando sempre quanto personalmente lo ritenga affascinante e geniale, anche per l'ottima efficienza che è in grado di esprimere.
Il poco successo ottenuto è però indice di una serie di problemi che ha evidenziato e che hanno una doppia valenza: alcuni sono un pesante rovescio della medaglia dall'alta capacità d'immagazzinare inchiostro nel volume interno della penna che è quasi totalmente libero, visto che il meccanismo di carica ne sottrae pochissimo. Quando con l'utilizzo l'inchiostro si consuma, l'aria che va a sostituirlo si dilata a causa dal calore della mano ed esercita una pressione sull'inchiostro con conseguente  eccessivo afflusso verso il pennino che i diffusori dell'epoca non erano in grado di smorzare.
Altri problemi potenziali sono causati da una serie di criticità che possono compromettere il funzionamento del sistema. La principale è conseguente alla limitata diversità tra i diametri della camera tra la zona di tenuta e quella di "sfogo": credo che mediamente possa essere dell'ordine del millimetro; è quindi bassissima la tolleranza accettabile sul diametro del pistone affinché questo possa garantire la necessaria tenuta nella parte stratta senza ostacolare il flusso dell'inchiostro nella parte più larga. Una seconda criticità, specie in conseguenza dell'uso, è data dalla possibile perdita di tenuta sull'astina, che può limitare anche pesantemente la depressione prodotta.
 

[Giovanni Abrate]

Concordo con quanto ha detto Tubi. In particolare, per le penne vintage, il problema maggiore ha a che fare con la "packing unit": la guarnizione nelle parte superiore del fusto che deve garantire lo scorrere dell'astina del pistone e, al contempo, mantenere la tenuta stagna del fusto in depressione. La packing unit originale e' cementata al fusto e per sostituirla e' necessario distruggerla senza danneggiare il resto della penna. Per evitare questa difficile operazione, molti riparatori non la rimuovono e semplicemente aggiungono un gommino sotto ad essa per ripristinare la tenuta stagna. Il gommino sottrae volume alla camera dell'inchiostro e perde la tenuta dopo poco tempo. L'unico, che io sappia, che produce e vende le packing unit secondo il disegno simile all'originale (lo ha semplificato) e' David Nishimura. Vi riporto a una sua pagina sulle Vac Fill.

http://www.vintagepens.com/FAQrepair/plunger_filler_repair.shtml

[f.hawks]

È arrivata anche la risposta da parte di chi me l'ha venduta.
"Hello again...to fill a plunger filler: 1. Unscrew blind cap and pull out on the cap until the plunger rod is fully extended; 2. Place the nib and section in the ink to about halway up the section; 3. Press down on the blind cap in an even motion until it is all the b=way down (you should see bubbles coming out of the section/nib--this is the air being pushed out); 4. Leave in for 10 seconds for it to fill; 5. Screw the blind cap back on"

TBICKIII (I suppose)..... 

[Gong-oh]

 

Due ESATTO!

 

e una precisazione.
Fafrizio, hai individuato il venitore.
Proprio di Nishimura è il kit utilizzato per resturare la mia penna, perciò quanto scrivi, Giovanni, mi conforta molto.

Paolo Enrico, noi sappiamo che il Tubi non ha bisogno di tradurre nessuno, lui le cose le sa e il suo sapere deriva dall'esperienza diretta, dalla scientifica sperimentazione.
Le istruzioni in inglese le ho volute mettere non già perchè dubitassi della spiegazione del Prof., bensì per suffragare la sua chiarissima lezione.
Così come son certo che da parte tua potrebbero giungere in merito notizie storiche di grande interesse e difficilmente reperiili altrove.

 

Questo "argomento" inizialmente di modesta caratura, grazie ai vostri contributi si è arricchito notevolmente e ha stimolato in me il desiderio di approfondire le mie conoscenze su Sheaffer, che sebbene sia un marchio poco apprezzato fra i collezionistri, è diventato il mio preferito.

[Giuseppe Tubi]

Questo "argomento" inizialmente di modesta caratura, grazie ai vostri contributi si è arricchito notevolmente e ha stimolato in me il desiderio di approfondire le mie conoscenze su Sheaffer, che sebbene sia un marchio poco apprezzato fra i collezionistri, è diventato il mio preferito.

... Allora, approfittando dei prezzi abbastanza abbordabili, dovresti cercare una balance oversize od il modello precedente di lifetime tronca, sempre nella taglia maggiore, of course.

[Gong-oh]

Drizzo le antenne!

 

[f.hawks]

E' stato facile scoprire il venditore, è pari pari il testo che inviò a me per email a suo tempo.
Il set fullsize acquistato è adesso nelle mani di Alfredo dopo l'ultimo dei nostri roboanti scambi..... io comunque preferisco le Sheaffer a leva laterale....

[Gong-oh]

Non dubito circa la maggiore affidabilità del caricamento a leva laterale, però quel sistema ce l'hanno praticamente tutti, invece il vacuum fill è più particolare.
Per ora funziona, spero perseveri.