Molto bella e particolare.
Certo che per territorialità nondovrebbe stare a Firenze...
Scherzi a parte, secondo me c'è un po' da analizzare l'affrmazione di Max circa l'artigianalità del rivestimento; non perché la ritenga sbagliata, ma perché, chiunque esso sia, chi ha realizzati questa penna non crdo che possa rientrare in ciò che s'intende con classica definizione di artigiano. A me saltano subito all'occhio due cose: la prima, che tutta la metalleria della penna (fermaglio, verette, anello sotto il fondello) è argentata, e ciò non mi pare trovi riscontro nella produzione Monblanc di serie; la seconda è che risulta evidente che il rivestimento d'argento non è stato applicato su una penna "standard", ma prima, cappuccio e corpo sono stati ridotti, seguendo l'andamento della forma originale affinché la penna col rivestimento applicato conservasse le dimensioni d'origine. La si comprende dall'assenza di scalini tra parte rivestita e parti nude.
Darei pertanto per scontato che il rivestimento non sia stato realizzato dalla casa madre, che siscuramente non avrebbe coperto la parte trasparente del corpo e sicuramente avrebbe trovato soluzioni più raffinate all'interrompere il rivestimanto al di sopra degli anelli del cappuccio, ma chi ha eseguito questo lavoro conosceva assai bene il fatto suo.