Salve, apro un nuovo topic dedicato al marchio The Duk/Duk di cui si è parlato in ambito Columbus /Stelle di Davide. Non mi riallaccio al precedente topic perché troppo ampio e per trovare le informazioni che fanno comodo qui, bisogna rileggerselo tutto. Spero che con la collaborazione del Tubi ( che ha pubblicato la foto della Duk in ebanite nera) e di tutti gli altri, sia possibile finalmente fare chiarezza ed avere un qudro chiaro e dettagliato.
Possiedo questa penna The Duk da anni e per anni l'ho "detestata" perché non riuscivo a collocarla da nessuna parte. Era troppo bellina e ben fatta per passare inosservata; non era inglese e non voleva saperne di essere tedesca, nonostante lo stile chiaramente teutonico della testina bianca. E non era manco italiana, per quanto ne sapevo, anche se quella stella di Davide sul serbatoio, suggeriva chiaramente un collegamento al marchio Columbus.
Montava un pennino Duk Pen, del tutto conciliabile con l'iscrizione sul serbatoio.
Devo dire che quella stella di Davide con quello sgorbietto dentro mi davano proprio sui nervi. Così l'ho lasciata in un cassetto.
Poi ho letto il post e sono andata riprendere l'infame penna. Finalmente l'ho smontata ed ho constatato con somma gioia e soddisfazione che nella parte inferiore del pennino in oro c'erano le tre belle iniziali VEM. Mistero risolto. Potevo cominciare a guardare la THE DUK con altri occhi, più affettuosi e conciliatori. Peraltro, ho inserito questa penna in un articolo scritto per Penna che tratta dell'uso di testine bianche e colorate su penne di varia origine e natura.
Detto questo, lo sgorbietto dentro la stella di Davide resta ancora un mistero, anche se concordo con l'ipotesi di una corona DUKale, all'incontrario.
Poi c'è il fatto che il pennino sia marcato VEM, fatto che conduce la penna a casa di Eugenio Verga e la colloca a pieno diritto tra le "sottomarche" Columbus.
Ieri ho rubato una foto da ebay (E' illegale?), di una fattura commerciale Columbus dove viene riportata la dicitura DUCK ( sulla "c" in più o in meno non mi dilungo, degli strafalcioni e della cialtroneria sulla scrittura corretta dei marchi abbiamo già detto in abbondanza). L'intestazione della fattura è di Eugenio Verga Milano e la data è 1929.
Mistero risolto. Altro marchio che ha trovato una sua collocazione.
Bravi tutti!