Detesto arrivare in ritardo, ma poi lo faccio sempre.
Tanti auguri, continua così che vai forte!
Quando c'è di mezzo un compleanno, non si perde occasione per sfottere un po' il festeggiato per ricordargli che diventa più vecchio ed in modo figurato gli si dà delle pacche sulle spalle per incoraggiarlo a non amareggiarsi troppo.
Però mi chiedo: ha senso questo modo di pensare? Non è forse il frutto di una mentalità che giudica ciò che è nuovo e giovane, bello, ciò che è vecchio e vissuto, brutto?
Se è pur vero che la tarda primavera e l'inizio dell'estate sono identificati come "la bella stagione", credo che tutti ne convengano che tutte stagioni sono belle e meritano di essere vissute appieno.
Poi c'è il vento e la pioggia in primavera, la grandine e la calura in estate, la nebbia che penetra le ossa in autunno ed il gelo d'inverno.
Abbiamo visto tutto, l'abbiamo sperimentato sulla nostra pelle e ci è rimasto il sorriso; così, come ci piace sorseggiare una birra fresca all'ombra di una pianta, altrettanto ci piace mangiare la bagna caoda con gli amici, al caldo del potagé.