Viviana, rispetto e rispetteremo tutti le sue decisioni, ma la invito a rileggere quanto le ho scritto nel precedente messaggio. Ha inconsapevolmente (e non poteva essere altrimenti) toccato un nervo scoperto, e le ho spiegato il perché. Credo che chiarito l'equivoco non dovrebbero esserci più né motivi per sospetti da parte di noi forumisti, né di risentimento da parte sua.
Io penso che i neofiti siano linfa preziosa per questo e per tutti i forum collezionistici e sinceramente mi dispiacerebbe se uscisse, e tantopiù se lo facesse sbattendo virtualmente la porta nella convinzione di essere stata offesa. Conosco da molto tempo gli amici che sono intervenuti e le assicuro che nessuno aveva la minima intenzione di farlo: se così fosse gli iscritti si conterebbero sulle dita di una sola mano e probabilmente il forum sarebbe chiuso da tempo.
Spero che ci ripensi.
Due parole due sulle sue penne, anche per dimostrarle la massima apertura: OMAS è una delle marche italiane più conosciute ed apprezzate, sia sul territorio nazionale che all'estero: modelli di stilografiche del passato con questo marchio valgono spesso diverse centinaia di euro, talvolta anche migliaia. Naturalmente non è sempre così: per le penne più recenti e diffuse (anni '60 e '70) le quotazioni generalmente scendano a precipizio; le biro anche peggio. Quindi una valutazione anche delle più generiche: "di valore/non di valore" non può prescindere dall'identificazione del modello; se non ha voglia di fotografarle, può provare a scorrere l'apposita sezione dedicata a quel marchio e vedere se riconoscesse il suo modello tra quelli pubblicati, oppure farlo su google, digitando OMAS e selezionando "immagini" nella ricerca. Ci sarà molta roba e le occorrerà un pò di pazienza, ma sono convinto che lì in mezzo riconoscerà anche le sue.