Lo sapevate che....

[solido]

L 'ultima acquisizione è questa bella 146 in celluloide, primi anni 50, direi in ottimo stato. Ma il mio intervento non è tanto per mostrare la penna, seppur pregevole, quanto per indicare a chi ancora non lo sapesse (così è stato per mè) il metodo per  trattare galvanicamente i metalli in maniera parziale. Mi spiego meglio. Quando la penna è arrivata, oltre a qualche altra piccola magagna poi sistemata, presentava la parte centrale del pennino (quella rodiata) completamente scolorita, probabilmente dovuta alle eccessive ripuliiture subite. Ho scoperto che, "mascherando" opportunamente le parti che non debbono essere trattate galvanicamente con del semplicissimo smalto per unghie, in questo modo, il trattamento galvanico attecchirà soltanto sulle parti non coperte. Sarà pure l'uovo di Colombo ma io non lo sapevo. Purtroppo non ho documentato la situazione del pennino prima del trattamento ma vi assicuro che il rodio era rimasto solo nella parte coperta che si inserisce nel puntale. Adesso è tutta un'altra cosa.

[Giuseppe Tubi]

Senz'altro lo smalto da unghie svolge egregiamente il compito, ma magari si trova ancora dai negozi di componentistica elettronica una vernice che era fatta per la realizzazione "casalinga" dei circuiti stampati stendendola sulle lastrine in vetronite con superficie ramata a disegnare quelle che sarebbero diventate le piste; il tutto veniva immerso nel cloruro ferrico che velocemente asportava il rame esposto lasciando intatte le parti protette dalla vernice.

[solido]

Grande Tubi è vero! Adesso che me lo hai fatto ricordare, da ragazzo, quando andavo a casa di un mio amico che faceva l'istituto tecnico-industriale aveva delle lastre in vetronite per i circuiti dipinti proprio con la vernice che dici tu.

[Wallygator]

buono a sapersi

[Giuseppe Tubi]

Il guaio è che ormai sono cose che fanno parte dell'archeologia dell'elettronica, anche se magari qualcuno continua ad usarle; Il cloruro ferrico, che può essere utilissimo per togliere (dissolvere) spine, viti od altre parti bloccate lo trovo ancora, ma con una certa fatica. Eppure in alcuni casi è eccezionale: un esempio sono le piccolissime viti (1/16" usualmente) che chiudono le due semi-penne interne della Zerollo: è normalissimo trovarle "cotte", con la esile testa conica si sgretola appena si cerca di svitarla. Il cloruro ferrico (che non causa alcun problema né ad ebanite  né a celluloide) in poco tempo farà sparire il moncone di vite, praticamente impossibile da estrarre, lasciando la filettatura pulita ed intatta come appena realizzata.
Procurarsi delle viti nuove purtroppo è un problema che la chimica non può risolvere....

[Wallygator]

Meno male che non ho il problema delle vitine Zerollo!
Cloruro ferrico sulla baia se ne trova ancora. L'unico guaio che se ne butta via parecchio anche perché la soluzione ha una durata limitata.
p.s. non ho mai costruito circuiti stampati; per qualche lavoro di elettronica spicciola e di modesto cabotaggio ho sempre usato le millefori, quindi no penna per circuiti stampati, ne cloruro ferrico....solo un sacco di cavallotti e saldature a iosa.

[Giovanni Abrate]

Quanti ricordi! Quattrocose Illustrate (chi lo ricorda?), Gianni Brazioli, Sistema Pratico....
Da sperimentatore autodidatta sono poi finito a progettare radar qui negli USA....

[Wallygator]

Io al massimo ho assemblato un metronomo od un preampli progettati da altri.....

[turin-pens]

Quando ebbi la possibilitá di giocare al piccolo orafo nel laboratorio orafo di un amico di famiglia ormai in pensione da qualche tempo, ebbi modo di giocherellare con varie cose come ad esempio i vari bagni per fare le dorature bicolore e mi fu lui stesso a spiegarmi che in mancanza del "prodotto" corretto lo smalto da unghie puó essere un valido sostituto, con l´unica pecca che a lungo andare non é molto consigliato perché potrebbe inquinare i bagni galvanici e che per lúso prolungato esiste un prodotto fatto apposta. Prodotto che provai e che é del tutto simile al maskol della humbrol che si usa nel modellismo e nelle belle arti, con la differenza che il prodotto per galvanica utilizza diluente alla nitro invece che acqua oppure acetone.
Se ricordo bene, dda qualche parte dovrei averne un vasettino conservato, se lo trovo lo mostro. 

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