Sottoscrivo totalmente l'affermazione che il vecchio sistema di caricamento a stantuffo della OMAS fosse decisamente migliore del nuovo. Specifico che intendo per "vecchio" quello utilizzato nelle penne in celluloide e "nuovo" quello utilizzato nelle successive serie realizzate nella cosiddetta "resina vegetale". In realtà il discorso è un po' più articolato perchè la casa bolognese ha adottato diverse varianti del caricamento a stantuffo. Parlando un linguaggio più tecnico, il caricamento che prevedeva due guide incavate all'interno del corpo, cui corripondevano due alette sullo stantuffo è di gran lunga migliore del successivo che al contrario utilizza un solco incavato sullo stantuffo ed una unica guida in rilevato nel corpo, che ha una spiccata attitudine a sgranarsi, complici le variazioni dimensionali del materiale che rendono il sistema molto duro costringendo ad esercitare una notevole energia per azionarlo.
Il sistema più recente, mostrato nel link allegato mi sembra totalmente ripreso da quello introdotto alcuni anni addietro da Stipula ed utilizzato anche sulle Tibaldi 60, dalla medesima prodotte. E' sicuramente una scelta di economia che consente di risparmiare un bel po' di lavorazioni e di standardizzare maggiormente i modelli. Credo che sia abbastanza scontato che il coverter se lo faranno produrre da terzi.
SIcuramente il sistema può comportare anche dei vantaggi, come tu stesso hai evidenziato; certo che trovarlo su penne di tale fascia di prezzo alcune perplessità non può che lasciarle.