Autore Topic: Considerazioni sui sistemi a diaframma  (Letto 5429 volte)

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Online Giuseppe Tubi

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Considerazioni sui sistemi a diaframma
« il: Gennaio 04, 2015, 22:29:21 pm »
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  • Oggi mi sono ritrovato a dovere ripristinare due penne italiane con caricamento "a diaframma", ovvero una rivisitazione in chiave nostrana del "Vacumatic" della Parker.
    le penne in questione sono una Tabo Trasparente ed una Saratoga Webber.
    I due meccanismi si somigliano abbastanza, anche se personalmente mi piace di più quello della Tabo, più semplice da smontare e con il pregio di non avere bisogno di rimuovere il fondello; è premendo sul medesimo, che svitandolo si estrae dalla penna, che si agisce per caricarla. Il Tabo è essenzialmente d'alluminio, il Webber in ottone nikelato (mi pare). Molto simile, ma proprio tanto, è anche il sistema della Tibaldi Trasparente, anch'esso in alluminio od una sua lega con una spiccatissima vocazione alla ossidazione/corrosione: difficile trovarne di sani. Anche altri marchi hanno usato sistemi simili.
    Le re-interpertazioni italiane hanno alcune raffinatezze sicuramente superiori al sistema Parker: del fondello Tabo ho già detto, ma anche il pulsante della Saratoga si estrae svitandolo per l'utilizzo e rientra avvitandolo per essere contenuto nel corto fondello. L'aggancio a baionetta del primo tipo di pulsante Vacumatic, rientrante, era sicuramente più spartano e delicato.
    Il sistema stelle e strisce si prende però una grossa rivincita sulla funzionalità, dove si stacca nettamente dai nostrani.
    Ho cercato di fare in fretta e furia una scarabocchio che rappresenta le sezioni dei sue sistemi: sopra il Parker e sotto una rappresentazione "ibrida" degli altri.
    L'esclusività (verosimilmente brevettata) del Vacumatic è che il gommino nella posizione di riposo di ripiega su se stesso, come un dito di un guanto rivoltato, e la variazione di volume prodotta sta nel passaggio alla posizione distesa. Nella Vacumatic il gommino non è soggetto a sollecitazioni elastiche ma solo alla "deformazione".
    Nei sistemi italiani invece il gommino a riposo e nella sua posizione naturale distesa ed il pulsante/pistone discendendo lo costringe a stirarsi, provocando così la variazione di volume che provoca al rilascio l'entrata dell'inchiostro. Il sistema Parker ha una maggiore efficienza, ma soprattutto a minori criticità, e spiego il perché:
    Tutti questi meccanismi bloccano il gommino superiormente tramite la parte conica colorata in verde che lo stringe contro l'interno della penna. Nell'americana non occorre una grossa resistenza, perché come detto dianzi il gommino non ha sollecitazioni elastiche; nelle italiane il discorso è diverso: se la gomma non è ben "strizzata" contro la parete, quando lo stantuffo verrà stirata dal pulsante/stantuffo tenderà a scivolare via dalla sede conica. Da qui l'esigenza di serrare piuttosto forte il blocco di carica e l'insidia tutt'altro che teorica di fessurare il corpo per la dilatazione indotta dal conico, che nella fattispecie agisce come un cuneo.
    Qualche anno addietro mi successe proprio con una bella Saratoga del modello grande e da allora uso grande attenzione e prudenza: è una penna delicata e per la quale nutro una spiccata antipatia; sotto quell'aspetto è decisamente più ben fatta la Tabo.



    Online Giuseppe Tubi

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    Il più stupido di tutti
    « Risposta #1 il: Gennaio 06, 2015, 16:16:15 pm »
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  • Poco dopo avere scritto la parte precedente mi è capitata tra le mani anche un'altra penna, con un'ulteriore variante, sempre in chiave "italiana" del meccanismo: Una The King relativamente recente, di quelle ogivali con un anello dorato a bordo cappuccio particolarmente alto. Di queste penne direi che esiste anche la versione con caricamento a pulsante di fondo, ma questa ha questa strana versione di diaframma che, se non ho interpretato io male le cose, è veramente la più stupida di tutte. Talmente stupida che chi ha partorito una tale assurdità andrebbe picchiato con un mazzuolo, anche sulla testa, tanto non c'è rischio si fare danni.
    Eppure c'ho studiato e ristudiato, ma non sono riuscito ad interpretare in un modo sensato questo marchingegno, del quale allego un'ulteriore schema scarabocchiato.
    Una prima scelta demenziale che appare evidente è quella della forma piatta della base del pulsante/stantuffo, che sottopone il povero gommino (C) ad uno stress del tutto gratuito sullo spigolo vivo di quest'ultimo, ma l'assurdità più grossa è insita nella forma della parte conica che supporta il suddetto gommino. E' infatti presente sulla sommità una parte stondata di cornice (B), che potrebbe garantire un buon ancoraggio del gommino se non fosse che passa talmente precisa dentro il corpo della penna da non permettere l'interposizione anche di un minimo spessore.
    Verrebbe da dire poco male, fissando il gommino con dell'adesivo il suddetto può restare in posizione anche se tenuto al di sotto della cornice di cui sopra. In effetti è così, ma c'è un problema: in corrispondenza della cornice stondata si genera un trafilaggio d'aria. Non così grave da vanificare il caricamento, ma più che sufficiente a far formare gocce in sequenza sul pennino.
    Ho risolto sufficientemente bene il problema interponendo un o-ring di adeguate dimensioni nella posizione (A), dove schiacciato tra il conico e la parte avvitata in verde sigilla il tutto.
    E' chiaro che in origine non c'era e non poteva esserci; non mi è invece chiaro come in origine questo barbaro aggeggio potesse funzionare .

    Online turin-pens

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    Re:Considerazioni sui sistemi a diaframma
    « Risposta #2 il: Gennaio 07, 2015, 14:21:14 pm »
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  • Questo è un topic molto, molto molto interessante, non mi sono mai soffermato sulle differenze tra i vari "tipo vacumatic" di produzione italiana, mentre le differenze tra l'originale americano e i figli italiani sono piuttosto ben visibili, la stessa cosa non si può dire tra i vari italiani che mostrano le varie differenze soltanto ad un'attenta osservazione.

    I miei più sinceri complimenti!

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    Online Giuseppe Tubi

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    Re:Considerazioni sui sistemi a diaframma
    « Risposta #3 il: Gennaio 07, 2015, 16:48:57 pm »
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  • Grazie a te Riccardo per l'apprezzamento;
    anche a me sembrava che potesse essere uno spunto interessante, anche se consapevole che gli argomenti tecnici, tantopiù se così specifici, non riscuotono certo un interesse vasto come quelli di natura più "popolare". Come al solito devo recitare il solito mea culpa per non avere fotografato i vari meccanismi quando li avevo tra le mani; ciò avrebbe consentito di documentare assai più compiutamente il testo e probabilmente ne avrebbero agevolato la comprensione in modo assai migliore di quanto consentito dagli orridi disegnacci. Purtroppo però mi faccio sempre prendere dalla frenesia della soluzione del problema ed una volta ripristinato il sistema e rimontato tutto l'occasione è ormai persa.
    Sono però un po' deluso dal pur sparuto manipolo di tecnici: il tuo è stato l'unico riscontro su questo topic. Si vede che saranno tutti alle prese coi postumi delle libagioni.....

    Online Giuseppe Tubi

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    Re:Considerazioni sui sistemi a diaframma
    « Risposta #4 il: Gennaio 07, 2015, 17:14:59 pm »
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  • Riccardo, per quanto ricordo di quelle foto sarebbe stato utile rimandare al tuo post sulla ricostruzione del sistema di caricamento della Tibaldi trasparente, di cui al link sottostante; purtroppo fa parte di quelli le cui immagini sono sparite....
    http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=2046.msg18013#msg18013

    Offline f.hawks

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    Re:Considerazioni sui sistemi a diaframma
    « Risposta #5 il: Gennaio 07, 2015, 17:47:23 pm »
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  • Ovviamente non aspettavi certo me  :set2010027: :set2010028: :set2010028:

    io riesco (non sempre) ad agire sui meccanismi delle italiane perché (se si smontano...) è più facile operare !!!!!!!!!!!

    Online Giuseppe Tubi

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    Re:Considerazioni sui sistemi a diaframma
    « Risposta #6 il: Gennaio 07, 2015, 18:39:49 pm »
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  • Ovviamente non aspettavi certo me  :set2010027: :set2010028: :set2010028:

    io riesco (non sempre) ad agire sui meccanismi delle italiane perché (se si smontano...) è più facile operare !!!!!!!!!!!
    Mi fai venire in mente una considerazione che ho dimenticato: i sistemi nostrani sono mediamente più facili da smontare di quello americano, per il quale è pressoché obbligatorio disporre dell'apposito estrattore, che tra l'altro se non è "doppio" è diverso a seconda del formato della penna.
    La riparazione del Vacumatic, intesa come sostituzione del gommino, non è in compenso particolarmente difficile: spesso e volentieri la cosa più rognosa è estrarre la vecchia pallina dall'alloggiamento nel pulsante senza danneggiare quest'ultimo.

    Offline Resvis71

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    Re:Considerazioni sui sistemi a diaframma
    « Risposta #7 il: Gennaio 07, 2015, 19:17:47 pm »
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  • Non sono un tecnico e per il momento mi limito alla manutenzione fatta bene, però sto imparando un sacco di cose grazie ai topic come questo che fanno scuola.
    Tubi, i disegni sono perfetti, altro che "disegnacci"!
    Complimenti e grazie ancora😊

    Online turin-pens

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    Re:Considerazioni sui sistemi a diaframma
    « Risposta #8 il: Gennaio 07, 2015, 22:15:20 pm »
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  • Caro Tubi,
    Il tuo ultimo disegno schematizza molto bene, cosi bene che mi fa pensare che non sia completo. Mi spiego meglio, secondo me la penna che hai smontato era già stata rimaneggiata e quindi mancante di un pezzo nella parte a contatto con il diaframma.
    Il diaframma li presente è troppo corto per poter sopportare lo stiramento necessario per poter caricare e durare. Quindi secondo me ne manca un pezzo di diametro più piccolo e di lunghezza adeguata questo permetterebbe uno stiramento del sacchetto ottimale e in più l'estremità a contatto con il diaframma sarà stata certamente sferica o con gli spigoli raggiati.

    Online Giuseppe Tubi

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    Re:Considerazioni sui sistemi a diaframma
    « Risposta #9 il: Gennaio 07, 2015, 22:42:46 pm »
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  • caro Tubi,
    l tuo ultimo disegno schematizza molto bene, cosi bene che mi fa pensare che non sia completo. mi spiego meglio, secondo me la penna che hai smontato era giá stata rimaneggiata e quindi mancante di un pezzo nella parte a contatto con il diaframma. il diaframma li presente è troppo corto per poter sopportare lo stiramento necessario per poter caricare e durare. quindi secondo me ne manca un pezzo di diametro più piccolo e di lunghezza adeguata questo permetterebbe uno stiramento del sacchetto ottimale e in più l'estremità a contatto con il diaframma sarà stata certamente sferica o con gli spigoli raggiati.
    Che la penna fosse stata precedentemente rimaneggiata non lo posso escludere: mancava anche un minimo residuo di gomma all'interno, quindi sicuramente non era in condizioni "nature". Non posso per contro neppure escludere che mancasse qualche pezzo, anche se ciò non appare evidente. Quell'estremità a piattello del pulsante è un insulto al buon senso: la parte di gomma sovrastante resta bloccata dagli spigoli e lascia improbo lavoro di estensione alle ridottissime parti laterali. Tuttavia anche questo è liscio, senza alcun attacco, foro, filettatura.... nulla di nulla!
    O persino pensato che il piattello portasse un pistone e funzionasse tipo lo stantuffo t(r)uffante Omas, ma non avrebbe senso: se il pistone facesse tenuta, non sarebbe certo la molla interna in grado di riportarlo indietro; se la tenuta fosse relativa, probabilmente riuscirebbe a caricare la penna, ma le infiltrazioni d'aria da dietro la farebbero immediatamente svuotare.
    Per risolvere il mistero ci vorrebbe un'altra di queste The King in condizioni originali....

    Online turin-pens

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    Re:Considerazioni sui sistemi a diaframma
    « Risposta #10 il: Gennaio 08, 2015, 18:42:47 pm »
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  • Riccardo, per quanto ricordo di quelle foto sarebbe stato utile rimandare al tuo post sulla ricostruzione del sistema di caricamento della Tibaldi trasparente, di cui al link sottostante; purtroppo fa parte di quelli le cui immagini sono sparite....
    http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=2046.msg18013#msg18013

    Grazie per la segnalazione, ho provveduto a reinserire le immagini che erano saltate. Ho aggiornato anche il topic della Tibaldi 60 blu orientato.

    Offline Gong-oh

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    Re:Considerazioni sui sistemi a diaframma
    « Risposta #11 il: Gennaio 12, 2015, 01:39:50 am »
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  •  :set2010083: :set2010090:

    Esimio Prof. Tubi,
    è sempre un piacere presenziare alle Vostre lezioni.
    Da tempo mi chiedo come funzioni il meccanismo di caricamento di una Vacumatic e perchè sia necessario dotarsi di un attrezzo specifico per sostituire il serbatoio, ma non osavo porre il quesito. Ora grazie a Voi ho capito perfettamente. Grazie.

    Se permettete, avrei da porVi un'altra domanda: scrivere con una penna a diaframma può essere un metodo efficace per il contenimento delle nascite?

    Online turin-pens

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    Re:Considerazioni sui sistemi a diaframma
    « Risposta #12 il: Gennaio 12, 2015, 08:42:52 am »
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  • naturalmente, se applichi il diaframma nel posto giusto e in modo corretto .............forse..
    chissá......magari......funziona dipende forse dal formato della penna....
    ..
    sa da provà?????

    Online Giuseppe Tubi

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    Re:Considerazioni sui sistemi a diaframma
    « Risposta #13 il: Gennaio 12, 2015, 10:03:22 am »
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  • :set2010083: :set2010090:

    Esimio Prof. Tubi,
    ..... Se permettete, avrei da porVi un'altra domanda: scrivere con una penna a diaframma può essere un metodo efficace per il contenimento delle nascite?
    Giovine (!?!) discepolo,
    la prima parte del suo intervento mi lusinga e la ringrazio.
    Al contrario la sua domanda qui sopra riportata mi lascia sconcertato ed interdetto: la invito pertanto a distogliere la sua fantasiosa mente da cotali qvaestio e concentrarla invece sulle amenità inerenti agli afidi ciccioni ed affini, alle quali si dimostra decisamente più avvezza e vocata.

    Offline Wallygator

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    Re:Considerazioni sui sistemi a diaframma
    « Risposta #14 il: Gennaio 14, 2015, 20:19:34 pm »
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  • :set2010083: :set2010090:

    Se permettete, avrei da porVi un'altra domanda: scrivere con una penna a diaframma può essere un metodo efficace per il contenimento delle nascite?

    Se ti limiti solo a scrivere......

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