Credevo anch'io che Verbana e Ancora fossero collegate, sia per la coesistenza nella stessa località. sia perché le uniche Verbana che possiedo le ho acquistate in un negozio che, oltre a queste, aveva solo delle Ancora.
Probabilmente è un caso, oppure le due ditte avevano lo stesso rappresentante.
Le prime 3 dall'alto sono a pulsante di fondo, quella in basso a pistone.
La prima in alto soffre di una specie di "cancro del metallo" che ha divorato le dorature.
Da cosa dipende?
Si può fare qualcosa per prevenirlo?
Grazie
Alberto
Purtroppo la fotografia d'insieme non consente di vedere i particolari della penna ammalorata, ma mi viene un sospetto: non è per caso che sulla zona della sommità del cappuccio il materiale della penna (celluloide) abbia subito fenomeni di scolorimento, opacizzazione o cambio della tonalità del colore? Perché in tal caso i problemi sulle dorature sarebbero indotti, in quanto il vero marlato (ahimé, incurabile) è proprio la celluloide.
Si trata di un fenomeno complesso, chiamato cristallizzazione riferendosi ai casi più violenti, dove il materiale comincia spontaneamente a fratturarsi, a subire variazioni dimensionali, sino a giungere più o meno rapidamente a disgregarsi. Sicuramente l'ambiente può avere un effetto da catalizzatore ed innescare e/o accellerare un fenomeno che è stato latente per anni.
In altri casi gli effetti sono più blandi, limitandosi appunto a variazione del colore e della luventezza del materiale, che normalmente vira da toni brillanti verso tinte pastello, talvolta cambiando proprio tonalità: tipico il caso dell'azzurro che vira verso il fuxia.
Comunque sia, per venire al dunque, pare assodato che in questi fenomeni si liberino sostanze fortemente acide, che sono quelle responsabili della corrosione delle parti metalliche nelle vicinanze.
Non fa sicuramente male lavare la penna con una certa frequenza in acqua e bicarbonato, soluzione spiccatamente basica, che dovrebbe quindi neutralizzare l'acidità.