Ripesco questo post per svelare un segreto che solo Rembrandt conosce.
Quando ho iniziato a bazzicare i forum di penne stilografiche, nella disperata ricerca di trovare "la penna della mia vita" (ne volevo solo una, ma che fosse "per sempre") mi imbattei in un post di Armando che diceva: "vieni a scegliere tra le mie, così ti puoi orientare meglio".
Andai nel suo negozio dove aveva un'ala interamente dedicata alle sue bacheche e lì ... mi venne un colpo.
Penne dappertutto, una più bella dell'altra, ma io ... inesperta e ignorante in materia, mi ritrovai più confusa che mai.
Gli chiesi quale penna usasse quotidianamente e mi mostrò l'Aurora 88, mi fece provare sia il pennino F sia il pennino M e me ne innamorai.
Nel frattempo che guardavo, prendevo in mano ed aprivo le sue penne (con il suo consenso) mio figlio si aggirava per il negozio giocando con il cane di Armando (lì per lì pensai che fosse meglio mettere il guinzaglio al Fenomeno prima che facesse danni, ma Armando mi rassicurò "non ti preoccupare, lasciali giocare").
Uscita dal suo paese dei balocchi iniziai la ricerca dell'Aurora 88. In tale impresa mi aiutò Rembrandt perché con gli acquisti tramite baya sono veramente una frana.
E' così che ho acquistato la mia prima penna a pistone, per colpa di Armando con la complicità di Rembrandt.
Successivamente ne ho acquistata un'altra (usata) ma non mi ha dato le stesse soddisfazioni della prima.
Non contenta ... ho comperato un'Aurora 88 Big, nuova di pacca, per il Fenomeno che si è dimostrata un tagliacarte.
La mia passione per le Aurora si è fermata lì.
Due incontri furono nefasti per la mia carta di credito:
1) l'incontro telefonico con Marco Moricci (la Sailor Sapporo è la penna dedicata esclusivamente agli esami)
2) l'incontro personale con Armando, che mi ha aperto un mondo nel quale mi sono persa.
In tutta questa vicenda Rembrandt ha il ruolo di "badante" ossia è colui che mi ha guidato nei primi passi nel mondo delle penne stilografiche.