Autore Topic: Identificazione di tante penne, montblanca, waterman, cross, ecc.  (Letto 7736 volte)

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Offline pietropal

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Re:Identificazione di tante penne, montblanca, waterman, cross, ecc.
« Risposta #15 il: Aprile 28, 2015, 13:47:55 pm »
Aggiungo che ho scoperto che la Parker 75 stilo dovrebbe avere il converter, ma nel mio caso non è presente. Immagino sia andato perso. Mi domando, non conoscendone la funzione, se è una parte essenziale della penna.

Ho provato la penna con delle cartucce che erano nella scatola, la cartuccia si innesta perfettamente, sembra "la sua", solo che poi la penna non scrive. Esce inchiostro, scuotendo la penna, dalla fessura presente sul retro della punta in oro.




Offline muristenes

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Re:Identificazione di tante penne, montblanca, waterman, cross, ecc.
« Risposta #16 il: Aprile 28, 2015, 14:08:22 pm »
Non conosco quel modello Parker, ma nella mia matita Sheaffer le mine si caricano dalla punta, assicurandosi che rimangano agganciate al meccanismo. Se non fai così c'è il rischio che la mina rimanga bloccata all'interno del canale.

Online Giuseppe Tubi

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Re:Identificazione di tante penne, montblanca, waterman, cross, ecc.
« Risposta #17 il: Aprile 28, 2015, 15:04:47 pm »
Scusa, se non ricordo male avevi scritto che si vedeva spuntare una mina che però non riuscivi ad estrarre; verosimilmente quello che vedi è la parte del meccanismo che spinge la mina verso il basso ruotando la metà superiore della penna. Se così è, dovresti fare risalire il meccanismo e spingere dentro una nuova mina.
Così funzionano le vecchie matite automatiche; francamente ero convinto che la matita della 75, essendo più moderna, avesse il caricamento della mina automatico, ma forse non è così.

Online Giuseppe Tubi

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Re:Identificazione di tante penne, montblanca, waterman, cross, ecc.
« Risposta #18 il: Aprile 28, 2015, 16:14:45 pm »
Aggiungo che ho scoperto che la Parker 75 stilo dovrebbe avere il converter, ma nel mio caso non è presente. Immagino sia andato perso. Mi domando, non conoscendone la funzione, se è una parte essenziale della penna.

Ho provato la penna con delle cartucce che erano nella scatola, la cartuccia si innesta perfettamente, sembra "la sua", solo che poi la penna non scrive. Esce inchiostro, scuotendo la penna, dalla fessura presente sul retro della punta in oro.
Francamente non so dirti con sicurezza se sulla 75 il converter facesse parte della dotazione o fosse un optional; comunque sia è sicuramente intercambiabile con le cartucce, delle quali ha il medesimo attacco.
Il fatto che la penna non scriva non dovrebbe assolutamente dipendere da quello. E' verosimile che si soltanto sporca e dei residui d'inchiostro secco abbiano ostruito i canali capillari di alimentazione. Togli la cartuccia e lava il puntale: lascialo immerso in acqua per una notte e poi fai scorrere un filo d'acqua indirizzandolo nell'attacco della cartuccia.

Offline pietropal

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Re:Identificazione di tante penne, montblanca, waterman, cross, ecc.
« Risposta #19 il: Aprile 28, 2015, 16:33:19 pm »
Risposte molto utili, mi rincuora il sapere che il funzionamento non dipende dal converter, provvederò a fare quanto suggerito.

Per quello che riguarda la Matita invece provo ad acquistare delle mine di ricambio di dimensione maggiore (visto che la 0,7 scivola via) e vedere se effettivamente si carica dal basso.

Grazie mille

Pietro

Offline muristenes

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Re:Identificazione di tante penne, montblanca, waterman, cross, ecc.
« Risposta #20 il: Aprile 28, 2015, 17:49:32 pm »
In effetti potrebbero essere delle 0.9, come riportato da questo sito:

http://davesmechanicalpencils.blogspot.it/2008/06/parker-75-ciselle-mechanical-pencil.html

Non posseggo questo modello, e pertanto sono abbastanza sorpreso di vedere l'ingegnoso sistema del refill - matita. Se anche la tua ne è dotata, come immagino, puoi convertire la matita in una penna a sfera sostituendo il ricambio. Se dovessi farlo tieniti da parte quello della matita: pare che sia abbastanza raro.

Offline pietropal

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Re:Identificazione di tante penne, montblanca, waterman, cross, ecc.
« Risposta #21 il: Aprile 28, 2015, 20:07:31 pm »
In effetti potrebbero essere delle 0.9, come riportato da questo sito:

http://davesmechanicalpencils.blogspot.it/2008/06/parker-75-ciselle-mechanical-pencil.html

Non posseggo questo modello, e pertanto sono abbastanza sorpreso di vedere l'ingegnoso sistema del refill - matita. Se anche la tua ne è dotata, come immagino, puoi convertire la matita in una penna a sfera sostituendo il ricambio. Se dovessi farlo tieniti da parte quello della matita: pare che sia abbastanza raro.


Confermo che sono le 0.9

Provato ora e la matita, fortunatamente, funziona alla perfezione.

E', ad ogni modo, diversa da quella del link.

Grazie

Offline pietropal

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Re:Identificazione di tante penne, montblanca, waterman, cross, ecc.
« Risposta #22 il: Aprile 29, 2015, 09:10:01 am »
Buongiorno, la Parker, dopo la nottata in acqua, scrive regolarmente!

Grazie mille!


Ulteriore domanda sulla Hastil. Funziona con delle cartucce normali? Non ho capito se anche questa di serie avrebbe il caricatore o altri aggeggi strani, nella penna non c'è.

E quella parte in platisca dentata verso la base della penna che funzione ha?

Grazie

Pietro

Online Giuseppe Tubi

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Re:Identificazione di tante penne, montblanca, waterman, cross, ecc.
« Risposta #23 il: Aprile 29, 2015, 10:52:18 am »
Buongiorno, la Parker, dopo la nottata in acqua, scrive regolarmente!

Grazie mille!


Ulteriore domanda sulla Hastil. Funziona con delle cartucce normali? Non ho capito se anche questa di serie avrebbe il caricatore o altri aggeggi strani, nella penna non c'è.

E quella parte in platisca dentata verso la base della penna che funzione ha?

Grazie

Pietro
Parimenti alla Parker 75 la Hastil può funzionare sia a cartuccia che a converter, che logicamente devano essere quelli appropriati alla penna.
La parte in plastica dentata cui ti riferisci penso che siano le due ganasce nere in prossimità del fondo della penna: se le premi sentirai che sotto hanno una molla che le tiene allargate: hanno la funzione di fermare il cappuccio quando è calzato sul fondo della penna ed impedire che questo possa rigare la finitura superficiale. La Hastil ad uno sguardo distratto può sembrare una delle tante banali penne "tubetto" in voga negli anni '70, ma la realtà è ben diversa: ha delle finezze costruttive veramente uniche, coperte da brevetto. Un'altra è il fermaglio che sta a riposo perfettamente accostato al cappuccio ma che può allargarsi per "pinzare" la stoffa del taschino.

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