Quando il gatto non c'è ... i topi si mettono a fare Zumba! Mica solo a ballare!
Ho approfittato dei bisogni fisiologici (più impegnativi) del Fenomeno per ... provare la penna!
E' completamente diversa (come sensazione di scrittura) dalla Waterman 52.
Apparentemente si presenta con un pennino rigido, di dimensioni generose e straordinariamente scorrevole.
E' sufficiente sfiorare il foglio per vedere la scrittura "prendere forma".
Tuttavia ... se si vuole apprezzare il reale potenziale della penna, ci si deve "piegare" al suo volere: più il pennino è inclinato in prossimità di un angolo di 25° rispetto al foglio, più dimostra il suo carattere vintage, disponibile, scorrevole, plasmabile che assume variazioni di tratto simili ma diverse dalle altre sorelle (vds. Waterman 52).
Quello che amo della Waterman 52? C'è feeling, lei sente come sto, lei sente il mio stato d'animo, lei ... reagisce in base a ciò che provo mentre scrivo.
La Waterman Hundred Years, per quel poco che ho potuto appurare (benedico il Nintendo che tiene impegnato il Fenomeno al bagno più del dovuto) non si piega al tuo modo di scrivere, non risente del tuo stato emotivo, ma pretende che sia tu a piegarti a lei. Sicuramente è una penna "di carattere". Appena accettate le "sue" regole ... diventa docile.
Una delle prime cose che ho notato della Hundred Years è quella fattispecie di zigrinatura che ha lungo tutto il fusto.
Al tatto ... è un piacere tenerla in mano.
Sollecitare i polpastrelli strofinandoli contro tale superficie aiuta la concentrazione (non chiedetermi perché ... ma ho avuto questa sensazione).
Che dire? Grazie "TUBI" per questo splendido regalo che hai fatto al Fenomeno.
Il Vintage è un mondo straordinario che nulla ha a che vedere con la mera estetica che caratterizza la produzione moderna, dove è più importante "l'apparenza" dell'essenza.
Credo che Leonardo apprezzerà doppiamente questa penna, perché è il simbolo di ciò che è realmente importante nella vita.
Ragazzi! Quante emozioni danno queste penne "antiche"!!!
Wow!!!