la safety dopo un po' non scrive più

[Costa]

Ciao a tutti,
non so se "posto nel posto giusto".
Ho trovato nel classico cassetto del nonno due belle safety una zenith extra ed una invicta tutte e due 18 kr ho trovato ad un mercatino una safety omega piccolina sempre 18 kr.
Non funzionavano e le ho portate a restaurare in un negozio: non scrivevano, una aveva il fondello staccato, la piccola aveva la punta del pennino rotta.
Mi è stato detto che il valore non era elevato e che solo per il valore affettivo sarebbe valsa la pena del restauro.
Dopo il restauro le ho provate ma non scrivevano a lungo: una poco più di una riga, un'altra nemmeno la firma.
Le ho riportate di nuovo al negozio che si è offerto di correggere il problema.
Le ho riprese ed al negozio mi hanno detto:
che era stato allargato il condotto e allargati i rebbi ma il problema non poteva essere risolto completamente perché questo tipo di penne non scrive come le altre stilografiche ed è soggetto a non scrivere a lungo; a dimostrazione di ciò mi è stato detto che gli atti conservati al tribunale di Roma erano pieni di macchie di inchiostro perché chi usava queste penne, quando si bloccavano, dava dei colpettini per far scendere l'inchiostro e spesso in questo modo si schizzavano le pagine.
Adesso la mia domanda è questa:
è vero o no che le safety non scrivono come un'altra stilografica ossia dopo qualche riga si ferma l'inchiostro e bisogna aspettare che riscenda?
Vi ringrazio in anticipo per la vostra disponibilità.

[Gong-oh]

Domanda interessante, sentiamo cosa rispondo gli esperti del forum, ho lo stesso problema anch'io.

Ho constatato che se non di serra fortemente la sezione, l'inchiostro defluisce meglio.
Quando non scrive, a volte è sufficiente riportarla in posizione verticale e facendo rientrare leggermente la sezione, farle prendere "una boccata d'aria".

[maxpen2012]

Non è facile dire perchè le penne si comportano così, senza averle tra le mani...
Comunque la storia delle safety che per loro natura non scrivono è sicuramente una minch..ta...
Se sono state restaurate correttamente devono scrivere come tutte le altre...
I nostri avi non erano poi così cretini da comprare penne che non scrivevano, che
sarebbe un pò come acquistare auto che non camminano...
Dunque direi che la prima operazione indispensabile da eseguire è cambiare negozio, oltretutto
vedo che sei di Roma, dove certo non mancano i riparatori di penne antiche VERI...
Allargare il condotto o i suoi canalini è proprio il contrario di ciò che si deve fare, le penne
prodotte prima della seconda guerra mondiale utilizzavano inchiostri molto più densi
e meno fluidi degli attuali, e quindi volendo usarle per scriverci se mai si deve ridurre il
flusso otturando parzialmente i canalini ( di solito si usano dei filini di carbonio, incastrati
in modo comunque del tutto reversibile ).
Allargare i rebbi del pennino è poi una cosa assurda, allora sì che la penna non scrive...
Di solito la causa di questo problema è la non aderenza della parte inferiore del pennino
al conduttore, montaggio sbagliato o pennino, se sostituito, non adatto...

[solido]

Non è facile dire perchè le penne si comportano così, senza averle tra le mani...
Comunque la storia delle safety che per loro natura non scrivono è sicuramente una minch..ta...
Se sono state restaurate correttamente devono scrivere come tutte le altre...
I nostri avi non erano poi così cretini da comprare penne che non scrivevano, che
sarebbe un pò come acquistare auto che non camminano...
Dunque direi che la prima operazione indispensabile da eseguire è cambiare negozio, oltretutto
vedo che sei di Roma, dove certo non mancano i riparatori di penne antiche VERI...
Allargare il condotto o i suoi canalini è proprio il contrario di ciò che si deve fare, le penne
prodotte prima della seconda guerra mondiale utilizzavano inchiostri molto più densi
e meno fluidi degli attuali, e quindi volendo usarle per scriverci se mai si deve ridurre il
flusso otturando parzialmente i canalini ( di solito si usano dei filini di carbonio, incastrati
in modo comunque del tutto reversibile ).
Allargare i rebbi del pennino è poi una cosa assurda, allora sì che la penna non scrive...
Di solito la causa di questo problema è la non aderenza della parte inferiore del pennino
al conduttore, montaggio sbagliato o pennino, se sostituito, non adatto...

Aggiungo solo alla già eloquente risposta di Max, che peraltro condivido in pieno, la necessità di controllare la perfetta aderenza e rispondenza del pennino alla condotta. Il conduttore, semmai fosse stato sostituito il pennino, ritengo sia rimasto quello originale. Devi vedere se pennino e conduttore sono compatibili e se tra i due c'è troppa "aria". In questo caso dovrebbe essere abbastanza semplice intervenire scaldando il conduttore in ebanite per ridurre lo spazio tra i due e farli aderire bene.

[Costa]

Grazie delle risposte.
Effettivamente avevo più che qualche dubbio su quanto riferitomi.
Ho riprovato le penne e la piccola, alla quale è stato cambiato il pennino mettendone, mi hanno detto, uno d'epoca, va benissimo.
La zenith va discretamente mentre la Invicta va male, meglio di prima, ma se si preme un po' di più il pennino fantasticamente elastico,  perde alimentazione e bisogna aspettare un po' prima che l'inchiostro ricominci a scendere.
Sulla zenith e sulla invicta non sono stati cambiati né i pennini né il conduttore.
Tra l'altro cambiare negozio significherebbe ricominciare a spendere. Il negoziante mi ha detto che questo restauratore cui si è rivolto facendo da tramite è molto anziano, quindi dovrebbe avere molta esperienza ma da quello che mi dite...

[Giuseppe Tubi]

Le safety hanno degli enormi limiti di praticità ed usarle a mio parere è da veri masochisti. Tuttavia almeno una volta per provare è più che lecito farlo e, come ha giustamente scritto Max, queste penne devono potere essere usate come tutte le alte; se non scrivono o lo fanno malamente i problemi sono, manco a dirlo, gli stessi che comportano analoghe anomalie alle altre penne: scorretto posizionamento di conduttore e pennino, infiltrazioni d'aria, ecc. ecc.
Deve essere considerato anche che le rientranti non sono affatto le più vecchie penne costruite ed oltretutto la loro produzione si è protratta sino agli anni '30 inoltrati, quando la realizzazione dei canalini capillari dei conduttori era arrivata a soluzioni abbastanza sofisticate e le stesse erano logicamente applicate anche agli alimentatori delle safety.

[Mrbones67]

Personalmente ho sempre visto ovviare scaldando il conduttore, premendolo da morbido scottandosi le dita per farlo aderire al sotto del pennino, poi di colpo in acqua fredda per congelare il risultato ottenuto. Alcune safety ben messe scrivono da Dio. Una sottigliezza: che il pennino coevo sia comunque a spalla stretta, altrimenti non se po' guarda'! Tra romani ci capiamo.

[pedewall]

Condivido in pieno quanto è stato sinora scritto, vorrei solo aggiungere un piccolo particolare.

Posto che sia tutto in ordine, perfettamente accoppiato e funzionante pennino, alimentatore, collare (attenzione, alimentatore e collare vengono sostituiti con grande facilità, ma sono simili ed adattabili, non con dimensioni uguali agli originali), una volta che il pennino è fuoriuscito, l’inchiostro è contenuto in un cilindro a tenuta quasi stagna (il collegamento con l’esterno è fornito dai canali capillari dell’alimentatore) da cui fuoriesce, in fase di scrittura
Il flusso di inchiostro in uscita avviene per gravita con una forza proporzionale al peso dello stesso, ma come si consuma, riduce il suo peso sino a creare all’interno una pressione negativa che inibisce o come minimo rallenta l’uscita dell’inchiostro, pressione negativa che i capillari dovrebbero controbilanciare.
Per riequilibrare il sistema basterà porre la penna in posizione verticale facendo lievemente rientrare il pennino.
Mi direte che tutte le penne sono teoricamente concepite allo stesso modo: la differenza sta nel quantitativo di inchiostro, nelle rientranti, se non di generose dimensioni, siamo ben lontani da 1-2 cc di quanto contenuto nelle altre.

Note le problematiche, bisognerà sul campo cercare le cause di un funzionamento discontinuo.