Il racconto del tuo babbo è ovviamente veritiero, e fai bene a tenerti ben caro quel
piccolo "cimelio di famiglia"...
Diverso è il caso delle penne vintage che vengono proposte in vendita accompagnate
dalle storie più improbabili... Sapessi quante ne ho sentite in tanti anni da che
colleziono penne antiche...Si tratta in genere di avvincenti vicende di nonni, bisnonni
etc. che le hanno avute nelle più curiose circostanze, per lasciarle poi ai loro discendenti
i quali però se ne separano, beninteso a malincuore, per una cospicua cifretta...
Te ne mostro una che mi è capitata tempo fa, una Pelikan 100 con una "mirabolante"
storia narratami da un anzianissimo venditore, che se ne separava suo malgrado...
Ho finito per prenderla perchè alla fine me l'ha lasciata a pochissimo...
La storia era che un suo familiare, che durante la seconda Guerra Mondiale lavorava
all'arsenale navale di La Spezia, aveva ricevuto in dono la penna dal comandante tedesco
del sommergibile U-Boot 47 in segno di gratitudine per avergli riparato, pensa un pò,
il periscopio...
Quanto prima farò cambiare la "binde" che oltretutto con quelle svastiche non si può
proprio guardare...
L'amico Tom Westerich, al quale per curiositá l'ho mostrata, mi ha detto che si tratta di
un falsone eseguito in Bulgaria, dove esistono miriadi di officine che producono "ex novo"
oppure, come in questo caso, modificano, penne tedesche, in genere false Montblanc...
Ecco il capolavoro...