Intanto grazie a tutti dell'attenzione che rivolgete a questo topic...!
Ricambio in parte illustrandovi i progressi fatti e le mie "sensazioni", sperando di non annoiarvi troppo!!
Allineamento pennino: visto che lo hai già smontato e rimontato senza eccessivi problemi, prova a smontarlo ulteriormente e rimontarlo, magari variando la lunghezza della parte di pennino che fuoriesce dall'alimentatore, non é detto che risolva, ma tentare non guasta.
Le 6 microregolazioni dovrebbero avere una valenza solo se il pennino é correttamente montato (anche se a mio modestissimo parere erano più un gadget che altro).
Inoltre non ti crucciare: la nostra sensibilità nello scrivere, dopo decenni di biro o similia, è ben diversa rispetto a quella di coloro abituati alla stilografica e quindi noi "zappiamo" di più il foglio.
E' sempre mio parere che il pistoncino metallico a molla serva ad evitare che il fusto una volta avvitato non spinga sul meccanismo di caricamento facendo uscire l'inchiostro. Prova ad accostare il fusto fingendo che sia completamente avvitato e confronta le due lunghezze.
Da ultimo, il pennino dovrebbe essere in oro 14 kt; il "mondial patent" non credo abbia un particolare signiificato, salvo essere il solito anglicismo che serviva a dare un maggior lignaggio al prodotto.
Dunque ho nuovamente smontato il pennino, ripulito il serbatoio e rimontato il tutto con molta attenzione, testando l'elasticità del pennino e la sua posizione a penna montata, ed il risultato è decisamente migliore.
Il pennino in oro 14 Kt lo trovo estremamente flessibile e con una "memoria" della propria forma eccezionale: ho provato a forzare leggermente, ma torna sempre incredibilmente nella posizione di origine... provando a disallineare leggermente le due punte del pennino è capitato che si sono incrociate, da quanto premono una contro l'altra... poi rimettendole allineate, tutto è tornato perfetto.
Di conseguenza le 6 microregolazioni hanno cominciato ad avere un senso: nella posizione 6, dove il pennino è più retratto, la penna ha un comportamento molto "nervoso", la punta è più rigida e risponde con immediatezza ad ogni singolo movimento. Via via che si regola la punta nelle posizioni più esterne, la penna diventa più elastica e la scrittura risulta più morbida e meno "secca".
La scrittura è molto molto precisa, non ci sono sbavature, non ci sono punti in cui il tratto è più spesso, sembra quasi una scrittura "stampata"... di solito con le stilografiche che ho usato da ragazzo (da pochi euro, o regali della comunione...) il tratto "stilografico" era immediatamente riconoscibile... questa sembra di una precisione tipo "china", quelle che usavo a scuola (ho fatto i geometri...).
Riguardo la scorrevolezza, ho fatto una prova: ieri sera dopo averla rimontata e inchiostrata mi sono messo a scrivere 6-7 pagine A4 a ruota libera, fitte fitte, qualsiasi cosa mi venisse in mente. Ho fatto una fatica incredibile, zappavo sul foglio che era una meraviglia, ma ho continuato.
Stamani, come per magia, riprovando a scrivere sul foglio ho trovato la penna di una scorrevolezza che ieri mi sognavo.... evidentemente la mano ha il suo peso...!
Ultima chicca sulla molla metallica in cima al caricatore a stantuffo, credo di aver capito a cosa serva.
Mettendo la capsula esterna a fianco al corpo della penna (come hai suggerito) si nota che la molla, con lo stantuffo completamente tirato su, resta leggermente in pressione.
Presumo che questa leggera pressione serva a non far scorrere il corpo penna all'interno del fusto durante la scrittura. Infatti il corpo penna è inserito nell'involucro esterno semplicemente a pressione, per cui impugnando la penna e premendo il pennino sul foglio, tutto il corpo penna interno tenderebbe a "sfilarsi" dall'involucro.
Il meccanismo a molla garantisce la necessaria pressione per far si che questo non avvenga. fico.
La scritta "MONDIAL PATENT": Mondial è un marchio LUS. (da una ricerca su internet ora la ditta si chiama proprio così) Patent in inglese significa "BREVETTO".
Quindi sta ad indicare che il meccanismo di regolazione è un brevetto della Mondial, marchio LUS. Anche questa una bella chicca...!
...LUS (Legnani Umberto Saronno) oppure Legnani Umberto Stilografiche.
Esiste un piccolo museo dalle parti di Varese (non so se a Saronno o Busto Arsizio) dove la Giubileo 53 viene esposta con scatola insieme ad altri prodotti di genere diverso dell'industria del nord Milano. Si tratta di una delle poche penne "tecniche" italiane.
Grazie dell'informazione, interessante!! Approfondendo il tuo spunto ho trovato il museo MILS (acronimo di Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese) e, tra le collezioni esposte, la Giubileo 53, versione identica alla mia!! (almeno esternamente...)
http://www.museomils.it/index.php?it/136/collezione-lusDue cose ulteriori rispetto a quanto correttamente esposto da Wally: a livello teorico più il pennino è estratto più dovrebbe essere libero di flettere, esercitando sul suddetto una qualche pressione durante la scrittura; le punte pertanto si divaricano leggermente ed il tratto aumenta di spessore. Questa è la base della scrittura "calligrafica" dove, specie nel corsivo, le lettere hanno parti larghe e parti strette. Viceversa, quando il pennino è retratto all'interno del puntale, il suddetto impedisce alle punte di sollevarsi ed il pennino diventa rigido, incapace di modulare il tratto.
Il pistoncino a molla sulla sommità dello stantuffo penso che abbia soprattutto la funzione di sforzare leggermente all'interno del corpo incrementandone l'attrito sull'avvitatura per impedire involontari spostamenti della regolazione impostata.
Per quanto riguarda il pennino, segui il consiglio di Wally, controllando bene la simmetria e la centratura dell'alimentatore rispetto al taglio del pennino. Se le punte sono perfettamente allineate (guardale frontalmente con l'aiuto di una lente) potrebbe essere solo necessario fargli fare un po' di "ginnastica" per adattarlo alla tua mano.
Ricorda comunque che la carta, ed in misura minima anche l'inchiostro, hanno influenza sulla scorrevolezza.
Dunque, sulla funzione dello stantuffo credo che ci avevi quasi preso!! Come spiegato prima, (basandomi sull'osservazione) credo che la pressione della molla impedisca l'affondo" del corpo penna all'interno del pennino, ma non troppo da spingere lo stantuffo in basso...
Infatti il registro agisce ad avvitamento sul corpo penna vero e proprio (e la regolazione è di per sé piuttosto dura). Poi il registro, appoggiandosi al fusto esterno, distanzia il pennino.
Riguardo gli effetti del registro sull'elasticità del pennino è esattamente come hai detto, come ho già scritto sopra lo ho potuto verificare di persona!
Solo che devo essere sincero, non riesco ancora a sviluppare una scrittura più o meno spessa, ma forse (anzi sicuramente) è più questione di "mano". Resta comunque secondo me un pennino piuttosto rigido, preciso e "tecnico".
Resta ancora un unico punto "oscuro", ossia l'incisione "Aurelia". Sto indagando.
Riguardo al cappuccio e all'esterno, cosa mi consigliate per la pulizia / lucidatura? (qualcosa di economico...)
intanto allego una macro del pennino.