Apro la discussione su questo progetto, che io e Barbara (Fenice) abbiamo lanciato con successo tempo fa e che, ovviamente, continua.
Il tutto prende spunto dal fatto che io compro le penne per usarle e non per collezionarle intonse. L'unica penna che ho comprato ma non ho (ancora) inchiostrato è la Delta Blue Jay a pistone. Tutte le altre penne che ho comprato sono entrate in uso. Alcune hanno un posto fisso nella mia rotazione, altre alternano periodi di impiego ad altri di riposo e qualcuna è stata pensionata definitivamente. Molte sono penne che mi sono state regalate e che, come dicono gli inglesi, "non erano la mia tazza di té". Altre sono penne che quando sono state acquistate rispondevano ad esigenze precise, ma oggi quelle esigenze non ci sono più o i miei gusti sono cambiati.
Per la maggior parte sono penne di scarso pregio e comunque il fatto che siano state usate ne riduce ulteriormente il valore. Metterle in vendita non ha senso. La quasi totalità non ha più la scatola, eliminata per motivi di spazio e per le ragioni di cui sopra. Alcune di queste penne sono state nel tempo regalate ad amici e colleghi curiosi, con il risultato che in ufficio da me non è strano osservare gente che prende appunti nelle riunioni con una stilografica.
Sulla base di questo, qualche tempo fa, con la collaborazione di Barbara e del Fenomeno, abbiamo deciso di allargare l'idea, lanciando appunto l'iniziativa "adotta una penna", che consiste appunto nel regalare le penne dismesse a chi si avvicina per la prima volta a questo mondo. Penne destinate ad essere abbandonate in un cassetto non solo tornano a nuova vita, ma diventano ambasciatrici della stilografia e continuano a trasmettere una passione.
Chi volesse contribuire a questa iniziativa può contattare Laura o, se vuole, farsene portatore in prima persona.
Se vuole, può aggiornare gli altri in questa discussione.
In allegato il documento da consegnare insieme alla penna.
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