Innanzitutto un bellissimo rivestimento, non è usuale l'utilizzo di bande formate da primule alternate con altre con decori liberty.
Come su questa, accanto al punzone 18 KR, in alcune penne talvolta si trova altro piccolo punzone di cui è difficoltoso capirne il significato.
Sinora ho incontrato:
- una [E] entro un quadrato, come sulla lamina di questa Waterman,
- una N entro un cerchio che accompagna buona parte delle WELLCOME
- una D entro una sorta di scudo esagonale con i lati arrotondati verso l'interno,
- una P con affianco una piccola o entro un rombo <Po>, (non è il <PO> placcato oro, talvolta posto quando manca il titolo dell'oro usato)
- una A entro una sorta di cartiglio esagonale,
- una A ed una O <AO> (forse risolto)
- il nome di Carlo Weingril C. WG. entro una grafa (ci ho messo tanto per individuarlo)
- una DL <DL> (risolto)
- una E che interseca una I entro un cerchio (risolto)
- una MC entro un ovale (risolto)
- una F&C (risolto)
- la S della oreficeria Sarastro di Pforzheim che per un limitato periodo ha rivestito le Montblanc (posta di solito in alto affianco alla clip)
- senza dimenticare i differenti punzoni triangolari che contengono una M ed una G
- e altri.
Che significato possono avere queste lettere?
Giusto è possibile quanto scritto da Massimo, ma non riesco a vederne un utilizzo nell'oro sopratutto quando affiancato alla dichiarazione del titolo dello stesso; non mi sembra corretto apporre il punzone oro 18KR e poi inserire delle limitazioni, anche perchè allora vi era dignità, ma non correttezza (vendevano ottone per simil oro), il contrario di quanto accade oggi.
Di solito è, o meglio potrebbe essere, il punzone personale (corrispondente al Kao giapponese) di chi ha eseguito il lavoro.
Non possiamo pensare che Cavaliere o Uhlmann fossero solo loro ad eseguire i lavori, ma avevano una schiera più o meno ampia di orafi dipendenti o collaboratori, alcuni dei quali potevano avere una sorta di firma o marchio di bottega e venivano autorizzati ad usarlo.
Oppure, almeno quei punzoni con singola lettera, potrebbero essere una sorta di marchio di controllo della qualità della lamina che, proveniente dall'esterno, si utilizzava.
Ma al proposito nulla si trova, tutte le ipotesi sono aperte.