Autore Topic: GO PENS by Gary Lehrer  (Letto 2334 volte)

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Offline fabbale

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GO PENS by Gary Lehrer
« il: Maggio 27, 2010, 11:02:04 am »
Se in questo momento cercate una Etiopia a circa 4.000€ o una 58  cardinal a 2.850€ circa, sono qui...

http://www.gopens.com/

Per chi non lo conscesse ancora, il sito è gestito da uno dei più grossi (nel verso senso della parola vista la mole) collezionisti e dealer mondiali.

Spesso Gary si aggira anche fra i banchi dei nostri pen show italiani; l'ultima volta l'ho visto a Roma a quello organizzato da Tom.

Il sito è utile perchè permette di scaricare in pdf tutto il listino attuale.

Sui prezzi che girano, lascio a Voi ogni commento.

 :set2010054:



Offline roberto v

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Re: GO PENS by Gary Lehrer
« Risposta #1 il: Maggio 27, 2010, 11:25:11 am »
Ah... riuscissimo a vendere noi ai suoi prezzi...  :set2010036: :set2010036:

Online turin-pens

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Re: GO PENS by Gary Lehrer
« Risposta #2 il: Maggio 27, 2010, 11:49:45 am »
Ah... riuscissimo a vendere noi ai suoi prezzi...  :set2010036: :set2010036:

Se le penne che vendiamo sono in perfetto ordine sia estetico che storico e perfettamente funzionanti al 100% non è difficile vendere ai suoi prezzi.

Il problema è che la maggior parte di noi vende penne non proprio in ordine e spesso ci affidiamo a chi dice di saperle mettere in ordine ma che poi all'atto pratico non lo sono.

Offline fabbale

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Re: GO PENS by Gary Lehrer
« Risposta #3 il: Maggio 27, 2010, 12:12:35 pm »
Ah... riuscissimo a vendere noi ai suoi prezzi...  :set2010036: :set2010036:

Se le penne che vendiamo sono in perfetto ordine sia estetico che storico e perfettamente funzionanti al 100% non è difficile vendere ai suoi prezzi.

Il problema è che la maggior parte di noi vende penne non proprio in ordine e spesso ci affidiamo a chi dice di saperle mettere in ordine ma che poi all'atto pratico non lo sono.

Mi sembra che O.Wilde dicesse: LA REPUTAZIONE E' QUELLA COSA CHE CI PRECEDE QUANDO ENTRIAMO IN UNA STANZA PIENA DI GENTE

In sintesi, Mr. Gary credo ne abbia da vendere e quindi sono in parte d'accordo con Te Riccardo, nel senso che la qualità si deve pagare, se è certificata dal lavoro di molti anni e dai fatti.
Però è chiaro che tutto poi si riduce ad un valore che deve anche essere coerente con tutta una serie di fattori, the last but not the least, il mercato di riferimento.
Sappiamo che nel mondo del collezionismo ognuno ha il suo mercato di riferimento: chi vende vuole vendere bene e chi compra vuole comprare meglio (sempre a meno di quanto proposto)
Secondo me non ci sono regole, se non la ricerca dell'equilibrio individuale del rapporto sopra citato.
Non esistono quindi riferimenti ASSOLUTI, sotto ogni punto di vista.

 :set2010002:


Online turin-pens

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Re: GO PENS by Gary Lehrer
« Risposta #4 il: Maggio 27, 2010, 13:42:11 pm »
Ah... riuscissimo a vendere noi ai suoi prezzi...  :set2010036: :set2010036:

Se le penne che vendiamo sono in perfetto ordine sia estetico che storico e perfettamente funzionanti al 100% non è difficile vendere ai suoi prezzi.

Il problema è che la maggior parte di noi vende penne non proprio in ordine e spesso ci affidiamo a chi dice di saperle mettere in ordine ma che poi all'atto pratico non lo sono.

Mi sembra che O.Wilde dicesse: LA REPUTAZIONE E' QUELLA COSA CHE CI PRECEDE QUANDO ENTRIAMO IN UNA STANZA PIENA DI GENTE

In sintesi, Mr. Gary credo ne abbia da vendere e quindi sono in parte d'accordo con Te Riccardo, nel senso che la qualità si deve pagare, se è certificata dal lavoro di molti anni e dai fatti.
Però è chiaro che tutto poi si riduce ad un valore che deve anche essere coerente con tutta una serie di fattori, the last but not the least, il mercato di riferimento.
Sappiamo che nel mondo del collezionismo ognuno ha il suo mercato di riferimento: chi vende vuole vendere bene e chi compra vuole comprare meglio (sempre a meno di quanto proposto)
Secondo me non ci sono regole, se non la ricerca dell'equilibrio individuale del rapporto sopra citato.
Non esistono quindi riferimenti ASSOLUTI, sotto ogni punto di vista.

 :set2010002:



Ciao Fabio,

concordo su tutto quello che dici, però bisogna anche dire che nella maggior parte dei casi, le penne che propone Gary sono mediamente al di sopra della media che possiamo trovare in giro.
E' ovvio che questa differenza si paga.
Quindi comprare da Gary è nella maggior parte dei casi un segno di garanzia. Non bisogna nemmeno dimenticare che i prezzi di Gary non sono da rivenditore ma da utente finale, nel senso che chi compra da lui è solitamente un collezionista che difficilmente si separerà della penna comprata.
Cioè il cliente tipo di Gary è l'utente finale che poco si interessa di fare un vero affare ma che spesso vuole soddisfare un suo capriccio e come sappiamo i capricci non hanno prezzo.

Magari avessimo il pacchetto clienti di Gary! vivremmo tutti di rendita!

 :set2010021:

Offline fabbale

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Re: GO PENS by Gary Lehrer
« Risposta #5 il: Maggio 27, 2010, 16:31:26 pm »
Ah... riuscissimo a vendere noi ai suoi prezzi...  :set2010036: :set2010036:

Se le penne che vendiamo sono in perfetto ordine sia estetico che storico e perfettamente funzionanti al 100% non è difficile vendere ai suoi prezzi.

Il problema è che la maggior parte di noi vende penne non proprio in ordine e spesso ci affidiamo a chi dice di saperle mettere in ordine ma che poi all'atto pratico non lo sono.

Mi sembra che O.Wilde dicesse: LA REPUTAZIONE E' QUELLA COSA CHE CI PRECEDE QUANDO ENTRIAMO IN UNA STANZA PIENA DI GENTE

In sintesi, Mr. Gary credo ne abbia da vendere e quindi sono in parte d'accordo con Te Riccardo, nel senso che la qualità si deve pagare, se è certificata dal lavoro di molti anni e dai fatti.
Però è chiaro che tutto poi si riduce ad un valore che deve anche essere coerente con tutta una serie di fattori, the last but not the least, il mercato di riferimento.
Sappiamo che nel mondo del collezionismo ognuno ha il suo mercato di riferimento: chi vende vuole vendere bene e chi compra vuole comprare meglio (sempre a meno di quanto proposto)
Secondo me non ci sono regole, se non la ricerca dell'equilibrio individuale del rapporto sopra citato.
Non esistono quindi riferimenti ASSOLUTI, sotto ogni punto di vista.

 :set2010002:



Ciao Fabio,

concordo su tutto quello che dici, però bisogna anche dire che nella maggior parte dei casi, le penne che propone Gary sono mediamente al di sopra della media che possiamo trovare in giro.
E' ovvio che questa differenza si paga.
Quindi comprare da Gary è nella maggior parte dei casi un segno di garanzia. Non bisogna nemmeno dimenticare che i prezzi di Gary non sono da rivenditore ma da utente finale, nel senso che chi compra da lui è solitamente un collezionista che difficilmente si separerà della penna comprata.
Cioè il cliente tipo di Gary è l'utente finale che poco si interessa di fare un vero affare ma che spesso vuole soddisfare un suo capriccio e come sappiamo i capricci non hanno prezzo.

Magari avessimo il pacchetto clienti di Gary! vivremmo tutti di rendita!

 :set2010021:

Ok
Gary venderà penne messe bene.... ha tante rarità.... ha tanti Clienti....

PERO' QUANDO PARLA DI PENNE ITALIANE SI DEVE BEN INFORMARE SENNO' CON NOI FA LA FIGURA DEL PIRLA.
L'Etiopia made for german military officers da dove l'ha sentito???
Vuol dire che vista l'aquila imperiale l'ha collegata hai nazi senza pensarci due volte e senza ragionare.

 :set2010052:

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Re: GO PENS by Gary Lehrer
« Risposta #6 il: Maggio 27, 2010, 17:20:02 pm »
Citazione

Ok
Gary venderà penne messe bene.... ha tante rarità.... ha tanti Clienti....

PERO' QUANDO PARLA DI PENNE ITALIANE SI DEVE BEN INFORMARE SENNO' CON NOI FA LA FIGURA DEL PIRLA.
L'Etiopia made for german military officers da dove l'ha sentito???
Vuol dire che vista l'aquila imperiale l'ha collegata hai nazi senza pensarci due volte e senza ragionare.

 :set2010052:

Quasi sicuramente riferisce ciò che gli ha detto colui dal quale ha preso la penna.
Ovviamente è una stupidaggine e ovviamente con gente come noi fa la figura del pirla!
Potremmo dirglielo!

 :set2010001:

Offline fabbale

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Re: GO PENS by Gary Lehrer
« Risposta #7 il: Maggio 27, 2010, 20:47:47 pm »
Citazione

Ok
Gary venderà penne messe bene.... ha tante rarità.... ha tanti Clienti....

PERO' QUANDO PARLA DI PENNE ITALIANE SI DEVE BEN INFORMARE SENNO' CON NOI FA LA FIGURA DEL PIRLA.
L'Etiopia made for german military officers da dove l'ha sentito???
Vuol dire che vista l'aquila imperiale l'ha collegata hai nazi senza pensarci due volte e senza ragionare.

 :set2010052:

Quasi sicuramente riferisce ciò che gli ha detto colui dal quale ha preso la penna.
Ovviamente è una stupidaggine e ovviamente con gente come noi fa la figura del pirla!
Potremmo dirglielo!

 :set2010001:

Eh no è........
Troppo comodo; quando uno fa la figura del pirla, se la prende e se la porta a casa!!!

 :set2010054:

Offline pumagiu

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Re: GO PENS by Gary Lehrer
« Risposta #8 il: Maggio 27, 2010, 23:10:26 pm »
Il sito lo conoscevo ed ho scaricato i listini da più di due anni. Trovo che sia utile per riconoscere una penna, ma i prezzi sono tipici degli antiquari che hanno una clientela che deve spendere a tutti i costi e non comprerebbe una splendida penna, magari un'etiopia se gliela offrissimo a 50 euro, diventerebbe per loro non un affare, ma un disonore. Per chi vende le penne, indubbiamente, converrebbe portargli via la clientela. Per noi poveri collezionisti dal braccio corto solo uno stimolo a credere di aver fatto un affare perchè abbiamo trovato una penna simile alle sue ad un terzo del prezzo.
 :set2010036: :set2010036: :set2010036:

Offline LetiziaJac

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Re: GO PENS by Gary Lehrer
« Risposta #9 il: Maggio 27, 2010, 23:55:03 pm »
Credo che nessuno di noi sarebbe in grado di "rubare la clientela a Gary". Lui sta ottenendo i risultati di anni ed anni di lavoro e, per quanto ne so, ha lavorato bene, costruendosi piano piano un nome, un'affidabilità e, ultimamente con il libro Waterman, anche una reputazione di esperto. Devo dire che conosce anche bene il mercato in cui si muove. Vendere penne in America non é la cosa più semplice del mondo.  Gli americani spendono, pagano bene e molto spesso quando vogliono una penna non conoscono mezzi termini, ma si devono fidare e spesso preferiscono comperare da chi conoscono, anche se spendono di più. Comprano la penna e, per così dire, il rapporto di fiducia con il venditore che garantisce l'acquisto.
Gary si é fatto un bel mazzo dagli anni 90, quando ancora era un dealer come tanti ed ha investito soldi tempo ed energia, quindi, tanto di cappello. Io stimo e rispetto chi lavora bene.
Per quanto riguarda le penne che vende, beh non dimentichiamoci che siamo noi a rifornirlo... e a noi paga il prezzo pieno, senza nemmeno tante storie. Quindi, ben venga la sua clientela ricca e fiduciosa, che fa muovere le penne. Altrimenti sai che noia!!

Offline pumagiu

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Re: GO PENS by Gary Lehrer
« Risposta #10 il: Maggio 28, 2010, 01:13:49 am »
Sono d'accordo con te Leti, non volevo criticarlo, volevo spiegare il mercato e come i prezzi siano appunto un rapporto di fiducia e di passione del pezzo unico particolare.
Molti pretendono le penne "nuove" anche se hanno 100 anni, altri le preferiscono vissute. Poi ognuno spende con le proprie tasche.

Offline fabbale

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Re: GO PENS by Gary Lehrer
« Risposta #11 il: Maggio 28, 2010, 19:03:55 pm »

Per quanto riguarda le penne che vende, beh non dimentichiamoci che siamo noi a rifornirlo... e a noi paga il prezzo pieno, senza nemmeno tante storie. Quindi, ben venga la sua clientela ricca e fiduciosa, che fa muovere le penne. Altrimenti sai che noia!!

Sull'altrimenti sai che noia ne potremmo anche discutere!!!!
Quindi siete "Voi" che li avete dato l'Etiopia degli Ufficiali tedeschi... bravini sì!!!

Scherzo e cmq poi anche la mia 58 ripple viene dai floccati di Gary; è tutto vero sulla qualità e la credibilità del Personaggio che anche io reputo e rispetto come uno dei principali esperti e dealers mondiali.

Con questo però trovo i prezzi di alcune penne veramente ingiustificati, nemmeno se li avete scaturiti "Voi" con le vs. vendite; commercialemente non si può sempre metterere un ricarico al ricarico del ricarico, sennò l'ultimo pirla che compra la penna la paga tre volte il suo prezzo!!!!
Questo a Livorno e provincia si chiama "INCU_ _ _A A GHIAIA"; nel resto d'Italia posso immaginare altri sinonimi.

 :set2010054:

Offline pumagiu

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Re: GO PENS by Gary Lehrer
« Risposta #12 il: Maggio 28, 2010, 19:15:32 pm »
quoto ciò che dice Fabio

Offline rossipen

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Re: GO PENS by Gary Lehrer
« Risposta #13 il: Maggio 28, 2010, 19:23:47 pm »

Per quanto riguarda le penne che vende, beh non dimentichiamoci che siamo noi a rifornirlo... e a noi paga il prezzo pieno, senza nemmeno tante storie. Quindi, ben venga la sua clientela ricca e fiduciosa, che fa muovere le penne. Altrimenti sai che noia!!

Sull'altrimenti sai che noia ne potremmo anche discutere!!!!
Quindi siete "Voi" che li avete dato l'Etiopia degli Ufficiali tedeschi... bravini sì!!!

Scherzo e cmq poi anche la mia 58 ripple viene dai floccati di Gary; è tutto vero sulla qualità e la credibilità del Personaggio che anche io reputo e rispetto come uno dei principali esperti e dealers mondiali.

Con questo però trovo i prezzi di alcune penne veramente ingiustificati, nemmeno se li avete scaturiti "Voi" con le vs. vendite; commercialemente non si può sempre metterere un ricarico al ricarico del ricarico, sennò l'ultimo pirla che compra la penna la paga tre volte il suo prezzo!!!!
Questo a Livorno e provincia si chiama "INCU_ _ _A A GHIAIA"; nel resto d'Italia posso immaginare altri sinonimi.

 :set2010054:

e invece sbagli, il prezzo si forma all' incrocio tra le curve della domanda e dell'offerta....

o almeno così dovrebbe essere, in un mercato perfetto.

gary o altri spuntano prezzi + alti perche vendono assieme alla penna altri beni "immateriali" garanzia, fiducia, expertise ecc.ecc. ma un prezzo scritto su un listino non ha significato finchè non si trova qualcuno disposto a pagarlo.
Gli attori della compravendita sono 2 egualmente responsabili e si suppone maggiorenni. :set2010021:

quindi non ho capito bene cosa ci fate con la ghiaia a livorno, ma anche x quello bisogna essere in 2!

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Re: GO PENS by Gary Lehrer
« Risposta #14 il: Maggio 28, 2010, 20:05:12 pm »
Parla Ermino

Quoto sia Letizia che Paolino in modo totale.
Vorrei però  aggiungere alcune cose:

Primo, bisogna sempre considerare, che uno come Gary vende sempre penne in ordine. Questo vuol dire, che sono penne che hanno già superato il punto critico del restauro completo.
Dico questo perché, quando ci troviamo ai "nostri" penshow le penne che vengono proposte, rispetto allo stato in cui si trovano, sono sovente relativamente anche più care di quelle proposte da Gary, perché Gary è un commerciante vero, quindi si prende cura del cliente e gli vende un prodotto in ordine.
I nostri venditori (che più che altro definirei raccoglitori, non collezionisti nel senso pieno del termine) che incontriamo sempre nei sopracitati penshow e anche mercati vari, vendono le penne così come le trovano e quando si fa un cenno dicendo: "ma guarda che è un po messa male, incrostata, etc..." sappiamo bene cosa dicono; il ritornello è: "io l'ho trovata così e così è", si prendessero mai una volta la briga di restaurarla o men che meno, lavarla! macché! però ti sparano delle bordate che per evitarle dici sempre "devono aver sbattuto la testa da piccoli!".
Quindi trovo che ci sia una bella differenza.
Per mia esperienza personale, so per certo che molte volte per cercare di restaurare una penna, questa si disfa, si rompe, si crepa e potrei aggiungere molto altro, quindi ben vengano commercianti preparati come Gary.

Un'altra cosa, ormai io sono molto vecchio nel collezionismo, (tanto per aggiungere una chicca, non ho mai visto in una collezione di orologi un pezzo che non funzionasse, oppure in chi colleziona automobili che non camminino, e siano in ordine con il libretto di immatricolazione e via discorrendo).

In riferimento all'Etiopia, in origine si raccontava in giro che fosse la penna data in dotazione agli ufficiali italiani nella guerra d'Africa, o quasi perso la voce a dire in giro che era una p@@@@ta! e chi mi conosce lo sa bene!

Che ora Gary racconti la storiella degli ufficiali tedeschi mi fa si sorridere ma non compromette minimamente il prezzo, la qualità, la rarità (se in perfetto ordine) della penna.
In più mi permetto di ribadire perché già detto da Letizia e Paolino che siamo tutti maggiorenni, vaccinati e anche due righe scafati e che sappiamo perfettamente che non sono oggetti che si comprano ne alla standa e neanche in altri supermercati.
Il mercato è quello che è, c'è un'offerta, una domanda ed esattamente come nelle aste, l'ultimo prezzo battuto è quello buono.

Saluti

Erminio

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