Parla Ermino
Quoto sia Letizia che Paolino in modo totale.
Vorrei però aggiungere alcune cose:
Primo, bisogna sempre considerare, che uno come Gary vende sempre penne in ordine. Questo vuol dire, che sono penne che hanno già superato il punto critico del restauro completo.
Dico questo perché, quando ci troviamo ai "nostri" penshow le penne che vengono proposte, rispetto allo stato in cui si trovano, sono sovente relativamente anche più care di quelle proposte da Gary, perché Gary è un commerciante vero, quindi si prende cura del cliente e gli vende un prodotto in ordine.
I nostri venditori (che più che altro definirei raccoglitori, non collezionisti nel senso pieno del termine) che incontriamo sempre nei sopracitati penshow e anche mercati vari, vendono le penne così come le trovano e quando si fa un cenno dicendo: "ma guarda che è un po messa male, incrostata, etc..." sappiamo bene cosa dicono; il ritornello è: "io l'ho trovata così e così è", si prendessero mai una volta la briga di restaurarla o men che meno, lavarla! macché! però ti sparano delle bordate che per evitarle dici sempre "devono aver sbattuto la testa da piccoli!".
Quindi trovo che ci sia una bella differenza.
Per mia esperienza personale, so per certo che molte volte per cercare di restaurare una penna, questa si disfa, si rompe, si crepa e potrei aggiungere molto altro, quindi ben vengano commercianti preparati come Gary.
Un'altra cosa, ormai io sono molto vecchio nel collezionismo, (tanto per aggiungere una chicca, non ho mai visto in una collezione di orologi un pezzo che non funzionasse, oppure in chi colleziona automobili che non camminino, e siano in ordine con il libretto di immatricolazione e via discorrendo).
In riferimento all'Etiopia, in origine si raccontava in giro che fosse la penna data in dotazione agli ufficiali italiani nella guerra d'Africa, o quasi perso la voce a dire in giro che era una p@@@@ta! e chi mi conosce lo sa bene!
Che ora Gary racconti la storiella degli ufficiali tedeschi mi fa si sorridere ma non compromette minimamente il prezzo, la qualità, la rarità (se in perfetto ordine) della penna.
In più mi permetto di ribadire perché già detto da Letizia e Paolino che siamo tutti maggiorenni, vaccinati e anche due righe scafati e che sappiamo perfettamente che non sono oggetti che si comprano ne alla standa e neanche in altri supermercati.
Il mercato è quello che è, c'è un'offerta, una domanda ed esattamente come nelle aste, l'ultimo prezzo battuto è quello buono.
Saluti
Erminio
Carissimo Dr. Erminio e Carissimo Paolo R.
solo due righe per alcune precisazioni che reputo opportune.
Come ho già, anche io reputo Gary e chi come lui un grande professionista; ho comprato e comprerò penne da lui, ho il suo libro, ci ho parlato un paio di volte per fare trade ma poi non ci siamo trovati d'accordo.
Quindi è vero che la curva della domanda e dell'offerta trova il suo punto d'incontro fra due persone, però sarò anche sfortunato o non saprò fare trade perchè quando voglio vendere io, gli altri vogliono comprare a poco.... quando compro io, pago il prezzo definito, nè una lira di più nè una lira di meno.
Molto d'accordo con Erminio sulle differenze fra i principali Dealers mondiali (Gary- Nishimura etc) che garantiscono ed offrono penne in condizioni molto buone rispetto a quello che si trova nei pen show italiani.
Concludo quindi affermando che tutti forse abbiamo ragione, però i discorsi vanno e vengono, i prezzi in $$$ comunque rimangano!!!!
Lasciamo perdere l'Etiopia o altre rarità del catalogo di Gary dove concordo con certe Vs. affermazioni, ma li spendereste Voi 1.470€ per la Novum # 84 uguale a quella che ho pubblicato
http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=721.0 Ragazzi se siete disponibili, dò una lucidata alla clip e alle vere e ve la porto a casa insieme ad una bottiglia di olio, anzi insieme all'intera pianta di olivo!!!