Penna d'oca, calamo, stilografica, penna a sfera, tastiera, touch screen.
Se noi pennomani dovessimo rappresentare tutto ciò con un grafico, probabilmente disegneremmo una curva gaussiana, al cui vertice porremmo le nostre amate penne.
Penso che questa sia una delle questioni alle quali è impossibile dare una risposta perché le risposte sono almeno due, e generalmente di tenore opposto. Perché opposti sono sovente i concetti di utilità e gratificazione.
Se parliamo di piacere nello scrivere, educazione a scrivere e - come argutamente osservava Erminio - conseguente capacità di ordinare pensieri e concetti, non c'è dubbio che quanto affermi sia sacrosanto.
Ma se avessimo necessità di comunicare velocemente a qualcuno ciò che abbiamo scritto? Busta e francobollo? Quantomeno dovremmo trasformare (mortificandolo alquanto) il nostro scritto in immagine e poi spedirla via web. Quindi da questo punto di vista tastiera e touch screen sono un'evoluzione.
Spostandosi sull'orologeria: gli Swatch ed un pò tutti gli orologi al quarzo fanno (giustamente) inorridire chi è appassionato di questi strumenti e apprezza l'ingegno, la minuzia, la precisione spesso coniugata con la cura artigianale delle realizzazioni meccaniche "tradizionali". Ma se dovessimo giudicare su concetti aridi ma ineccepibili, quali precisione, costo, robustezza... Il freddo quarzo vincerebbe a mani basse.
Altro esempio ancora, in campo automobilistico: ABS, ESP, T.C., Assistenza nelle partenze in salita, ecc. ecc., sono evoluzione o involuzione?
Dal punto di vista della sicurezza la risposta è scontata; ma se parliamo di educazione alla sensibilità di chi guida, siamo certi che il giudizio non si ribalti?