Appena arrivata, impacchettata molto bene per evitare botte e quant'altro, naturalmente dalle stampigliature si nota la provenienza associata al negozio online da cui è stata acquistata. La confezione sembra essere ben curata, vi sono tre bigliettini, garanzia, uso del converter e distributore (Yafa). La penna ricorda una flat-top di grosse dimensioni e il suo peso non smentisce tale affermazione, il materiale a mio dire sembra essere discreto, le striature della resina sono molto belle e vistose, solo un appunto, nell'avvitare il cappuccio si ha una sensazione alquanto "plasticosa", il pennino a prima vista sembra rigido, ho deciso di caricarla con il classico Pelikan Royal blue 4001, effettuando una prova di scrittura. Il pennino in acciaio bicolore risulta essere appena flessibile, il flusso d'inchiostro è abbondante il tratto, per quello che piace a me è medio. A prima impressione sembra che il pennino gratti, anche il suono sembrerebbe tale, ma non è così, non si impunta anzi sembra scorrevolissimo, certo distante anni luce dai pennini fabbricati in oro di 40/50 anni addietro. A cappuccio calzato la penna sembra enorme, ma non pesante, anche se rilievo un peso consistente dallo stesso. Sicuramente il pennino dovrà essere rodato per ottenere una maggiore scorrevolezza sulla carta (usata per la prova carta Pigna vintage). Mi sento di consigliarla visto il prezzo a cui è stata proposta (circa 47 euro), al di sotto vi sono poche alternative. Poi ha fascino decisamente retrò.