Talvolta sul cappuccio delle laminate si riscontrano fenomeni di corrosione che iniziano con una sorta di "fioritura" di forma circolare che progredisce formando un vero e proprio buco da corrosione. Ormai sono abbastanza certo dell'origine di questi spiacevoli fenomeni, che si generano in corrispondenza dei fori d'areazione dove questi sono occlusi dalla laminatura.
E' infatti facile pensare che eseguiva e montava i rivestimenti non si cimentasse nell'impresa disperata di praticare dei fori nella laminatura e farli corrispondere con quelli già presenti sul cappuccio in ebanite. Probabilmente chi produceva sia penna che rivestimento praticava i fori dopo aver collocato il quest'ultimo, forando sia lamina che ebanite; ma chi rivestiva penne prodotte da altri, tipo le Waterman, verosimilmente una volta collocato il rivestimento praticava dei nuovi fori d'areazione in una posizione analoga ma non coincidente rispetto a quelli già preesistenti.
La conseguenza è che l'azione di agenti, inchiostri in primis, ma anche umidità e chissà che altro andava ad avviare un processo di corrosione della lamina in corrispondenza dei fori d'areazione rimasti occlusi.
Questa è la mia teoria sulla genesi del fenomeno, quello che vedete in foto è il risultato: un buco sulla lamina di ragguardevoli dimensioni entro il quale è ben visibile il doro originario sull'ebanite e, poco al disopra il nuovo foro praticato post-rivestimento.
Tentare di chiuderlo con una saldatura, ovviamente non in stagno, sarebbe stato un suicidio dato che l'esiguo spessore della lamina, ulteriormente ridotto dalla corrosione, non potrebbe reggere alla temperatura necessaria per fondere le leghe tipo Castolin.
Poiché era comunque necessario scamiciare il cappuccio per la necessità di saldare la clip ed anche perché la laminatura si era scollata e ruotava sull'ebanite, ho avuto l'idea di inserire una striscia di Carta di Spagna (sottilissima lamina d'ottone) tra ebanite e rivestimento.
Come si vede dalla seconda foto, la riparazione non è chiaramente invisibile, ma grazie anche all'applicazione di doratura galvanica il difetto è sicuramente molto meno evidente di prima.