Oh Boss, anche se non è più in produzione, tu puoi spiattellare lì su due piedi ogni singolo step del processo di produzione della Tesi, soffermandoti con dovizia di particolari sui materiali e sui macchinari impiegati, solo per accontentare la sete di sapere di Ludovica, conoscendo la tua cortesia e galanteria.
Poi giustamente potresti suggerirle che se veramente è interessata a conoscere come nasce una penna ed a ripercorrere tutta la sua storia, dalle origini fino ai giorni nostri, non ha che da fare un salto all'Abbadia di Stura, al Museo Aurora, dove è davvero possibile deliziare tutti e cinque i sensi, compreso il gusto, considerando la qualità della caffetteria/ristorante.
Però, obiettivamente cos'è stà Thesi? Una biretta, che si impugna anche male.
La Hastil, quella si che è una penna, un'opera d'arte, un gioiello di tecnologia.
Ma ripensandoci, perché non hai defenestrato una che in questo nobile consesso viene a parlare di sferografiche?