E' verosimile che questa penna non sia stata commercializzata da Aurora per i canali ordinari; tutto lascerebbe pensare che sia stata realizzata, o forse è meglio dire allestita, per la Finmare, Società finanziaria marittima nata nel 1936, che coordinava "ITALIA Navigazione" ed alte importanti Compagnie di navigazione italiane: Loyd Triestino, Adriatica, Tirrenia, chissà se destinata a gadget o ad essere venduta nei negozi di bordo. Tutti i modelli che mi è capitato d'incontrare sono infatti di colore nero, di identico formato ed hanno impressa sul corpo la relativa personalizzazione. In effetti si tratta di un modello "bastardo", che non s'incontra nei cataloghi della produzione ufficiale, malgrado porti impresso sulla sezione il caratteristico profilo ovoidale con impresso AURORA TORINO ed un pennino "ufficiale" della fabbrica torinese.
Probabilmente si trattava di un ordine di una certa importanza concordato con un cliente di riguardo, visto che anche altre penne Aurora e non, si trovano personalizzate con scritte e cartiglio della Italia Navigazione.
Nella penna si riconosce facilmente la struttura della Selene, dalla quale tuttavia differisce per alcuni particolari, quali le finiture di fermaglio e verette (due sole) dorate anziché in metallo bianco, ed un pennino in oro anziché il classico Platiridio della Selene. Va rimarcato che Aurora non ha dovuto realizzare nulla di specifico per questa penna, ma ha solo un po' mescolato le carte: nella produzione Aurora per conto terzi il cappuccio con due vere dorate era già presente e il fermaglio di quella foggia dorato era in dotazione alle Internazionale ed alle Optima.
Si può notare come il pennino (e logicamente anche la condotta) sia particolarmente piccolo: un 1 anziché il 5 della Selene di egual formato. Chissà: forse era stato originato da un compromesso per fornire una penna con finiture di lusso, ma ad un costo contenuto.